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Teramo: L'UFA è sotto inchiesta

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La lungimiranza.
Gennaio 2011 scrivemmo " L'UFA non è la versione femminile dell'ufo, ma è l'unità per i farmaci antiblastici. Una stanza particolare dotata di una cappa professionale capace di assorbire e aspirare le esalazioni della preparazione dei chemioterapici. Teramo ha la sua stanza, meglio sarebbe dire aveva, forse ancora più giusto scrivere, che non ha mai avuto la propria UFA. Nessuna confusione, solo una breve cronistoria e dati ufficiosi. L'unita Ufa è stata inaugurata sotto l'ala protettrice e lungimirante di Venturoni, Di Michele e Palmeri. Un'ottima idea perchè avrebbe evitato il tragitto Giulianova-Teramo a cui quotidianamente questi importanti e costosi farmaci sono sottoposti. La cappa dell'UFA teramana pur essendo costata all'incirca duecentomila/trecentomila euro non ha funzionato secondo la normativa di sicurezza.

Si legge" La preparazione deve essere effettuata all'interno di cappe a flusso laminare verticale (dall'alto verso il basso) posizionate in locali appositamente destinati alla preparazione dei farmaci. In caso di preparazione decentrata l'esposizione del personale dovrebbe risultare decisamente occasionale con la rigorosa adozione di corrette norme procedurale e l'ausilio di adatti mezzi di protezione individuali. Se in tale evenienza le operazioni di preparazione venissero effettuate su un piano libero, i farmaci devono essere allestiti in un'area di lavoro appartata, specificatamente designata a tale utilizzo, lontana da fonti di calore o correnti d'aria. Inoltre, prima di iniziare le operazioni di preparazione, si dovrebbe avere l'accortezza di rivestire il piano di lavoro con un telo assorbente monouso impermeabilizzato sul retro per ridurre in questo modo le possibilità di dispersione dei farmaci in caso di una loro fuoriuscita accidentale."

Le esalazioni dell'UFA aprutina non venivano aspirate e tornavano come un percorso di ricircolo indietro, creando un serio pericolo al personale adibito alla preparazione dei farmaci antiblastici. Il Primario del reparto di Oncologia, Amedeo Pancotti decise per la chiusura della "Stanza Speciale" per salvaguardare la salute del personale tecnico infermieristico.

I costi sono esorbitanti per la cittadinanza.

Quasi 300 mila euro il costo dell'Ufa e si calcola in 150 mila euro all'anno, i farmaci antiblastici eliminati.
La denuncia alla Corte dei Conti per il presunto danno erariale è un atto dovuto.
L'atro ramo dell'inchiesta servirà per accertare i responsabili amministrativi ed altri coinvolgimenti.


 

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Commenti

Caro sig. Falconi mi sono perso il conteggio dei denunciati della Asl di Teramo le dispiace se fa un promemoria riassuntivo . Stiamo battendo tutti i recor europei complimenti ..... ai Dirigenti e a Dott. Varrassi
Ci vorrebbe la calcolatrice. Tutti premi.
La mera constatazione che ne viene fuori e' che si e' fatta ,credo nell'ultimo decennio, una netta distinzione tra quali fossero i presidi oncologici che avrebbero dovuto funzionare bene, e quelli che invece, al contrario, venissero fatti "fuori"......altrimenti non si spiega che in Abruzzo ci sia un Reparto D'eccellenza di Ematologia,a Pescara, la' dove la mattina ci si trovano dalle 100/150 persone , con un presidio preparatissimo e con macchinari all'avanguardia, ed al contrario nel Teramano, non solo mancano le strutture atte alla giusta funzionalita' dei farmaci neoblastici, ma addirittura, il Polo Oncologico stesso.....di tutto questo saranno chiamati a rispondere al piu' presto i vari dirigenti del presidio Teramano, nonche' il Dott. Varassi. L.R.
Intanto, oltre alle denunce, sono arrivati i primi rinvii a giudizio... http://www.certastampa.it/index.php?id=8&itemid=3363