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Istituto zooprofilattico: La Direttrice Lelli risponde a Verticelli

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non si è fatta attendere la lettera-esposto di risposta della Direttrice Lelli al Commissario dell'Istituto Zooprofilattico, Lucio Verticelli.
I destinatari non sono gli stessi del commissario Verticelli. Presidente Regione Abruzzo, Presidente Regione Molise, al Direttore regionale del Molise, Direttore Regionale Sanità presso il Ministero, Presidente dei revisori dei conti, al Commissario.
"Sono costretta, mio malgrado, a fare riferimento alla lettera esposto in oggetto, incredula di dovermi confrontare con tale livello di falsità, malafede e cattivo gusto come quello che traspira, rabbiosamente dalle parole del commissario straordinario. Vorrei anche rassicurare il Commissario che in Istituto non ci sono nè sovversivi nè rivoluzioni alle porte bensì, semplicemente, il richiamo da un lato alla cultura aziendale e dall'altro al rispetto delle regole".
La direttrice affronta con una lunga disamina la sua difesa o meglio, motiva le sue decisioni 1) è sintomatico che tutte e tre le note omettano del tutto ogni riferimento diretto od indiretto alla normativa vigente, raccolta ormai da anni nel corpus unico ed  organico del D.Lgs n 29/1993 ovvero..
Ai dirigenti spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno,nonchè la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa e di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati. Le attribuzioni dei dirigenti indicate possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni di legge".
Alla fine la D.Ssa Lelli scrive alla D.ssa Rasola chiedendole di applicare la riforma del regolamento.
Che succederà?

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Uno scandalo che dura ormai da 15 anni, quello di un commissariamento che il buon Verticelli s'è tenuto stretto stretto, consentendo che sua santità Caporale, diventasse il deus ex-machina dell'IZS, mentre la politica tra Abruzzo e Molise latitava. Confusione di ruoli, familismo, sottogoverno, ecc, e per cortesia non ricominciamo con la litania che l'IZS è un luogo d'eccellenza ecc. perché in un paese moderno queste cose non si fanno, e basta. Quanto ci è costato? Adesso Verticelli si sveglia: ohibò, verrebbe da dire...