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Emergenza: Aiuto per i cani di Alba Adriatica

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Avete mai visto un cane trascinato dalla corrente di un fiume. Avete mai visto un canile costruito, si fa per dire, a ridosso del letto di un torrente. Il Vibrata.. Si chiama condanna a morte. Si chiama incuria e violenza umana. Sono morti oltre cento cani. Cuccioli sbattuti dalle onde come piume al vento. Strappati alla vita senza speranza. Un solo lamento e poi l'annegamento. Occhi che cercavano solo protezione. I cani sono così, donano, elemosinando uno sgaurdo dolce, una carezza, una coccola. L'uomo è violenza. L'uomo è complice di questa tragedia. Sono stati lasciati soli. Questo è sicuro. I Cani che si donano con la Pet therapy verso i bambini cerebrolesi, che accompagnano gli ipo-vedenti, che ci salvano dalle slavine, che aiutano gli agenti nel controllo dell'ordine pubblico, che ci fanno compagnia. Che ci amano. Il canile di Canalba è stato evacuato. I cani sono stati spostati nello stadio comunale. Hanno bisogno di tutto. Aiutiamoli.

Questa poesia è dedicata a tutti i cani morti nell'alluvione.

di Pablo Neruda

Il cane mi domanda
e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda
senza parlare e i suoi occhi
sono due richieste umide, due fiamme
liquide che interrogano
e io non rispondo,
non rispondo perché
non so, non posso dir nulla.

In campo aperto andiamo
uomo e cane.
Brillano le foglie come
se qualcuno le avesse baciate
a una a una,
sorgono dal suolo tutte le arance
a collocare piccoli planetari
su alberi rotondi
come la notte, e verdi,
e noi, uomo e cane, andiamo
a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena,
fra le limpide dita di settembre.

Il cane si ferma,
insegue le api,
salta l'acqua trepida,
ascolta lontanissimi latrati,
orina sopra un sasso,
e mi porta la punta del suo muso,
a me, come un regalo.
E' la sua freschezza affettuosa,
la comunicazione del suo affetto,
e proprio lì mi chiese
con i suoi due occhi,
perchè è giorno, perchè verrà la notte,
perchè la primavera
non portò nella sua canestra
nulla
per i cani randagi,
tranne inutili fiori,
fiori, fiori e fiori.

E così m'interroga il cane
e io non rispondo.
Andiamo uomo e cane uniti
dal mattino verde,
dall'incitante solitudine vuota
nella quale solo noi esistiamo,
questa unità fra cane con rugiada
e il poeta del bosco,
perchè non esiste l'uccello nascosto,
ne' il fiore segreto, ma solo trilli e profumi
per i due compagni:
un mondo inumidito dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi un gran prato,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che procede e l'antica amicizia,
la felicità d'essere cane e d'essere uomo
trasformata in un solo animale
che cammina muovendo
sei zampe e una coda con rugiada.



 

 

 

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