Sembra ormai chiaro: Catarra ha scelto la via del piagnisteo.
Il Presidente della Provincia si lamenta di tutto: dei tagli governativi, dei crediti che non si recuperano, dell’impossibilità di far quadrare il bilancio, della farraginosità delle procedure regionali ed europee, delle difficoltà nel gestire persino i servizi essenziali.
La società in house Teramo Lavoro srl è divenuta la cartina di tornasole dell’inefficienza e dell’incapacità di governare l’Ente Provincia.
Non a caso, fra le quattro Province abruzzesi, solo Teramo lamenta tali disastrose condizioni.
O si dice la verità sui buchi di bilancio e questo si tradurrebbe in una macroscopica incapacità gestionale, oppure si piange miseria allo scopo di scaricare le responsabilità su altri Enti e sulle normative che impongono l’austerità (pur sapendo, magari, che i soldi per andare avanti ci sono eccome).
La questione Teramo Lavoro cela delle realtà non ostensibili, ma che comunque fanno a cazzotti con la coerenza.
1) Se davvero non ci fossero i soldi per proseguire negli affidamenti diretti alla società, per quale motivo non si procede a riduzioni di personale prima di dichiarare che l’esperienza sarebbe finita e che la liquidazione sarebbe l’unica possibilità?
2) Se 66 dei 110 dipendenti vengono pagati con i soldi del Fondo sociale europeo, quali ostacoli si frappongono alla prosecuzione dei servizi finanziati dalle risorse europee?
Forse che la Provincia si accinge a rifiutare da oggi in poi i finanziamenti europei destinati ai servizi all’impiego?
Peraltro la stragrande maggioranza di tali 66 dipendenti sono iperprofessionalizzati in oltre 10 anni di lavoro ininterrotto al servizio della Provincia, competenze che non sarebbero in altro modo sostituibili.
3) Se fosse vero, come si paventa, che non ci siano i fondi di bilancio per pagare gli altri 44 dipendenti pagati con i fondi del bilancio provinciale, 44 dipendenti da sempre dichiarati da Catarra come indispensabili per le attività dell’Ente, un buon padre di famiglia prima dovrebbe togliersi il pane di bocca pur di garantire i servizi ai cittadini (stavamo per dire “ai figli”), e solo alla fine si costringerebbe al gesto dei licenziamenti.
E il pane di bocca significherebbe ridurre gli assessori al massimo di due, oppure nessuno, significherebbe tagliarsi lo stipendio e gli emolumenti, farlo anche con i colleghi di Giunta, tagliare le corpose indennità del Direttore Generale (figura niente affatto obbligatoria), tagliare le indennità di risultato dei dirigenti, le indennità di posizione dei dirigenti, tagliare le 47 Posizioni organizzative ed Alte Professionalità, tagliare il salario accessorio ai 340 dipendenti a tempo indeterminato, dando il buon esempio e richiamando tutti alla coesione ed alla solidarietà in nome non solo e non tanto del diritto al lavoro dei dipendenti di Teramo Lavoro, quanto della preminenza dei servizi erogati ai cittadini.
Ma evidentemente pancia piena non pensa a pancia vuota e la strada delle lacrime di coccodrillo appare più facile.
4) Senza contare che mentre ci si straccia la veste per le difficoltà di bilancio, la Giunta – come l’orchestrina del Titanic che continuava a suonare mentre la nave affondava – persevera nell’erogare liberalità ad enti privati che (quand’anche fossero meritevoli di sussidio) svolgono attività senz’altro meritorie, ma certamente meno prioritarie del lavoro e dei servizi all’impiego.
Proprio nel mese di dicembre 2012, nella stessa stanza nella quale Catarra piangeva a fontana con i giornalisti, si regalavano:
- € 2.000,00 al Circolo per Anziani di Nereto per la realizzazione di una serie di iniziative socio-culturali rientranti nel progetto “Inverno Neretese”;
- € 2.000,00 all’Associazione Anziani di Corropoli per l’avvio di una palestra medica e per i festeggiamenti natalizi;
- € 2.000,00 al Circolo culturale Amici per Corropoli per la realizzazione del progetto “Pedalando in Amicizia”;
- € 1.000,00 all’Associazione Culturale “Lidia Bevilacqua” di Alba Adriatica per la realizzazione di una gita sociale presso alcuni Musei di Roma;
- € 2.000,00 all’Associazione Pro loco Colonnella per la realizzazione della manifestazione “La Natività’: Rievocazione Storica” (35° edizione);
- € 1.000,00 alla Fondazione de Victoriis – Medori de Leone di Appignano di Castiglione M. R. per la realizzazione del Progetto “Teatralizzando”;
- € 1.000,00 all’Associazione “Amici Terre d’Abruzzo” di Roseto degli Abruzzi (TE), per la realizzazione di attività sociali quali percorsi della salute, ginnastica dolce, laboratori di computers e tanto altro ancora per l’anno 2012/2013.
5) Senza contare che durante il solo mese di dicembre 2012 sono andati definitivamente via in mobilità esterna almeno due funzionari ed un terzo dipendente, tutti a tempo indeterminato della Provincia, fatto che consentirà un risparmio annuo di almeno centomila euro.
6) Senza contare che da anni questo blog invoca l’uscita dall’inutilissima Unione delle Province Abruzzesi (UPA) che costa oltre € 12.000 l’anno.
7) Senza contare che abbiamo denunciato in mille modi lo sperpero degli affitti inutili dei locali di servizio al Centro per l’Impiego di Teramo siti in via D’Annunzio, calcolando € 100.000 buttati (perché i locali non sono mai stati usati fino a quando non abbiamo denunciato gli anni di sperperi).
Eppure, sorprendentemente, solo oggi l’assessore provinciale al Lavoro Eva Guardiani formula la geniale proposta di chiudere il Centro di via Campana/via D’Annunzio e trasferire i servizi in via Taraschi nella sede dell’Assessorato, dove “possiamo recuperare ad uso utile molte stanze. Inoltre vi sono dipendenti del settore che possono coadiuvare i loro colleghi del Centro per l’Impiego.
Risparmiamo gli oltre quattromila euro di affitto al mese, utilizziamo locali vuoti, razionalizziamo l’organizzazione del personale a tempo indeterminato e, soprattutto, garantiamo i servizi essenziali con il minor disagio possibile agli utenti”. Buongiorno Guardiani! Forse l’Assessore ha aguzzato l’ingegno quando ha sentito a rischio i propri emolumenti.
8) Senza contare, solo per fare un altro esempio, che da tredici anni eroghiamo cento milioni di vecchie lire al Teatro Stabile d’Abruzzo di L’Aquila, senza che il TSA curi alcuna stagione teatrale a Teramo. Eppure le nostre denunce sono rimaste tristemente inascoltate.
9) Senza contare le onerose e inutili partecipazioni alla Lega delle Autonomie, all’AICCRE, all’Unione delle Province d’Italia (UPI) e ad altre amene istituzioni ed associazioni che non hanno mai agevolato un solo servizio in favore della cittadinanza.
In tutto questo marasma i 110 dipendenti di Teramo Lavoro sono passati dall’essere indispensabili ad inutili zavorre da scaricare, mentre l’Assessore ai Lavori Pubblici Romandini raccomanda di guidare piano perché i 1.600 chilometri di strade provinciali sono un groviera e il rischio di incidenti è molto alto.
Le dimissioni di Catarra, peraltro ventilate dallo stesso Presidente, sarebbero una vincita alla lotteria per la comunità teramana sia sotto l’aspetto del risparmio economico che sotto l’aspetto gestorio.
I dipendenti di Teramo Lavoro hanno iniziato lo sciopero della fame, ma sarebbe opportuno che lo iniziassero tutti i cittadini della Provincia per salvaguardare la propria dignità vilipesa.
La Redazione de “I Due Punti”
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Condivido in pieno Mr Karson e Anonimo teramano. Te lo spiego io "Sono curioso di sapere il numero di raccomandati entrati nel Calderone di Teramo Lavoro e quelli entrati senza concorso in provincia negli ultimi 10 anni !!!" Allora in totale sono 110 di cui, sono circa 100 gli essere che si vantano di aver fatto concorsi pubblici fatti dalla precedente amministrazione D' Agostino, dimmi se per te Mr Karson si può definire concorso PUBBLICO dove possono partecipare il 90%delle persone interne e il 10% delle persone esterne!!!Per me è una presa per il culo verso coloro che si sudano un colloquio di lavoro o chi studia veramente per fare un concorso PUBBLICO!!!AH indovina un pò chi ha passato il concorso?Tutte quelle persone che ci lavoravano gia!!Come si dice carta canta!!!Dimmi s'è possibile che alcuni di questi esseri che ci sono da 10 anni non sanno manco usare il programma word, dimmi s'è possibile una cosa del genere!!! Il restante degli esseri sono entrati tramite calcio nel sedere di qualche politico dell'amministrazione Catarra!!!E questi si permettono anche di protestare!!!MAH Ps. questa è solamente una piccolissima cosa, ci sarebbero molti ma molti altri scheletri nell'armadio, ma guarda un pò non sono usciti!!!chi sa il perchè???Voi lo sapete? E NOI PAGHIAMO!!!!!!!!!!