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Discarica Borsacchio: Trovati rifiuti ospedalieri e molto altro

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Un sabato mattina qualunque. Non proprio qualunque. Anche quest’anno le associazioni ecologiste e del volontariato si sono date appuntamento dare una ripulita del tratto di spiaggia compreso tra la Spiaggia del Borsacchio e il Tordino.
Divisi in due gruppi, i volontari hanno iniziato la loro marcia, armati di guanti e contenitori, muovendo dal Fiume verso Sud e dal Parcheggio del Lido Guardalavaca (Roseto) in direzione Nord.
Quest’anno, per molti di loro, questo sabato ha avuto un sapore particolare: tornare a mettere piede nella Riserva del Borsacchio dopo il “taglio” deciso dal Consiglio Regionale nel maggio 2012 e, ancor prima, dai Consigli Comunali di Giulianova e Roseto.

Il gruppo dei volontari partito dal Ponte di Legno sul Tordino ha lavorato tutto il tempo su un’area non più ricompresa all’interno dei confini della Riserva e ridotta ad una discarica di detriti e di rifiuti di ogni genere: plastica, polistirolo, pezzi di metallo arrugginito, qualche pneumatico d’auto, cartoni (pochi), vetro, ecc. ecc..
Visibili le ferite causate dalla recente alluvione e dalla mano dell’Uomo: una lunga barriera di tronchi, arbusti rinsecchiti e canne trascinati a valle dal fiume, periodicamente violentato dal trattamento del taglio a raso di tutta la sua vegetazione spondale.

L’effetto combinato di crisi ed alluvione -afferma il proprietario di un noto lido del Lungomare Spalato di Giulianova- non ha mai portato tanta gente in spiaggia a far legna come quest’anno.
Il Tordino vomita a mare tutto quello che gli diamo da mangiare: perfino rifiuti ospedalieri di incerta origine e datazione. Potrebbero essere giunti qui dalla discarica abusiva di Coste Lanciano, nel territorio del Comune di Roseto.

Per mettere in definitiva sicurezza il fiume in quel tratto occorre uno sforzo finanziario di cui il solo Comune di Roseto non è capace. Nel frattempo ci si “lava” la coscienza tutti dentro al Tordino confidando che le correnti del fiume portino via i nostri brutti pensieri così come un tempo trascinavano fino in mare i nostri rifiuti.
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/545768/Bomba-ecologica-nell-ex-discarica-di.html
La vista della spiaggia appena superato il Tordino deprime ma col passar del tempo ci si fa l’abitudine. L’Uomo è dotato di una formidabile capacità di adattamento ma questo non vale per quel puzzo di marcio che a tratti si leva dalle viscere di quel groviglio di rami secchi, plastiche, bottiglie e rifiuti ospedalieri.
E’ il frutto di quella stessa barbarie che ha prodotto il “taglio” della Riserva del Borsacchio, ancora ferma al palo. Uno, dieci o venticinque cartelli non fanno una riserva.

Sulla Riserva del Borsacchio le associazioni ecologiste torneranno a breve -in senso metaforico ma non per questo con leggerezza- nel corso di un incontro che si terrà prossimamente a Giulianova, tutto dedicato alla deriva petrolifera che sta per travolgere la provincia di Teramo.
La Riserva del Borsacchio evoca i nomi delle istanze dei permessi di ricerca di gas e petrolio Villa Mazzarosa e Corropoli. Segnale pervenuto?

Dopo aver ripulito la spiaggia, faremo pulizia -questa volta in modo definitivo- di tutte le frottole sono state fatte passare per vere negli ultimi cinque anni.

Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, aderente al Coordinamento Nazionale NO TRIV
Foto: Fabiola Carusi





 

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