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Tre ragazzi teramani ricoverati per dipendenza da Facebook

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La colpa non è di facebook, ma è l'abuso del social e la solitudine dei nostri adolescenti. Nelle grandi metropoli italiane nascono centri specializzati nel recupero dei web dipendenti. Centinaia di ricoveri tra Torino, Milano e Roma. In Abruzzo la maglia nera spetta alla provincia tra il Gran sasso e il mare. A tre ragazzi della provincia di Teramo i medici hanno diagnosticato la sindrome del 2000. Un ragazzo del capoluogo aprutino, un rosetano e una giovanissima di Bellante. La mamma di G. è una libera professionista di Teramo. Separata da tre anni e con un figlio di 14. Pensava di averlo al sicuro a casa, chiuso nella sua camera. Invece la rete della dipendenza lo stava catturando come una droga.  Amicizie virtuali, amori virtuali, incapacità di distinzione tra il reale e l'irreale, problemi di relazione con l'altro sesso. In America, come riportato in un articolo sul Corriere della Sera, i malati di internet vengono curati con una gallina. Vita all'aria aperta e il compito di prendersi cura di un animale. In Italia si usa la figura professionale di uno psicologo e la terapia di gruppo. G. è alla sua seconda settimana di cura. La madre si sente responsabile. Per scoprire la sua dipendenza si è finta sua amica, scoprendo che il figlio era online anche per tutta la notte. Nervoso e spossato. Un giorno, su consiglio del terapueta, dopo un breve e preventivo consulto,  ha fatto finta di aver rotto il personal computer, scatenando una reazione compulsiva e violenta di G. Fu in quel momento che prese la decisione del ricovero. Si è smarrito il concetto di strada, di parco, di gruppo sociale. I genitori hanno paura e preferiscono chiudere in una campana dorata i propri figli. Altri sintomi della sindrome da Internet, sono lo spostamento del ritmo sonno veglia, la mancanza di cura per il proprio corpo e una profonda tristezza. Gli psicoterapeuti consigliano di limitare l'uso del pc, attenzione limitare e non togliere, nutrendo gli interessi dei propri figli con lo sport, la musica, la strada. Il genitore, rimane il mestiere più difficile al mondo.

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InCredibile sensazione di tristezza