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Teramo Lavoro: l'ennesimo Catarra

8 minuti

Sembra ormai chiaro: Catarra ha scelto la via del piagnisteo.
Il Presidente della Provincia si lamenta di tutto: dei tagli governativi, dei crediti che non si recuperano, dell’impossibilità di far quadrare il bilancio, della farraginosità delle procedure regionali ed europee, delle difficoltà nel gestire persino i servizi essenziali.
La società in house Teramo Lavoro srl è divenuta la cartina di tornasole dell’inefficienza e dell’incapacità di governare l’Ente Provincia.
Non a caso, fra le quattro Province abruzzesi, solo Teramo lamenta tali disastrose condizioni.
O si dice la verità sui buchi di bilancio e questo si tradurrebbe in una macroscopica incapacità gestionale, oppure si piange miseria allo scopo di scaricare le responsabilità su altri Enti e sulle normative che impongono l’austerità (pur sapendo, magari, che i soldi per andare avanti ci sono eccome).

La questione Teramo Lavoro cela delle realtà non ostensibili, ma che comunque fanno a cazzotti con la coerenza.
1) Se davvero non ci fossero i soldi per proseguire negli affidamenti diretti alla società, per quale motivo non si procede a riduzioni di personale prima di dichiarare che l’esperienza sarebbe finita e che la liquidazione sarebbe l’unica possibilità?
2) Se 66 dei 110 dipendenti vengono pagati con i soldi del Fondo sociale europeo, quali ostacoli si frappongono alla prosecuzione dei servizi finanziati dalle risorse europee?
Forse che la Provincia si accinge a rifiutare da oggi in poi i finanziamenti europei destinati ai servizi all’impiego?
Peraltro la stragrande maggioranza di tali 66 dipendenti sono iperprofessionalizzati in oltre 10 anni di lavoro ininterrotto al servizio della Provincia, competenze che non sarebbero in altro modo sostituibili.
3) Se fosse vero, come si paventa, che non ci siano i fondi di bilancio per pagare gli altri 44 dipendenti pagati con i fondi del bilancio provinciale, 44 dipendenti da sempre dichiarati da Catarra come indispensabili per le attività dell’Ente, un buon padre di famiglia prima dovrebbe togliersi il pane di bocca pur di garantire i servizi ai cittadini (stavamo per dire “ai figli”), e solo alla fine si costringerebbe al gesto dei licenziamenti.

E il pane di bocca significherebbe ridurre gli assessori al massimo di due, oppure nessuno, significherebbe tagliarsi lo stipendio e gli emolumenti, farlo anche con i colleghi di Giunta, tagliare le corpose indennità del Direttore Generale (figura niente affatto obbligatoria), tagliare le indennità di risultato dei dirigenti, le indennità di posizione dei dirigenti, tagliare le 47 Posizioni organizzative ed Alte Professionalità, tagliare il salario accessorio ai 340 dipendenti a tempo indeterminato, dando il buon esempio e richiamando tutti alla coesione ed alla solidarietà in nome non solo e non tanto del diritto al lavoro dei dipendenti di Teramo Lavoro, quanto della preminenza dei servizi erogati ai cittadini.
Ma evidentemente pancia piena non pensa a pancia vuota e la strada delle lacrime di coccodrillo appare più facile.
4) Senza contare che mentre ci si straccia la veste per le difficoltà di bilancio, la Giunta – come l’orchestrina del Titanic che continuava a suonare mentre la nave affondava – persevera nell’erogare liberalità ad enti privati che (quand’anche fossero meritevoli di sussidio) svolgono attività senz’altro meritorie, ma certamente meno prioritarie del lavoro e dei servizi all’impiego.

Proprio nel mese di dicembre 2012, nella stessa stanza nella quale Catarra piangeva a fontana con i giornalisti, si regalavano:
- € 2.000,00 al Circolo per Anziani di Nereto per la realizzazione di una serie di iniziative socio-culturali rientranti nel progetto “Inverno Neretese”;
- € 2.000,00 all’Associazione Anziani di Corropoli per l’avvio di una palestra medica e per i festeggiamenti natalizi;
- € 2.000,00 al Circolo culturale Amici per Corropoli per la realizzazione del progetto “Pedalando in Amicizia”;
- € 1.000,00 all’Associazione Culturale “Lidia Bevilacqua” di Alba Adriatica per la realizzazione di una gita sociale presso alcuni Musei di Roma;
- € 2.000,00 all’Associazione Pro loco Colonnella per la realizzazione della manifestazione “La Natività’: Rievocazione Storica” (35° edizione);
- € 1.000,00 alla Fondazione de Victoriis – Medori de Leone di Appignano di Castiglione M. R. per la realizzazione del Progetto “Teatralizzando”;
- € 1.000,00 all’Associazione “Amici Terre d’Abruzzo” di Roseto degli Abruzzi (TE), per la realizzazione di attività sociali quali percorsi della salute, ginnastica dolce, laboratori di computers e tanto altro ancora per l’anno 2012/2013.

5) Senza contare che durante il solo mese di dicembre 2012 sono andati definitivamente via in mobilità esterna almeno due funzionari ed un terzo dipendente, tutti a tempo indeterminato della Provincia, fatto che consentirà un risparmio annuo di almeno centomila euro.
6) Senza contare che da anni questo blog invoca l’uscita dall’inutilissima Unione delle Province Abruzzesi (UPA) che costa oltre € 12.000 l’anno.
7) Senza contare che abbiamo denunciato in mille modi lo sperpero degli affitti inutili dei locali di servizio al Centro per l’Impiego di Teramo siti in via D’Annunzio, calcolando € 100.000 buttati (perché i locali non sono mai stati usati fino a quando non abbiamo denunciato gli anni di sperperi).

Eppure, sorprendentemente, solo oggi l’assessore provinciale al Lavoro Eva Guardiani formula la geniale proposta di chiudere il Centro di via Campana/via D’Annunzio e trasferire i servizi in via Taraschi nella sede dell’Assessorato, dove “possiamo recuperare ad uso utile molte stanze. Inoltre vi sono dipendenti del settore che possono coadiuvare i loro colleghi del Centro per l’Impiego.
Risparmiamo gli oltre quattromila euro di affitto al mese, utilizziamo locali vuoti, razionalizziamo l’organizzazione del personale a tempo indeterminato e, soprattutto, garantiamo i servizi essenziali con il minor disagio possibile agli utenti”. Buongiorno Guardiani! Forse l’Assessore ha aguzzato l’ingegno quando ha sentito a rischio i propri emolumenti.
8) Senza contare, solo per fare un altro esempio, che da tredici anni eroghiamo cento milioni di vecchie lire al Teatro Stabile d’Abruzzo di L’Aquila, senza che il TSA curi alcuna stagione teatrale a Teramo. Eppure le nostre denunce sono rimaste tristemente inascoltate.
9) Senza contare le onerose e inutili partecipazioni alla Lega delle Autonomie, all’AICCRE, all’Unione delle Province d’Italia (UPI) e ad altre amene istituzioni ed associazioni che non hanno mai agevolato un solo servizio in favore della cittadinanza.

In tutto questo marasma i 110 dipendenti di Teramo Lavoro sono passati dall’essere indispensabili ad inutili zavorre da scaricare, mentre l’Assessore ai Lavori Pubblici Romandini raccomanda di guidare piano perché i 1.600 chilometri di strade provinciali sono un groviera e il rischio di incidenti è molto alto.

Le dimissioni di Catarra, peraltro ventilate dallo stesso Presidente, sarebbero una vincita alla lotteria per la comunità teramana sia sotto l’aspetto del risparmio economico che sotto l’aspetto gestorio.

I dipendenti di Teramo Lavoro hanno iniziato lo sciopero della fame, ma sarebbe opportuno che lo iniziassero tutti i cittadini della Provincia per salvaguardare la propria dignità vilipesa.

La Redazione de “I Due Punti”
 

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Commenti

Può’ sembrare che io sia dalla parte di Catarra e compagni. Tutt’altro lo metterei su una forca. Ma credo che finalmente ha fatto una scelta giusta. Ci sono tanti disoccupati che non riescono a trovare lavoro perché’ non conoscono Santi in paradiso, a loro non pensa nessuno. Ma i dipendenti di Teramo Lavoro chi sono? Tra loro ci sono persone che sono parenti di assessore e consiglieri. Ci sono persone che sono presidenti di cooperative ed una ha un incarico con la provincia stessa? Ma per favore. Basta. Voi giornalisti dite anche questo.
Mi permetto di aggiungere al lungo elenco delle spese inutili e degli sprechi anche le somme che ogni anno la Provincia stanzia a favore dell'Ente Porto di Giulianova (Vasanella ha ringraziato a mezzo stampa) e della miriade di altre società partecipate, in barba alla spending review, alla cosiddetta "diligenza del buon padre di famiglia" e a quel comune senso del pudore che Catarra ed i suoi colleghi dimostrano di non possedere affatto.
complimenti, questa è informazione, questo è vero giornalismo
Affitti in via D'Annunzio ? Sono 66 o 100 i dipendenti ? Quanti gli aggregati raccomandati che non centrano niente ?Che ne sapete voi di quanti giri fa una boccia ?
Il vero senso dei tagli, della spending review. Non tagliare i posti di lavoro e servizi, ma sprechi e privilegi. Pare tuttavia di comprendere che i nostri politici intendano diversamente. Qualcuno sulla stampa ed in tv si trincera dietro accordi già sottoscritti per i salari accessori, le indennità di posizione, i fondi extra e quant'altro. Nessuno, per quanto ne sappia, ha provveduto a convocare i sindacati (già, sempre loro...) per concordare i tagli ai piani alti. Nessuno dei politici...e nessuno dei sindacalisti, sempre per quanto ne sappia, ha provveduto a riunire in tal senso i politici. Cosa si aspetta, in Provincia, in Regione, nei Comuni ed in tutta quella pletora di enti ed agenzie inutili a tagliare il superfluo? Non c'è più tempo, crisi economica perdurando, per restare alla finestra e far finta di nulla.
Ottimo riepilogo di quanto successo in Provincia dall'estate 2011 quando Catarra & C. si appresto' a far partire le prime punizioni o ritorsioni sui quei dipendenti che avevano osato ( mentre era un obbligo) ispezionare Teramo Lavoro per verificare la correttezza dell'utilizzo delle risorse del FSE:procedimenti disciplinari alla Dirigente dell'epoca , agli ispettori e, dulcis in fundo ,l'epurazione di due funzionari a tempo indeterminato del Settore Lavoro per i quali la UIL ha poi provveduto a produrre esposto alla Magistratura........che pare abbia concluso le indagini e si appresti a rendere note le decisioni.Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e quelli che stanno arrivando sono tanti , dolorosi e tutti abbondandemente previsti........ma qualcuno ha sottovalutato(scientemente ?) la situazione o non ha voluto credere ai ripetuti avvertimenti fatti pervenire ai politici e ai dirigenti implicati ( sia regionali che provinciali)sulla gestione quantomeno "singolare e allegra"dei fondi europei e provinciali perpetrata da Cretarola. I nodi stanno arrivando e la Guardiani ( come leggo dall'articolo della Redazione )propone di ottimizzare le risorse umane a tempo indeterminato del Settore trasferendo lì il centro impiego ...........può spiegare perchè al momento della ristrutturazione dell'Ente preferì ridurre il suo Settore di due Funzionari a tempo indeterminato ?Non lo sapeva che un Settore così strategico era già carente di personale a tempo indeterminato e che lo avrebbe messo sempre di più nelle mani di Cretarola?.......... Dopo avere ascoltato la " sirena Cretarola" e verificato il totale fallimento della gestione del Settore lavoro le restano solo sue cose da fare : CHIEDERE SCUSA e DIMETTERSI.
Premetto che sono solidale con i dipendenti di Teramo Lavoro e comprendo benissimo i loro problemi e il loro stato d'animo. Vorrei però fare alcune considerazioni: 1. le attività svolte da quei dipendenti sono assolutamente inutili così come sono inutili e improduttive almeno il 70% delle attività di competenza delle province; 2. mi auguro che si trovi una soluzione per loro ma anche per tutti gli altri lavoratori che si trovano nella stessa situazione, in particolar modo per quelli che lavorano alle dipendenze di imprese con meno di 15 dipendenti ... confesso di essere molto scettico al riguardo; 3. in un momento di difficoltà come quello attuale, sarebbe preferibile che i lavoratori non fossero suddivisi in due categorie ben distinte: protetti e diseredati; 4. infine, perdonatemi la provocazione, sarei curioso di sapere come i dipendenti della Teramo Lavoro abbiano ottenuto quell'occupazione ... spero che qualcuno possa aiutarmi a chiarirmi le idee
Quanti ne erano di meno li poteva anche assumere l'Amministrazione precedente invece che fargli contratti a tempo per 10 anni e tenerli con il cappio al collo ? Questi che ci sono ora non sanno ne leggere e ne scrivere ... alcuni politicanti non sanno neanche impostare una lettera in italiano che pretendevate che succedeva se non lo sfacello.... Sono curioso di sapere il numero di raccomandati entrati nel Calderone di Teramo Lavoro e quelli entrati senza concorso in provincia negli ultimi 10 anni !!! ps. Vorrei essere pubblicato in quanto non credo di offendere nessuno Grazie.
CATARRA E' UN BRAVO PRESIDENTE COMUNQUE NON MENO DI CHI LO HA PRECEDUTO
Quante cose questo blog fa sapere a noi comuni cittadini. Basta , hanno stufato con questo sperpero di soldi pubblici. Predicano bene e razzolano male, tutti a casa!!!!!!
La redazione dei Due Punti si è limitata a elencare solo alcuni esempi di sperpero di denaro pubblico ma invito la redazione a elencare con più esattezza tutte le " spese pazze " dell'era Catarra. Volendo contribuire come promemoria ricordo un numero indefinito di viaggi a Bruxelles da parte del Presidente Catarra a fare che? Quanto ci è costato? La stupenda macchina di rappresentanza comprata direttamente dal suo Assessore pagata quanto? Oggi quanto vale visto che al momento dell'acquisto era un modello fuori produzione ? I vari Dirigenti in giro per l'Italia a specializzassi ? Con quali costi? Ente Porto di Giulianova ? Ma li non doveva atterrare un Idrovolante ? Quel progetto quanto ci è costato? La segreteria di Catarra da quante unità e' composta? 40/50/60 non si è mai capito con esattezza . E le cravatte ? Vogliamo dimenticare le cravatte da regalare, quanto ci costarono? Spero che la redazione quantifichi anche queste spese pazze.
Luca ti ringrazio, per me é una lusinga, ma tu puoi sapere quanti attentati riceviamo da questi politici che alla fine stanno facendo il loro male. Gli zingari sono più intelligenti perché sanno quando abbandonare.
Che confusione. Non ci si capisce più niente. Molto probabilmente il Presidente Catarra e la sua giunta sta applicando l'articolo 16, comma 8, della legge 135/2012 che demanda al dpcm il compito di fissare «i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche degli enti locali, tenendo prioritariamente conto del rapporto tra dipendenti e popolazione residente». Il decreto dovrebbe stabilire la media nazionale del personale in servizio presso gli enti, considerando anche le unità di personale in servizio presso le società partecipate. Una volta entrato in vigore il dpcm «gli enti che risultino collocati a un livello superiore del 20% rispetto alla media non possono effettuare assunzioni a qualsiasi titolo; gli enti che risultino collocati ad un livello superiore del 40% rispetto alla media applicano le misure di gestione delle eventuali situazioni di soprannumero di cui all'articolo 2, comma 11, e seguenti» della stessa legge 135/2012. Un po' per le vicende politiche che hanno investito il governo, un po' perché il termine del 31 dicembre 2012 per emanare il decreto appariva di per sé poco credibile, si apre il 2013 senza che i parametri necessari alla determinazione degli esuberi in comuni e province abbia visto la luce. Una traccia del provvedimento si trova nel documento consuntivo dell'attività dell'esecutivo, pubblicato sul sito del governo.
Non ci potremo lamentare se qualcuno sparerà. Poi non potremo chiamarlo Terrorismo, Sta volta sarà giustizia. Non accadrà, si dovrebbe sparare a fratelli, cugini, zii, nonni uahhuahuahuahu
Alcuni chiarimenti: 1) I precari del settore lavoro sono sempre stati pagati con il fondo sociale europeo, senza toccare un centesimo dei soldi pubblici. 2) Il fondo sociale europeo ha finanziamenti "dedicati", cioè o si utilizzano per i servizi all'impiego oppure tornano in Europa (spostare i fondi per altre cose è illegale). 3) Ci sono 40 precari storici del settore lavoro (sono 66 complessivamente) da 12 anni in Provincia con 5 concorsi (nessuno a tempo indeterminato) che non sono stati selezionati da Catarra e manco da D'Agostino, ma bensì durante la Presidenza di Claudio Ruffini. 4) Il trattamento di disoccupazione è addirittura inferiore a quello che prendono i lavoratori con ditte al di sotto di 15 dipendenti, cioè il sussidio di disoccupazione al 90% (perchè hanno un part time al 90%). 5) Tutte le parti politiche capiscono che in questo momento non solo i servizi per i disoccupati sono utili, ma sono un dovere giuridico e morale in una situazione di crisi. 6) Non si può escludere che sia entrato qualche raccomandato, ma è profondamente ingiusto verso coloro che lo meritano (vedi articolo Cristian Francia) e che hanno lavorato con passione, competenza ed impegno (allora fate dei distinguo cioè nome e cognome). 7) La qualità dei servizi all'impiego della Prov. di Teramo sono stati certicati dai tanti riconoscimenti di buona prassi a livello Nazionale ed è notorio anche nelle Marche che tali servizi funzionano al punto che i disoccupati della vallata del tronto li consultano e li frequentano (inversa è invece la situazione sul fronte della formazione, sanità etc ...). 8) Non è certo un privilegio lavorare per mille euro al mese. Perchè non guardate sul sito della Provincia quanto prendono i dirigenti, o quando prendono certi sindacalisti dipendenti della Provincia. 9) Non è una questione di controllo e di indagini, il polverone è stato sollevato dai dirigenti i quali hanno perso il potere che avevano prima e per ritorsione hanno attaccato teramolavoro inventandosi reati e clientelismo da tutte le parti (e voi bevete questo). 10) Non fatevi strumentalizzare difendete il lavoro e i lavoratori perchè chi ci comanda vuole dividerci per comandarci meglio e continuare ad avere i privilegi di cui parlate. Sekmet

Condivido in pieno Mr Karson e Anonimo teramano. Te lo spiego io "Sono curioso di sapere il numero di raccomandati entrati nel Calderone di Teramo Lavoro e quelli entrati senza concorso in provincia negli ultimi 10 anni !!!" Allora in totale sono 110 di cui, sono circa 100 gli essere che si vantano di aver fatto concorsi pubblici fatti dalla precedente amministrazione D' Agostino, dimmi se per te Mr Karson si può definire concorso PUBBLICO dove possono partecipare il 90%delle persone interne e il 10% delle persone esterne!!!Per me è una presa per il culo verso coloro che si sudano un colloquio di lavoro o chi studia veramente per fare un concorso PUBBLICO!!!AH indovina un pò chi ha passato il concorso?Tutte quelle persone che ci lavoravano gia!!Come si dice carta canta!!!Dimmi s'è possibile che alcuni di questi esseri che ci sono da 10 anni non sanno manco usare il programma word, dimmi s'è possibile una cosa del genere!!! Il restante degli esseri sono entrati tramite calcio nel sedere di qualche politico dell'amministrazione Catarra!!!E questi si permettono anche di protestare!!!MAH Ps. questa è solamente una piccolissima cosa, ci sarebbero molti ma molti altri scheletri nell'armadio, ma guarda un pò non sono usciti!!!chi sa il perchè???Voi lo sapete? E NOI PAGHIAMO!!!!!!!!!!

Per rispondere a "Matteo" voglio solo dirti che il tuo è un discorso da bar, immagino che tu word lo sai usare benissimo? ne dubito? come immagino che sicuramente sei più preparato di questi110 dipendenti di Teramo Lavoro? Forse quello che ti da voce è solo la rabbia, e ricordati che a questo mondo non sono tutti uguali, molti i propri posti di lavoro se lo sono guadagnati onestamente, dirigi le tue accuse contro chi guadagna più di 1000 euro al mese e sicuramente andrai nella giusta direzione e se hai da fare delle accuse parla, altrimenti fatti un'altra birra che ti passa!!!