La fotografia è di una signora disabile. Il corso di Giulianova. Una sera nel corso di Giulianova. Tese ed emozionata. Il suo Primo Cittadino con una fretta da scombinare i pensieri, i capelli e la testa.
Parcheggio e via per un'altra avventura. Lei rimane senza parole, senza scuse, senza moto ma che modi, senza posto auto. Scatta l'auto considerazione, il senso di spazio, tempo, desiderio, vita.
Li chiamano diritti. Un cartello dell'anima dice" Voi il mio posto, prendi la mia disabilità". Nessuno può farlo, specialmente un Primo cittadino come Mastromauro, impegnato nel sociale.
Per questo vale doppio. Triplo. Un'abitudine quel posto? Il cartello fa mostra della sua immagine categorica. Non ci si può sbagliare. Dipende dal tempo, dagli impegni, dal non essere più un Primo Cittadino ma pronto per la candidatura alla Camera. La Signora ha girato e rigirato. Ma non è un problema.
Bastano le scuse da Primo Ciattdino.
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