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Catarra e Guardiani inqualificabili

2 minuti

Cosa può esserci di più grave di una lavoratrice che dopo nove anni di lavoro venga licenziata mentre è all’ottavo mese di gravidanza?
Ci abbiamo pensato a lungo, ma di peggio c’è poco, a parte l’omicidio.
Questa lavoratrice è Rosella Gabrielli, ex dipendente della Provincia di Teramo e, poi, ex dipendente della società in house Teramo Lavoro Srl.
Come è ovvio, la Gabrielli ha chiesto giustizia e il Giudice del Lavoro di Teramo ha riconosciuto la illegittimità del licenziamento disponendone l’immediata reintegra e la corresponsione di tutti gli emolumenti medio tempore non percepiti.
Incredibilmente, però, dopo due mesi dalla decisione del Tribunale, colui che avrebbe dovuto ottemperare alla decisione esecutiva, l’Amministratore unico della società Teramo Lavoro tal Venanzio Cretarola, non ottempera né si pregia di manifestare i motivi di tale inopinata inerzia.
Grave, gravissimo, specie per una società pubblica.
Di necessità, il consigliere provinciale Sacco interroga il Presidente della Provincia, il quale è socio unico della società, per sapere cosa stia accadendo e come mai non si proceda senza indugio alla reintegra della lavoratrice.
Ed è allora che cadono le braccia, ma anche le gambe e la testa. Cade tutto.
Millenni di civiltà giuridica, la democrazia, l’equilibrio dei poteri, le lotte contro l’emarginazione, contro la disparità di genere.
Cade il concetto stesso di rappresentanza: Catarra dovrebbe essere il delegato della comunità provinciale a rappresentarla tutta intera e invece, arbitrariamente, lui non solo si rifiuta di rappresentarla ma, peggio, omette di compiere quello che è il suo preciso dovere: ordinare l’ottemperanza a una decisione del giudice e chiedere scusa a nome di tutti i cittadini teramani alla lavoratrice ingiustamente vessata.
Catarra non lo fa.
L’assessore provinciale al Lavoro Eva Guardiani, una donna, ripetiamo una donna, sottolineiamo una donna, ribadiamo una donna, non lo fa nemmeno lei.
Cosa rispondono?
Che “non sono stati informati”.
Che Teramo Lavoro “ha la sua gestione”.
La politica che abdica al suo ruolo, che si privatizza, che si scioglie da ogni vincolo di mandato per operare di testa propria e in dispregio degli ordini esecutivi dell’Autorità giudiziaria.
L’Italia è finita.
Teramo è finita.
Non ci resta che piangere.

La Redazione de “I Due Punti”
 

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Commenti

Da oggi Catarra non è il mio presidente della Provincia. Eva Guardiani non è il mio assessore provinciale al Lavoro. I Due Punti chiedono di essere annessi alla Provicnai di Paperopoli... tutto il resto è un fumetto.

Una, l'ennesìma pagina negativa scritta dalla provincia. Fortuna che ci appropinquiamo verso i titoli di coda.
DIMISSIONI. SUBITO. IRREVOCABILI. E CHE I CONSIGLIERI PROVINCIALI ANCORA DI BUON SENSO SI FACCIANO SENTIRE, FINALMENTE.
Sig Giancarlo, visto Che ha tanto a cuore le sorti della signora Gabrielli, dov'era qualche giorno fa quando 67 dipendenti della Teramo Lavoro hanno ricevuto lettera di licenziamento? Come mai nel suo giornale si continua a perorare la causa di una persona e non quella di altri 110 che da un giorno all'altro potrebbero ritrovarsi a spasso come la Gabrielli? Come mai sul suo giornale si riporta solo e solamente quanto avanzato da un solo, dico solo sindacato? Quello che afferma e riporta sarà sicuramente giusto, ma non dimentichi che in questo momento ci sono tante altre persone, con alle spalle altrettanti problemi che potrebbero ritrovarsi come la Gabrielli e poi quando tutto ciò accadrà tutte le persone che sono state usate per portare avanti questa battaglia saranno soddisfatte.

Cara Chiara, ci sono cose che non possono essere dette perchè coperte dal segreto istruttorio. Le assicuro che non facciamo differenza tra precari (io sono precario), nel caso della D.ssa. Gabrielli, vi è stato un certo clamore su I Due Punti perchè ha deciso di uscire dall'anonimato, ha firmato due articoli ed è stata denunciata. Poi ha vinto la sua battaglia legale e non è stata rientegrata nonostante la sentenza del giudice del Lavoro. Tutto qui.

Il presidente Catarra mente sapendo di mentire: lui è presidente e legale rappresentante della Teramo Lavoro, le notifiche di tutti gli atti, specie quelli giudiziari, vengono indirizzati al legale rappresentante di qualsiasi ente, pubblico o privato che sia, e di tutte le società in qualsiasi forma costituita. L'unica che può addurre, ma senza credibilità, la sua scarsa informazione è proprio la Guardiani. Bidello Catarra si vergogni e SI DIMETTA, SI DIMETTA, SI DIMETTA!
No, non è vero. L'Italia non è finita e non dobbiamo rassegnarci al fatto che Teramo lo sia. La giustizia è lenta, ma arriva. Ed allora chi dovrà pagare, pagherà. Qui non si tratta di sciatteria umana e politica, qui si tratta di non dare esecuzione ad una sentenza. Cosa che è reato penale, anche quando si tratta di mancata esecuzione di una sentenza civile. La sig.ra Gabrielli avrà quello che deve avere, con gli interessi. Chi ho l'impressione stia peggio è Chiara e tutti i suoi colleghi della Teramo Lavoro, che hanno ricevuto la lettera di licenziamento. Solidarietà a loro, per quanto possa valere nel momento in cui proviene da un "nickname". L'importante è non prendersela col dott. Falconi, se le tragedie non vengono tutte tempestivamente riportate su questo sito. La colpa va cercata altrove. E, una volta individuata, va fatta pagare. Si, dimissioni di Catarra e della Guardiani senza meno.
LETTERA RACCOMANDATA A.R. N. 145525092023 DEL 11.09.2012 A FIRMA DELL’AVVOCATO CHE MI RAPPRESENTA E DIFENDE, VISTA L'INOTTEMPERANZA... Al legale rappresentante pro tempore TERAMO LAVORO S.r.l. Via G. Milli 2 64100 TERAMO e p. c. PRESIDENTE PROVINCIA DI TERAMO Segretario Generale Dirigente Settore 10 - Affari Sociali Responsabile Settore 10 - Affari Sociali Vice Presidente, Assessore Politiche Sociali Assessore Bilancio, Patrimonio, Finanze, Personale e Politiche Comunitarie Dirigente Settore 7 - Finanza, Contabilità, Società strumentali in House OGGETTO: Gabrielli Rosella / Teramo Lavoro s.r.l. - provvedimento di reintegrazione del 02.08.2012 Proc. N. 1571/1/11 del Tribunale di Teramo, in funzione del Giudice del Lavoro, NOTIFICATO IN FORMA ESECUTIVA IL 08.08.2012. Formo la presente a nome e per conto della Dott.ssa Rosella Gabrielli per rappresentare quanto segue. Il provvedimento di reintegrazione, di cui in oggetto, ha l’immediato effetto di operare la ricostituzione del rapporto di lavoro; esso accoglie il ricorso della lavoratrice Gabrielli Rosella e, per l’effetto, ordina alla Teramo Lavoro s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, di reintegrarla nel posto di lavoro precedentemente occupato. Vedasi dispositivo allegato per chi legge per conoscenza. Il reclamo contro l’ordinanza non sospende l’esecuzione del provvedimento; altresì il Presidente del Tribunale, investito del reclamo che la Teramo Lavoro s.r.l. ha proposto al collegio con richiesta di urgente sospensione degli effetti del provvedimento, non ha disposto la sospensione dell’esecuzione del provvedimento. Pertanto, emesso l’ordine di reintegrazione del 02.08.2012 Proc. N. 1571/1/11 del Tribunale di Teramo, in funzione del Giudice del Lavoro, notificato in forma esecutiva il 08.08.2012, il datore di lavoro è obbligato a riattivare di fatto il rapporto e a tal fine deve comunicare alla lavoratrice Gabrielli Rosella l’invito a riprendere servizio, tale da implicare l’effettivo reinserimento della dipendente nel posto di lavoro precedentemente occupato. Non di meno, pur mancando l’invito del datore a riprendere il lavoro, il rapporto deve considerarsi in atto, ancorché di fatto non ancora ripristinato. In questa situazione, sul datore di lavoro grava l’obbligo di corrispondere le retribuzioni ordinarie alla lavoratrice reintegrata dalla data dell’ordinanza, 02.08.2012, fino a quella dell’effettiva riammissione in servizio. (La lavoratrice Gabrielli Rosella, pur non avendo alcun onere d’iniziativa dopo il provvedimento di reintegrazione, si rende disponibile per la ripresa del lavoro.) Il datore di lavoro, senza l’effettiva riammissione in servizio della lavoratrice, non ottempera all'ordine di reintegrazione, emesso ai sensi dell'art. 700 c.p.c. In mancanza, alla Società, oltre che grava l’obbligo di corrispondere le retribuzioni ordinarie alla lavoratrice reintegrata dalla data dell’ordinanza, 02.08.2012, fino a quella dell’effettiva riammissione in servizio, possono essere accollati ulteriori oneri, non escludendo anche il risarcimento del danno che derivi alla lavoratrice dal ritardo della reintegra. Altresì, l'inottemperanza all’ordine giudiziale può assumere rilevanza penale; per dare effettività alla reintegra imposta dall’ordinanza è indispensabile l’ottemperanza dell'obbligata Teramo Lavoro s.r.l. e sarebbe illecito il comportamento del datore di lavoro che si rifiuta di riammettere in servizio la lavoratrice, configurando l'elusione di una misura cautelare, punibile ai sensi dell'art. 388 c.p. Con l’invito ad adempiere tempestivamente, al ricevimento della presente, alla disposizione a carico della Teramo Lavoro s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, e all’obbligo che grava, vista l’ordinanza esecutiva pronunciata, porgo distinti saluti. 11 settembre 2012
È ora in rete Open Coesione (http://opencoesione.gov.it/), il primo portale sui dati e sulle informazioni sugli interventi delle politiche di coesione territoriale. Una funzione informativa per aumentare il grado di apertura, accessibilità e trasparenza dell’operato delle amministrazioni nei confronti dei cittadini. Intermediario tra i governi locali e i cittadini, uno strumento della democrazia, di partecipazione. Siamo in Abruzzo, siamo in rete e ci interessa la banda larga. Sappiamo che in passato, un progetto su queste tematiche è stato affidato a una società partecipata dalla Regione: Abruzzo Engineering. Dal motore di ricerca di Open Coesione si ottiene come risultato per la società regionale n° 3 progetti iniziati nel 2008. Finanziamenti monitorati: 47,4 milioni di euro; pagamenti monitorati: 18,2 milioni di euro. Fine prevista: anno 2009 per 2 progetti e anno 2010 per 1 progetto; fine effettiva: dato non disponibile (http://opencoesione.gov.it/soggetti/abruzzo-engineering-scpa-0156058066…). Lo slogan in home page del sito governativo suggerisce: “Verso un migliore uso delle risorse: scopri, segui, sollecita”. Il contribuente ringrazia e attende fiducioso di conoscere i risultati raggiunti dalla società incaricata, Abruzzo Engineering.
I danni e gli stipendi a Rossella Gabrielli saranno pagati dalla Provincia, quindi dai contribuenti, oppure, acclarata la negligenza e le responsabilità di chi avrebbe dovuto eseguire un atto previsto dalla legge e non lo ha fatto, a cappiarsi, come logica e buon senso vorrebbero saranno questi signorotti arroganti che evito di definire con altri termini più calzanti, come meriterebbero?

Piccola prova a favore di ciò che ha dichiarato Rosella Gabrielli....

http://www.youtube.com/watch?v=utOGyZ6iu6M da guardare fino alla fine
Scusate ma proprio non se ne può più di essere presi per il c......da Catarra e Guardiani. Ma cosa vuol dire che NON SONO STATI INFORMATI? Di cosa non sono stati informati? Perchè le informazioni non sono transitate tra i tre principali attori ( forse quattro con il segretario generale Becci)ossia Catarra Cretarola e Guardiani? Come mai quando si è trattato di far conoscere a Cretarola la famosa relazione del nucleo ispettivo (che ha fatto scaturire tutto quello che sappiamo in ordine alla inchiesta della magistratura su teramolavoro) Catarra ,o chi per lui,è stato più veloce della luce?Perchè la lettera della UIL spedita al Settore B7 è stata consegnata con fulminea velocità a Cretarola affinchè la divulgasse strumentalmente presso i precari in modo da stimolare gli attacchi allo stesso sindacato?Cosa vuol dire questo? Che le informazioni circolano a velocità zero quando non conviene esporsi? Come fa un Presidente a non sapere cosa fa l'amministratore unico della sua società..... a Cretarola chi gli da le direttive? E' come voler far credere che Agnelli non sa quello che fa Marchionne!!!! ......Rileggendo la lettera pubblicata da Rosella si evince chiaramente che la stessa è stata inviata l'11 settembre al Presidente della Provincia: COME FA CATARRA A DIRE DI NON AVERE INFORMAZIONI? MENTE SAPENDO DI MENTIRE? :BIDELLO BUGIARDO.! E dove mettiamo la Guardiani alias Alice nel paese delle meraviglie?Ma se è culo e camicia con Cretarola!!!! Come faceva a non sapere?Sicuramente le è convenuto fare la gnorri facendo un ruzzolone sempre più in basso perdendo quel baarlume di dignità ( parola grossa) che le resta .......se le resta. BASTA essere amministrati da bugiardi CONSAPEVOLI, coperti da padrini consapevoli.........stranamente silenziosi: Gatti, Tancredi dove siete? E' troppo scomodo per voi prendere e rendere nota la vostra posizione su tutto il macello che sta succedendo in Provincia? ....... il PARLAMENTO SI ALLONTANA ......SIA CHE DICIATE O CHE NON DICIATE ! Ho letto che Catarra ha risolto il problema degli stipendi ai precari.........in barba al parere dell'UE o c'è qualche operazione strana ( vedi assenza Dirigente Lavoro ......chi l'ha sostituita? poteva sostituirla?)? tante sono le domande speriamo che la Magistratura risponda a tutte....Confidiamo nella Giustizia...la vicenda di Enzo Tortora andata in onda domenica e lunedi ha lanciato un messaggio di speranza ....bisogna credere nella giustizia perchè altrimenti c'è il vuoto nella vita ed io sono sicuro che la Magistratura di Teramo è quella che ha assolto Tortora e condannato i delinquenti.
Una Domanda, Ma la Teramo lavoro s.r.l. cosa fa? Cosa apporta alla comunita'? Fermo restando che le sentenze vadano rispettate ma non e' meglio per tutti mandarli via direttamente? Vermante qualcuno mi spieghi cosa facciano di cosi importante!
L'avevo detto che poteva fare solo peggio...
L'nterrogazione, come è ben noto, era rivolta a Catarra, Rasicci, Guardiani... Sì RENATO RASICCI, l'Assessore di riferimento del Settore dove lavorava Rosella Gabrielli. Volete sapere la sua risposta alla domanda sul perchè la ex lavoratrice non è stata reintegrata, malgrado l'ordinanza del giudice? Peccato, ma Rasicci aveva altro da fare: era ASSENTE... Peccato perchè su questo blog è stato presente quando ha risposto immediatamente alla lettera aperta della Gabrielli, molto tempo prima dell'emissione dell'ordinanza del Giudice del Lavoro di Teramo. Sarebbe stata fondamentale la sua risposta, visto che non avrebbe potuto dire che non ne sapeva nulla, non solo perchè dalla lettera pubblicata nei commenti sembra evidente che è stata mandata anche a lui, ma addirittura lui era l'Assessore "di" Rosella!!! L'interrogazione è stata presentata a luglio, Rasicci ha avuto molto tempo per organizzarsi (e nel frattempo è intervenuta l'ordinanza), ma ieri purtroppo non è venuto, risparmiandosi una grande figuraccia (e non solo)... VOGLIAMO CHE, COME IN PRECEDENZA, RENATO RASICCI - Vice Presidente e Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Teramo - RISPONDA PUBBLICAMENTE ALLE SEGUENTI DOMANDE (e lo deve fare come ha fatto in precedenza, rispondendo su questo blog): 1. Visto che un'ordinanza dichiarava l'immediata reintegra della lavoratrice, visto che quest'ultima ha avuto premura di informarLa che l'ordine del giudice continua a non essere ottemperato e visto che la stessa prestava servizio presso il suo Settore, perchè non prende posizione in merito? 2. Lei, ieri, dov'era? E' importante per la comunità e per l'elettorato sapere se Lei avesse un impedimento così importante da non permetterLe di dare almeno una "risposta" pubblica a questa questione vergognosa... una risposta che Rosella Gabrielli aveva il diritto di avere guardandoLa negli occhi...
Sarebbe bello se tutti i giornalisti di tv e carta stampata domandassero ai diretti interessati come mai la signora Gabrielli non viene reintegrata. No anzi, non sarebbe bello, sarebbe normale.
Boh, forse Rasicci stava difendendo uno colpito da un fico in un agriturismo. Oppure si stava facendo la foto per avere regalato un pc all'Ambasciata eritrea (pagato da lui oppure da noi?)... Figurarsi se si preoccupa di reintegrare Rosella, lui ha le sue donne a cui pensare.
Carissima Chiara, invece di indignarti con Falconi perchè non parla dei 67 precari a rischio del settore lavoro, perchè non ti indigni con te stessa e con i tuoi colleghi per il fatto che state sopportando passivamente tutto quello che vi sta succedendo? ...Uno scioperino? Una protesta? I vostri sindacati continuano a fare riunioni ed incontri, ma di concreto? Catarra ora vi ha fatto la carità, ma poi?! Onore e stima alla sig.ra Gabrielli, che a differenza vostra sta combattendo con un coraggio da leonessa. Se proprio vuoi indignarti, te lo dò io un motivo valido (per la serie, c'è chi casca sempre in piedi): http://www.abruzzo24ore.tv/news/Roseto-Te-la-listaAltraCitta-tutti-i-no…http://www.regione.abruzzo.it/fil/index.asp?modello=notiziaSing&servizi…
Vi consiglio un'altra lettura deliziosa a proposito della vicenda kafkiana della dott.ssa Gabrielli: http://mauriziodibiagio.blogspot.it/2012/10/cretarola-gabrielli-diverra… (Cretarola): "Il provvedimento del Giudice risulta pertanto palesemente abnorme in quanto reca l’adempimento di un obbligo contrario alla legge"... Insomma, questo signore interpreta il diritto a suo uso e consumo? (Sempre lui): "Ai primi di Febbraio, la Gabrielli comunicava senza alcun preavviso alla società e quindi NASCONDENDO lo stato di gravidanza l’inizio dell’assenza per maternità"... nascondere la gravidanza ma comunicare l'assenza per maternità?! Ma non vi sembra una contraddizione? Capito!! Cretarola ha deciso volontariamente di suicidarsi e di ricoprire la dott.ssa Gabrielli di soldi (quelli che ogni giudice le riconoscerà a risarcimento di tutte le ingiustizie patite)? Speriamo almeno che lo farà con i suoi personali e non quelli della Provincia (=nostri).
@Rabbrividisco, non usi termini che per uno neppure laureato o forse neanche diplomato potrebbero essere oggettivamente ostici: Da Wikipedia: "Il termine "kafkiano" è un neologismo della lingua italiana che indica una situazione paradossale, e in genere angosciante, che viene accettata come status quo, implicando l'impossibilità di qualunque reazione tanto sul piano pratico che su quello psicologico". E menomale che invece Rosella sta dimostrando di avere il coraggio, e soprattutto le carte, di dimostrare che a questo distorto status quo si può, anzi si DEVE reagire!!!!!! Poi, una domanda a Cretarola, dato che non abbiamo mica ancora capito la natura di questa benedetta società in house: PER LA NORMATIVA SULL’ACCESSO AGLI ATTI TERAMOLAVORO è UN ENTE PRIVATO (E QUINDI PUò, SENZA COLPO FERIRE, NEGARE AGLI INTERESSATI L'ACCESSO AI VERBALI DI SELEZIONE, AD ESEMPIO), MENTRE PER QUELLA DELLE ASSUNZIONI è UN ENTE PUBBLICO??? Boh, sarò tonta io ma sono molto confusa al riguardo!
Puoi chiedere a Cretarola se per l'inquadramento contrattuale dei lavoratori la natura della società in house è pubblica o privata????? sbaglio o i lavoratori hanno contratti del Terziario- Commercio? ha fatto bene l'amministratore a inquadrarli così... è una "macelleria"!
Oh toh guarda... la bionda assessora solo ora si è ricordata di tutelare le donne? http://www.provincia.teramo.it/sala-stampa/lavoro-firmato-il-protocollo…