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La Provincia di Teramo querela la UIL

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Quando parliamo di rapporti tra Stato e Sindacato, non si può fare a meno di partire dalla Storia dell'900 e delle New Deal americane, fino ad arrivare alla compartecipazione sociale contemporanea. Stato e Sindacato con le rispettive diversificazioni politiche tra i paesi occidentali e comunisti, conservano un regime democratico condiviso dalla stessa influenza sociale.
Paralleli.
Abbiamo parlato di recente di un rappresentante sindacale di Teramo, (Cgil), che ha denunciato una precaria. L'altra faccia della medaglia è lo Stato che querela un Segretario sindacale. Paradossi.
Non aprite quella porta. Chi tocca i fili muore. Due adagi popolari, due lentezze, due moti senza carbone che accendono l'agitazione nel supremo ente provinciale Teramano.

Chi accarezza Teramo Lavoro rischia un provvedimento disciplinare se dipendente, una mancata ottemperanza di una sentenza del Tribunale del Lavoro se precaria, una denuncia se giornalista, una querela se sindacalista.

Si legge nell'atto deliberativodel 24/09/2012  GP-2012-0000486 ...
"
VISTA la nota del 6.7.2012, prot.176065, con cui il Presidente ha chiesto espressamente al Settore Avvocatura “di voler predisporre apposita proposta di deliberazione da sottoporre all’approvazione della Giunta Provinciale nella prima seduta utile, concernente la prospettata adozione da parte dell’Ente di ogni più opportuna iniziativa nelle competenti sedi per la tutela dell’Amministrazione nei confronti dell’autore della citata missiva.....RITENUTO che le espressioni e considerazioni formulate dal Segretario Provinciale UlL FPL, A. A. D. G., con la sopra citata nota del 2 luglio 2012 (acquista il 3 luglio 2012 con prot.170711), risultano - tenuto conto piuttosto di quanto rappresentato in replica alle stesse dal Presidente - suscettibili di arrecare pregiudizio al decoro e all’onorabilità di questa Amministrazione e dei propri organi e uffici; Per le ragioni esposte in narrativa, proporre per il tramite del Presidente della Provincia formale denuncia-querela nei confronti del Segretario Generale UIL di Teramo, A.A.D.G., in riferimento ai contenuti della nota del 2 luglio 2012 (acquisita il 3 luglio 2012 con prot.170711) e alle modalità di relativa diffusione.
Con successiva votazione, la Giunta, con voti favorevolmente unanimi espressi nei modi di legge dai componenti presenti e votanti, stante la necessità di provvedere con ogni tempestività e comunque entro i termini di cui all’art.124 c.p., dichiara il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134, comma 4 del D.Lgs.267/2000".

Il Presidente Catarra e la Giunta Provinciale composta dagli assessori, ricordatevi i nomi per qui si fa la storia dei rapporti tra Stato e Sindacato, Calcedonio Di Giacinto, Di Michele, Falasca, Guardiani, Marconi, Romandini, Vannucci, hanno querelato la Uil  di Teramo nella figura del Segretario Provinciale della funzione pubblica, Alfiero di Giammartino.
La Uil con il suo ufficio di Roma sta preparando la contro querela. La denuncia di rito nei confronti del Presidente Catarra e degli assessori di giunta firmatari dell'atto deliberativo. Il caso è diventato, un unicum nazionale. Una richiesta di chiarimenti e la sua diffusione, alla base di una denuncia, che fanno trapelare dagli uffici dell'UIL, rappresenta un attacco alla libertà del proprio statuto dei lavoratori. Ricordiamo tra i compiti dell'Unione Italiana dei Lavoratori all'art. 3 "Organizzare le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati, le giovani ed i giovani e guidarli nelle lotte per la difesa dei loro interessi, intervenendo attivamente su tutti i problemi che, direttamente o indirettamente ed in ogni sede, ne pongano in discussione i diritti e le conquiste comuni".

La redazione de I Due Punti, manifesta la propria preoccupazione per il pericolo di querela, a cui può incorrere, la Procura di Teramo e la Guardia di Finanza, impegnate in questi mesi, in una attenta e complicata indagine giudiziaria su Teramo Lavoro. Nel caso la Giunta-Catarra volesse completare la propria azione politica amministrativa e querelare la Procura di Teramo e la Guardia di Finanza, ci costringerebbe all'onanismo civile, per solidarietà manifesta con la Magistratura e le Fiamme Gialle.
A Teramo il lavoro...non paga....denuncia.

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Commenti

Tutto finito. ADDIO.
Avendo letto la nota oggetto di querela, perchè pubblicata integralmente in passato su questo blog, onestamente non vedo quali potessero essere gli estremi della querela. Evidentemente l'avvocatura provinciale ce li ha visti o ha dovuto vederceli per forza, tanto che costa esporre una querela? Se la magistratura la ritenesse infondata quali conseguenze avrebbe il querelante? Nessuna a meno che nell'esposizione dei fatti sui quali chiede l'intervento non si lasci andare troppo e possa essere a sua volta oggetto di controquerela. L'italia e fatta così, purtroppo... e poi i bidelli (personale ATA se preferite) quanto sono permalosi... gli basta un nonnulla per accendersi, molto spesso per fare figuracce.
Avete, per l'appunto, citato i nomi degli assessori... guardate, sul sito della Provincia, i loro curricola; chiedete, in giro, cosa realmente, da dove provengono, cosa hanno fatto, prima di diventare assessori, nella vita... ne scoprirete delle belle, compresi alcuni salti della quaglia da una coalizione politica all'altra... Purtroppo, in Italia, la memoria del popolo è corta, e stiate sicure che si ricostruiranno una verginità che hanno perso molto, molto, molto tempo fa...
Caro anonimo delle 7.07 il salto della quaglia è lo sport preferito di moltissimi presunti politici, molto più interessante l'altro aspetto che citi " da dove provengono, cosa hanno fatto, prima di diventare assessori, nella vita..." questi si che sì dovrebbero essere elementi di valutazione ma sarebbe necessario avere, come popolo, una maturità etica che purtroppo in Italia difetta. Non molti anni fa qualcuno fece un'indagine a tutto campo su tutti i candidati in una elezione comunale, indagine svolta su archivi pubblici per obbligo di legge presso la CCIAA (titolarità di imprese, partecipazioni societarie, incarichi societari, protesto di assegni e/o titoli cambiari) i risultati non furono confortanti sul versante protesti ed addirittura inquietanti sul versante partecipazioni ed incarichi societari, purtroppo nessuno se la sentì di utilizzarli in campagna elettorale. Sia ben chiaro che l'investigatore non ero io.
Mah... sono stanco di leggere le malefatte di questi "politici". Stanco stanco stanco. Difendono l'indifendibile e attaccano chi cerca di far venire a galla la verità. Sarebbe bello sapere cosa c'è di talmente tanto grosso dietro da giustificare tutto questo. Solidarietà incondizionata a Tonino Di Giammartino.
VERGOGNA! LA PEGGIORE GIUNTA PROVINCIALE DI SEMPRE E SPERIAMO L'ULTIMA, VISTA L'INUTILITA' DI CODESTI AMMINISTRATORI, IL PEGGIO DEL PEGGIO. ANCORA VERGOGNA!
Oh, ma sono proprio incorreggibile, errata corrige: "sconfortanti" e non confortanti , commento dell 8.08 al rigo 8, però tutti questi otto, ci potrebbe uscire anche una bella combinazione al lotto: 3 - 8 - 27 - 80 quale ruota? Cagliari come la C di Catarra e Palermo P come Provincia. Si lo so, lo so... a volte do proprio i numeri al lotto! Ma neanche a farlo apposta c'è un 8 anche nella sigla di controllo per l'invio.
Ma questi poi sono gli stessi che si meravigliano perchè accorpano Teramo all'Aquila? Sono questi i Baluardi a difesa dell'unicità del territorio? Da giuliese spero di finire a Pescara!
Piena solidarietà a Di Giammartino. Veramente! Come si fa a querelare un sindacalista che cerca di fare il proprio dovere?. E' l'unico. Gli altri sono tuttu inquadrati e coperti. Tutti venduti, tutti servi del padrone, in attesa di rivecere, se non è già avvenuto, vedasi il peggior sindacalista che è stato in provincia per tanti anni, andato in pensione da poco. Per un certo numero di di mesi ha ottenuto l'alta professionalità. A detta di molti che lo conoscevano bene avrebbe meritato l'alta.............., ma non professionalità. In provincia chi ha ottenuto o spera di ottenere stà zitto. Cercano di farsi eleggere nel sindacato solo per curare i propri interessi, è stato sempre così. In provincia di Teramo il sindacato non ha mai contato nulla. Non dico che Di Giammartino non sia come gli altri, però ci stà provando a difendere gli interessi diffusi e, questo, per la casta significa una voce fuori coro da colpire, da rimettere in onda, sulla stessa lunghezza d'onda degli altri servi. Spero che non molli, altrimenti lo annovererò tra gli altri. In provincia di Teramo chi è amante della legalità è da punire, da rimettere in carreggiata. Sono indignato per loro. Se esaminate gli assessori, veramente i peggiori che la storia abbia potuto registrare negli ultimi trenta anni. Che quallore! E l'Avvocatura! Ad una richiesta di querela da parte del presidente, essa avrebbe dovuto esprimere il proprio parere negativo. Di fronte poi ad una insistenza del Presidente e della Giunta avrebbe dovuto ottemperare ma prendendo le distanze. Come dire " se volete sbagliare, sbagliate da soli". Invece no. A questo punto penso che l'Avvocatura si è fatta un'idea uguale a quella del Presidente e della Giunta che Di Giammartino abbia esagerato. Che signoifica questo?! Giudicate voi. Chiudo dicendo che sono indignato per il comportamento che hanno avuto in questa vicenda gli amministratori della provincia.
Ottimo. Sara' l'occasione per verificare in sede giudiziaria la corrispondenza al vero di quello che ha dichiarato, nella propria qualità' di sindacalista, il buon Alfiero Di Giammartino. E se ha scritto il vero: 1) la Giunta ha commesso un duplice reato: omissione di atti di ufficio ed abuso di ufficio; 2) il Presidente commetterà il reato di calunnia. Abbiamo fiducia nella Magistratura. E' giusto rivolgersi alla stessa. Non sempre l'esito e' quello previsto. P.s.: con quali soldi Teramo Lavoro paga i propri dipendenti per i mesi di agosto-settembre? Con una anticipazione di cassa? Spero proprio che la Magistratura faccia piena luce su tutto. E ogni denuncia-querela sarà' l'occasione per accendere i riflettori.
Se fossi un giovane consigliere provinciale mi dimetterei immediatamente, per marcare la differenza, ma la differenza non c'è... non si sono mai sentiti e non hanno mai preso la parola in dissenso. VERGOGNA!
Signor Falconi ho letto la Delibera della Giunta Catarra che lei mette a disposizione nel suo sito, riporto per intero le motivazioni per le quali si e' deciso di querelare il responsabile sindacale della UIL per poi farle notare alcune anomalie. " Dato Atto che la nota della UIL sopra citata e i suoi contenuti hanno avuto ogni più ampia diffusione, in considerazione sia del numero e della qualità dei destinatari cui la UIL ha inteso inviare la medesima, sia DALLA PUBBLICAZIONE DELLA NOTA STESSA SULLA STAMPA LOCALE E SUI SITI INTERNET DI INFORMAZIONE"; Ma chi ha fornito la nota della UIL ai giornalisti ??? Io ricordo che l'unica conferenza stampa fu indetta dal solo Catarra che contesto' la lettera scritta dal sindacato e in quell'occasione distribui copia ai presenti, mentre il sindacato Uil non divulgo' a mezzo stampa la nota in questione. Se i miei ricordi fossero giusti, la prego Falconi accerti con scrupolo, come e' sua abitudine, allora la divulgazione della lettera a mezzo stampa l'ha materialmente fatta Catarra per poi contestarla al Sindacalista. Signor Falconi da cittadino ritengo di dover contribuire affinché emerga la verità a tutela di chi giornalmente si impegna per la legalità . Buon lavoro
In un Paese normale, Catarra non querelerebbe l'autore della lettera, ma avrebbe dovuto capire chi l'ha diffusa e perchè: nello specifico su questo blog è stato affermato che la lettera della UIL è stata distribuita ai lavoratori (presumo della Teramo Lavoro S.r.l.). Chi materialmente può averla distribuita? A me viene in mente solo una persona... Perchè? Analizziamo le conseguenze della diffusione per capirne i motivi: ritiro di tessere alla UIL, sfiducia dei precari nei confronti di un sindacato indicato come il colpevole dei problemi della Teramo Lavoro S.r.l., perché non collaborativo... Infatti se vi leggete i commenti pubblicati su questo blog alla lettera della UIL ne troverete molti dei quali sono, nei confronti del querelato, diffamatori, calunniosi e addirittura ingiuriosi! Peccato che Di Giammartino non ne ha querelato gli autori... forse perchè ha rispettato lo spirito di questo blog: DARE VOCE A TUTTI E SOPRATTUTTO A CHI NON NE HA... Ma non solo: sarebbe Di Giammartino che dovrebbe querelare chi ha dato la lettera ai lavoratori per violazione di corrispondenza privata!!! La querela per diffamazione sta diventando un mezzo di intimidazione: il problema è che, se ci fosse la buona fede, il politico (e non solo lui) dovrebbe ascoltare, rispondere e risolvere le problematiche, sicuramente non pensare di azzittire chi dissente. Anche perché prima di partire all’attacco l’”agronomo” dovrebbe pensare e capire che quando gli parla un sindacalista (serio) o un avvocato, costui non parla il politichese, ma parla avendo carte e carte… I pezzi di carta, al contrario di quello che pensa Cretarola, sono importanti: i titoli, i documenti, gli atti, ma non solo! Sono importanti anche i pezzi di carta che non esistono e a volte sono ancora più importanti!!! Adesso siamo alla resa dei conti: su 110 lavoratori quanti diranno la verità? Quanti diranno se e da chi hanno ricevuto la lettera della UIL? Ricordatevi, cari lavoratori, che dire cose non vere è un reato: avete voglia di rischiare per salvare qualcuno e soprattutto pensate di salvare il vostro posto di lavoro in tale modo? Riuscirete a mentire tutti insieme? Invito chi di dovere e soprattutto la GUARDIA DI FINANZA a partecipare a qualsiasi assemblea o riunione si svolga con i lavoratori della Teramo Lavoro S.r.l. Qui, tutti quelli che si sono esposti pubblicamente hanno le carte… tutti… Voi? P.S.: pericolo di reiterazione del reato… pericolo di turbamento delle indagini… ma qualcuno sa cos’è sta roba?
Signori catarra, catarrini e catarrette, avete un concetto tutto vostro della giustizia. Ignorate le sentenze di un giudice quando non ne gradite il contenuto e vi rivolgete alla giustizia per un reato che nessuno ha compreso. Ricordate quel proverbio che dice "chi di querela ferisce, di querela perisce"? E l'altro, "ride bene chi ride per ultimo"? "Non tutte le ciambelle riescono col buco"... "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino". "L'acqua che non è piovuta è ancora in cielo" e "tanto tuonò che piovve"... Non mi pare che abbiate in grande considerazione la saggezza popolare... "Chi semina zizzania raccoglierà tempesta".
A chi volesse dilettarsi con altre letture amene, consiglio questo link: http://albo.provincia.teramo.it/provincia-di-teramo/atto-0652320100 Ovvero, La Provincia di Teramo, con delibera n. 498 del 24 settembre 2012 conferisce un incarico ad un legale di Napoli (A SPESE NOSTRE) per le azioni di tutela dell'Ente nei confronti della...... Regione! E perchè mai? Ovvio, "al fine di intraprendere - all’esito di ogni più compiuta valutazione ed analisi, di carattere giuridico-tecnico, sulle modalità di utilizzo dei fondi comunitari ad opera della Società in house Teramo lavoro s.r.l. (con particolare riferimento alle modalità di gestione, rendicontazione e controllo) - ogni azione necessaria alla tutela degli interessi dell’Amministrazione nelle competenti sedi avverso le determinazioni come al momento assunte dalla Regione Abruzzo". Una volta in un commento ad un articolo precedente c'era un'affermazione a dir poco calzante: chi accarezza Teramo Lavoro si fa male!