Se la situazione finanziaria della Provincia di Teramo non fosse così disastrosa, potremmo discutere quali soluzioni siano le più adatte ai numerosi problemi amministrativi che l’Ente guidato dal Presidente Catarra si trova ad affrontare.
E invece Catarra, sopraffatto da una forza cui non può e – forse – cui non vuole resistere, cerca in tutti i modi di investire più denaro possibile.
È nota da una settimana la nomina ad Amministratore unico della società provinciale Teramo Lavoro Srl, quale successore di Venanzio Cretarola, del Dott. Gabriele Recchiuti, compaesano dello stesso Catarra che lo ha nominato (nonché fratello dell’altro compaesano Carlo Recchiuti, amministratore unico della “Borghi S.c.a.r.l.”, che fu la prima nomina effettuata dall’appena eletto Catarra nel 2009).
Non ci sarebbe niente di male, dato che si trattava di nomina fiduciaria del Presidente, se non fosse che ancora una volta si è deciso deliberatamente di utilizzare i soldi dei cittadini, e nella specie € 9.000,00 per 9 mesi di incarico, oltre naturalmente al rimborso spese, che vi dettaglieremo.
Infatti, è parimenti noto come vi fossero delle candidature corredate da espressa rinuncia al compenso previsto dallo Statuto della società “in house”, che quindi sarebbero state a costo zero per la Pubblica Amministrazione.
Si dirà: ma tali candidature non ispiravano fiducia al Presidente, che ha ritenuto di tutelare meglio l’interesse pubblico nominando altro soggetto a pagamento (gentilmente offerto da noi).
Si risponderà: Catarra non ispira da anni la fiducia accordatagli dagli elettori, né ha intenzione di diminuirsi né poco né punto lo stipendio da Presidente (come dimostrato con la deliberazione scandalosa che solo questo blog ha riportato nel silenzio inquietante dell’intera classe giornalistica: http://www.iduepunti.it/cronaca/14_marzo_2013/provincia-di-teramo-lo-scandalo-delle-indennit%C3%A0), e in aggiunta, sta tentando di battere il record di gite e vacanze a spese nostre, nell’esercizio del mandato da Presidente senza mai rendere conto al Consiglio provinciale di che cosa abbia da andare tanto in giro e quali siano i risultati di cotanti viaggi, i cui costi non è peraltro dato di conoscere.
Speriamo che qualche Consigliere provinciale si faccia consegnare la lista dei viaggi e delle spese effettuati da Catarra, divulgandone i contenuti. Gliene saremmo grati.
La Redazione de “I Due Punti”
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