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I Due Punti...è un Blog di merda

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Non vi preoccuppate siamo abituati.
Siamo abituati ad essere oggetti dei tagli sociali: Pneumatici della macchina.
Siamo abituati agli strali della politica.
Le riunioni raccontate del Pd & Pdl ci hanno fatto sorridere. Politici e fratelli, figli fortunati di politici di padri politici, che non perdono occasione di intingere il loro coraggio nella contumacia della nostra assenza.
Uomini in blu o blu? Pasticche che non alzano il livello.
La presenza è animata da salamelecchi, leccate, slurpate onomatopeiche. Il suono è da piccolo uomo.
Parole comuni nella differenza della nostra indifferenza.
Le sintesi che seguiranno sono sconsigliate a chi ama avere la testa sotto la sabbia.
Quelli de I Due Punti...sono...

Pezzi di merda, figli di puttana, froci, bugiardi, blogger, mitomani....( il mito è una mia invenzione ma volevo far media con il livello).
Comprendiamo i politici o gli imprenditori finiti sotto inchiesta. La tensione degli avvisi di garanzia o i rinvii a giudizio.  I Dirigenti sotto la lente d'ingrandimento della magistratura.
La critica feroce dei nostri lettori. Un taglio e cuci attento. Il Cda di un ente pubblico compartecipato, che ieri in un Bar mi ha puntato come fossimo animali da Safari.
Stiamo arrivando, non vi preoccupate. Dobbiamo stare vicini vicini. Acqua in bocca.

Comprendiamo tutto, ma non il senso gratuito di un'offesa... dal mondo dei giornalsiti che dovrebbe esserci accanto....d'incanto.
In America fa merito la notizia. In Italia gli ordini. Noi siamo semplici blogger che battono la strada e le delibere. Le determine. Le leggi. Gli umori. I dolori.
Non offendiamo ma difendiamo il nostro spazio.

Il nostro diritto a informare.
Alla pseudo giornalista/o che ieri ci ha definito come un blog di merda e tante altre qualità,  rispondiamo con il sorriso tra le labbra, promettendo di avere la stessa attenzione e la stessa cura per il suo editore.
Una questione di educazione...


 

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Commenti

merda sì, ma d'autore! :))
Io non capisco perché non riportare nome e cognome. Non capisco perché privarmi di una ragione in piú per evitare un fogliaccio o uno/a giornalaio/a. Perché?
Viva la merda! Alor mes amis, merde pur tous! Giancarlo Cambronne ti invitano alla resa? E tu rispondi come sempre : merde!
Ti scandalizzi per tanto poco, guarda che sei peggio
Se tutti cagassimo questo tipo di merda, l'Italia si risolleverebbe in un paio di tiri di sciacquone !!!!!! ;)
C'è merda che puzza e merda che odora. A buon intenditor poche parole. Vai avanti così Giancarlo e non ti curar di loro.
Occorre immaginare. Occorre sognare. Occorre chiudere gli occhi... ...e "vedere" la facce di costoro mentre leggono il blog. Mi scappa una lacrimuccia, poi un'altra, poi un'altra ancora BASTAAAAA!!!!!! non ce la faccio più a ridere a crepapelle!!!!!!
un giorno perdoneranno se presto ci togliamo di mezzo. Perdoneranno. Un giorno. Ma la distorsione del tempo il corso della vita deviato su false piste l'emorragia dei giorni dal varco del corrotto intendimento: questo no, non lo perdoneranno. v.s

Piena sintonia con @Punto G :-)). Grazie a tutta la redazione de I Due Punti.

Nel mio piccolo sono un Paria come te... Conosco la solitudine dell'essere scomodo... Ti voglio bene
Fabrizio De Andre' ci ricorda che " DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, DA LETAME NASCONO I FIOR"...
Tutte le opinioni vanno rispettate.Magari servono a migliorare.
su facebook uno di questi ridicoli aspiranti tromboni, ossequioso servo oltre che baciapile, si lanciava in indignati strali contro i due punti guarda caso proprio sulla bacheca di uno dei potentelli locali. semplicemente pietoso. via di sciacquone !
E tutti in coro cantammo l'Inno del corpo sciolto!!! ehehe
Caro Dott. Falconi, premetto una cosa: io sono a favore del blog da lei gestito attraverso I Due Punti. Lo apprezzo, lo utilizzo e la ringrazio perché concede spazio ai cittadini per esprimere le proprie opinioni, me compreso. Tuttavia, la perfezione non è di questo mondo quindi, forse, qualche critica potrebbe accettarla e, semmai, farne persino tesoro per migliorare il servizio che rende alla collettività attraverso il suo sito. Ovviamente, non mi riferisco alle critiche intese come “gli sguardi di minaccia” da parte di membri di un CdA si un Ente cittadino. Mai e poi mai. Se davvero le è accaduto, è ignobile. Però, magari, se su alcuni articoli scritti da lei e soprattutto dal Dott. Francia, ci si limitasse a rilevare il dato di cronaca sic et simpliciter, possibilmente documentato a sufficienza, lasciando a chi commenta la “libertà” di criticare (anche ferocemente se è il caso), a volte – e sottolineo “a volte” – sarebbe meglio. Voglio dire che non sempre è facile accettare commenti negativi e critiche da parte sua e/o da parte del Dott. Francia, non basate su una sentenza passata in giudicato, piuttosto che su una foto che immortala l’autore di una nefandezza, oppure su una delibera assunta per comprare l’ennesima auto blu, bensì basate su deduzioni spesso dettate da idee (se non da ideologie). Bisogna mettere in preventivo, solo per fare un esempio, che un avviso di garanzia ricevuto da un direttore, da un presidente, da un responsabile, rappresenta una notizia e basta. Commentare in capo a ciò non è sempre saggio. Ammetterà che molti dei suoi scritti (moltissimi del Dott. Francia), sono conditi da verbi coniugati al condizionale (“sembrerebbe”, “sarebbe”, “potrebbe”, ecc.), ma alla fine, bene o male, c’è sempre una “sentenza” sparata in faccia al/ai protagonista/i dell’articolo. Per non parlare delle miriadi di “fonti attendibili affermano…”, “persone ben informate riferiscono…”, “ambienti vicini al Dott. X confermano...”, poi nessun riferimento a quali siano queste fonti, a quali siano questi ambienti vicini a questo o a quello, ai nomi e cognomi di queste persone ben informate… Forse è questo che avvelena un po’ qualcuno (soprattutto chi, in effetti, non ha fatto niente di male) nei suoi confronti. Mi perdoni se, da umile lettore e commentatore del blog da lei gestito (comunque niente affatto di merda), mi sono permesso di esprimere quanto sopra. Ah… dimenticavo… Se, inoltre, giustificasse via email all’autore di un commento ad un articolo qui apparso che lei decide di non pubblicare, il perché non l’ha pubblicato (perché lei “cassa” alcuni interventi, anche quelli che non contengono offese), saremmo al trionfo della parità e della democrazia. Chiudo esprimendole la mia più sincera solidarietà per gli episodi intimidatori che riceve e, ringraziandola se pubblicherà questo mio intervento, le auguro buon lavoro.

Santacruz le sue critiche sono per me motivo di stima. Grazie.

Gentile Santacruz, visto che mi chiama in causa intervengo. Forse Lei non è avvezzo di quotidiani, ma Le basterà leggere gli editoriali di tutti i quotidiani d'Italia, ivi compresi quelli di De Bortoli, Mauro, Scalfari, Pansa, Padellaro, Orfeo, Sallusti, Feltri, Della Loggia, Travaglio, Ainis e chi più ne ha più ne metta, per scoprire che tutti gli articoli contengono verbi al condizionale. Tale modo della lingua italiana è utile per poter esprimere le proprie opinioni partendo da dati dei quali non si ha la certezza della veridicità. Gli articoli, d'altra parte, possono essere di varie tipologie: ci sono quelli che riportano un fatto e/o accadimento (cronaca), ma anche quelli che riportano giudizi ed opinioni. In particolare, le mie opinioni sono appunto mie e, ove non dovessero piacerLe, Lei è ben libero sia di non leggerle, sia di confutarle su questo stesso blog, sia di dissentire dall'autore come meglio crede. Non si capisce in virtù di quale norma Lei pretenda che io mi limiti ai dati di cronaca mentre solo ai lettori dovrebbe essere rimesso il diritto di critica. Io, fino a quando sarò un cittadino come tutti, criticherò chi mi pare con i toni che riterrò più opportuni. E Lei, gentilmente, non mi chieda come devo o non devo scrivere: accetto i suoi suggerimenti ma purtroppo non li condivido, anzi la penso in maniera diametralmente opposta. Uno dei problemi di questa città, infatti, è che gli organi di informazione non forniscono mai chiavi di lettura di ciò che accade in maniera che i cittadini possano formarsi una corretta opinione. Spesso non danno nemmeno le notizie, come questo Blog si incarica da due anni di far notare. La ringrazio comunque delle critiche. A presto.
Perchè non fare il nome di chi ha definito il suo Blog in questo modo?.....mi piacerebbe saperlo ed avere la possibiltà poi di leggere gli articoli di questo giornalista. Vorrei avere la possibilità di leggere dei grandi articoli .... inchieste, scoop, grandi articoli di fondo.....Così mi nega un'opportunità!
Gentili signori Giancarlo Falconi e Christian Francia, mesi addietro vi ho consigliato di contare almeno fino a 10 000 prima di parlare su fatti dei Prati di Tivo-Pietracamela. Adesso state esagerando, fermatevi di contare, mi spiego: Come mai non avete detto una sola parola su quando sta succedendo in merito alla ripartenza della cabino-seggiovia e della stazione tutta. Siete sempre intervenuti sui Prati di Tivo per fatti m o l t o importanti come, "il ritorno del cane Macchia", "la pista di pattinaggio", "le buche sul manto stradale", "i due rimorchi che non fanno dormire sonni tranquilli agli albergatori che hanno investito tanti soldi....". Forse che questo ultimo problema è meno importante??? " Dio ascolta le preghiere degli umili ed esaudisce sempre i loro desideri" loreto bartolomei
Mamma mia come puzzo!
I giornalisti. Ci sono giornalisti e Giornalisti. Una volta chiesi ad un giornalista, che scrive per quotidiano regionale, di scrivere qualcosa su un problema di rifiuti a Montorio. Mi rispose che non poteva farlo per un conflitto di interesse... "Fattelo fare a qualcun altro, io non posso mettermi contro di loro, rischio troppo". Per fortuna non tutti sono "conigli" ed io ho sempre ammirato il coraggio della verita'. Solidarieta' a tutta la redazione de I due punti.
Se il o la pseudo giornalista si è limitata come sembra alle invettive, senza argomenti che li potessero a suo parere giustificare, per quanto mi riguarda non è da prendere nemmeno in considerazione. Magari voleva solo guadagnarsi le simpatie di qualche potente locale messo sotto la lente di ingrandimento del blog, oppure è semplice invidia, un'ammissione indiretta di fallimento professionale. Mi ha invece incuriosito il commento dell'Occultis che definisce "critica" le offese gratuite: da vero professor dei miei stivali, che al solito replicherà sulla mia coerenza per il nome che ho scelto: scontato, prevedibile e banale come Ghedini e Capezzone quando aprono bocca.
Dott. Francia, quanto dovrei scrivere se solo in questo momento avessi tempo. E, sa, smonterei pezzo per pezzo la sua risposta al sottoscritto (per la quale comunque la ringrazio). Probabilmente, smonterei pezzo per pezzo anche lei. Per ora mi basta - come credo basti a molti frequentatori di questo blog - il suo ardire per essersi paragonato, di fatto, ai vari "...De Bortoli, Mauro, Scalfari, Pansa, Padellaro, Orfeo, Sallusti, Feltri, Della Loggia, Travaglio, Ainis...". Emblematico, davvero emblematico. D'altronde già in passato lei ha affermato di essere un "commentatore politico", quindi perchè meravigliarsi? Sia un pò più umile Dott. Francia, vedrà che i suoi "lettori" l'apprezzeranno di più. Soprattutto sia più rispettoso per la categoria dei giornalisti, della quale lei non fa parte.
Gentile Santacruz, attendo con piacere i suoi smontaggi. Frattanto eserciterò maggiormente la virtù dell'umiltà. Ho il massimo rispetto per la categoria dei giornalisti, il mio solo cruccio è che non ve ne siano a Teramo (con rarissime eccezioni), ragione per la quale questo Blog è costretto ad esercitare una azione di supplenza con le ovvie carenze che possono caratterizzare un semplice cittadino come il sottoscritto. Ma rilancio: tale è l'importanza che attribuisco alla libera stampa nella formazione dell'opinione pubblica, che mi impegno personalmente con sottrazione di ore di sonno affinchè possa davvero essere stampa e davvero essere libera. In segno di stima le regalo tre frasi che ritengo fondamentali in merito: 1) "Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario". (George Orwell) 2) "Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire". (George Orwell) 3) "Nove volte su dieci, nelle arti come nella vita, non c'è nessuna verità da scoprire; c'è solo un errore da denunciare". (Henry Louis Mencken) Con onestà intellettuale, suo christian francia
Egr. Dott. Francia, non ci provi. Perlomeno non lo faccia con me. La sua risposta al sottoscritto (la seconda, per la quale nuovamente la ringrazio così come ho fatto per la prima), rappresenta un tentativo di “ritorno all’umiltà” che francamente non mi convince. Lei confonde l’opinione (o la critica, secondo come viene espressa) con la verità. Oppure – e se per quanto le riguarda tanto fosse, non mi meraviglierei – per lei la sua opinione è verità. Belle le frasi che ha citato. La più bella è la prima, quella di Orwell riferita al dire la verità come atto rivoluzionario. Ma poco c’azzecca con lei. Faccio l’esempio degli ultimi suoi articoli su Morra, non perché, mi creda, conosca personalmente l’assessore teramano-foggiano, ma per praticità essendo quegli articoli fra i suoi ultimi in ordine cronologico apparsi qui su I Due Punti. Partendo dal dato certamente “vero” del suo passaggio (di Morra) a La Destra, lei ha narrato le sue deduzioni (chissà, forse le sue illazioni) supportate – come spesso capita leggendo i suoi interventi – dal nulla. O meglio, supportate da presunte fonti del PDL a Roma che… riferiscono. Suvvia. Proprio le sfugge dove voglio arrivare? Non si supplisce in questa maniera alle eventuali mancanze (che per lei mi sembra di aver capito si traducano in vere e proprie omissioni) dei giornalisti locali. Mi scusi ma proprio non si supplisce così. E' un'opinione personalissima ovviamente. Comunque è molto interessante quello che lei pensa sulla categoria dei giornalisti locali (“…salvo rare eccezioni”). Perché non scrive un bell’articolo prendendo ad esempio tre, quattro, anche cinque di costoro, elencandoli per nome e cognome e facendo presente con dovizia di particolari come I Due Punti supplisce al loro essere “non-giornalisti”? Ho la vaga sensazione che non lo farà. E, non facendolo, lei sarà come loro. Mi correggo, come lei pensa essi sono. Tale e quale. Quindi, oltre ad un po’ di umiltà, anche un po’ di coerenza. Grazie. Con altrettanta onestà intellettuale. J. Santacruz
Per Sanracruz: il suo intervento puzza un po' di invidia e livore, perchè di fatto non "smonta" nulla di ciò che dice di voler smontare, ma continua velatamente a insultare e dice di non avere tempo. Cito testualmente da l suo intervento: "Quanto dovrei scrivere se solo in questo momento avessi tempo. E, sa, smonterei pezzo per pezzo la sua risposta al sottoscritto". Caro Anonimuccio, se non avesse tempo smetterebbe di rispondere, invece il tempo per i commenti lo trova, per argometare no...Allora?
Gentile Santacruz, confesso che non ho capito dove Lei voglia arrivare. Ad ogni buon conto chiarisco ulteriormente come posso. Quando parlo di fonti interne al PDL intendo dire che sono certo di quello che è avvenuto. Preferirebbe che dicessi che il funzionario X, dipendente del senatore Y, oltre alla dipendente W del partito di via dell'umiltà, hanno sentito dalla viva voce del Capogruppo Z dire che l'operazione Morra è stata condotta in tale e tal'altra maniera? Cosa le cambierebbe? Una operazione politica non è mica pesabile come un chilo di pere, per cui chiunque può predicare tutto e il contrario di tutto con riferimento ad ogni singola azione od omissione. Io almeno offro interpretazioni e letture della realtà del tutto irrintracciabili nei quotidiani locali, offrendo un servizio a vantaggio della pubblica opinione. Se poi i fatti si incaricassero di darmi torto, chiunque, anche a distanza di mesi o di anni dalle mie affermazioni, può tornare sull'argomento confutandolo a proprio piacimento. Anche sui giornalisti non capisco dove Lei voglia andare a parare. Preferirebbe che io facessi i nomi di Tizio, Caio e Sempronio accusandoli di non dare quella o quell'altra notizia, ovvero di pubblicare notizie inesistenti o di nessuna rilevanza? A chi gioverebbe? Peraltro la colpa non è neanche la loro, bensì dei loro editori che fanno e disfano a piacimento, riducendo alla fame i lavoratori dell'informazione i quali, in condizione di indigenza, non possono nemmeno aspirare ad avere una voce autonoma ed indipendente perchè non è nè autonomo nè indipendente il loro posto di lavoro. Spero di aver risposto in tema, ma qualora non avessi capito il senso delle Sue parole, non ha che da integrare i suoi interventi.