È appena finita la stagione teatrale della Riccitelli, anche quest’anno poliedrica e di qualità.
E come tutti gli anni affollatissima dai numerosi abbonati.
Chi non ha mai però applaudito le performances degli attori, sempre peraltro di caratura nazionale, è stata la prima fila del teatro Comunale.
La cosa apparirebbe insolita, se non fosse che la prima fila è riservata alle autorità.
E se si eccettuano l’Assessore comunale Guido Campana e il Prefetto Valter Crudo, durante l’intera stagione di politici a teatro non se ne sono visti.
Sembra facile ironizzare sul fatto che il teatro i politici lo facciano tutti i giorni nell’esercizio del loro mandato, ma non è buona creanza farsi riservare dei posti che sistematicamente si lasciano vuoti, privando altri cittadini del piacere di godersi lo spettacolo da vicino.
È pur vero che siamo l’unico Comune capoluogo d’Italia senza un Assessorato alla cultura, ma mostrare una prima fila vuota e un teatro pieno non è esattamente un bel biglietto da visita.
Ma è esattamente il segno del disinteresse dei politici nostrani per le poche iniziative di rilievo che la Città sa esprimere.
Maria Cristina Marroni
Quando si sente il cattivo gusto?
Quando un ingrediente prevale su di un altro...
Quando si vede?
Quando il calzino bianco di spugna, s'intravede tra il mocassino di Gucci e il completo di Armani.
Ho un'altra domanda, meno coatta.
Come vi sentite quando seduti sugli strapuntini del comunale di Teramo, arrivano in ritardo, file di politici con gentili dame e occupano quei posti con la scritta "riservato" sullo schienale?
I politici sono riservati? Secondo voi, quando camminano sul quel tappeto rosso, accompagnati da improbabili hostess sorridenti, lo sanno di essere dei privilegiati?
Proveranno imbarazzo? Chi gli ha permesso di diventare un politico? Chi permette agli impresari e alle associazioni di fare teatro?
La risposta è una sola. Noi.
I Politici dovrebbero pagare l'abbonamento e alzarsi ogni volta che entra un cittadino. In segno di rispetto. Così dovrebbe fare il "Signor Fondazione Riccitelli".
Dovrebbe ricordarsi che un teatro senza spettatori...è morto.
Dovrebbe lasciare quella prima fila libera per i veri aventi diritto. I dimenticati. Gli anziani ospiti delle case di riposo, i diversamente abili, i bambini delle case famiglia, chi
vorrebbe ma non può...
Quella prima fila è vuota perchè la politica teramana è impegnata su altre sedute.
Il teatro è magia...i maghi della politica sono struccati...e si vede.
Giancarlo Falconi
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