Ci siamo occupati decine di volte della questione Teramo Lavoro Srl, squadernandone numerose illegittimità.
Apprendiamo che non eravamo soli, mentre la Provincia reclamava la propria illibatezza, a denunciare le storture gestionali commesse, né eravamo bislacchi osservatori, dato che oggi possiamo affermare che sia la Procura sia il GIP del Tribunale di Teramo hanno maturato le nostre stesse convinzioni, procedendo con l’applicazione di incisive misure cautelari a carico dell’Amministratore unico della società Venanzio Cretarola.
Vorremmo perciò, lasciando che i giudici penali facciano il loro mestiere, soffermarci sui problemi dei cittadini.
Non solo non auguriamo a nessuno di essere condannato penalmente, ma nemmeno ci gioverebbe.
Ciò che ci interessa è che l’Amministrazione possa recuperare dai responsabili tutti i soldi pubblici che sono stati illegittimamente spesi, e che i lavoratori ingiustamente licenziati possano continuare a fornire i servizi di livello che hanno erogato per oltre dieci anni alla cittadinanza.
L’infelice comunicato del senatore Tancredi, il quale delimita la problematica con le seguenti improvvide parole: “stiamo parlando di una cifra piuttosto esigua”, denota una superficialità ed una ignoranza del fenomeno, se non una deliberata volontà di buttare acqua su un vulcano in eruzione.
Purtroppo per tutti la vicenda è solo agli albori e, prima che si chiariscano definitivamente i contorni della “mala gestio”, dovrà trascorrere molto tempo. Ma in realtà i problemi sono gravissimi e molto più onerosi rispetto a quanto fino ad ora emerso.
1) La probabile violazione dello Statuto di Teramo Lavoro, il quale prevede che Cretarola presenti annualmente la programmazione del fabbisogno di personale per la successiva approvazione del socio, potrebbe essere fonte di ingenti danni in quanto tutti i lavoratori potrebbero rivelarsi illegittimi e si configurerebbe una elusione dei vincoli assunzionali della finanza pubblica.
2) La probabile violazione dello Statuto di Teramo Lavoro, il quale prevede che “Il socio, (…) potrà effettuare finanziamenti alla società, che salvo diverse pattuizioni, saranno considerati mutui infruttiferi”, a fronte della elargizione di un contributo di € 128.253,85 che sembrerebbe un regalo, potrebbe determinare un danno erariale da recuperare alla casse pubbliche.
3) L’Amministratore unico Venanzio Cretarola, nominato dal Presidente Catarra, deve riceve un compenso allo stesso spettante ai sensi dell’art. 10 comma 3 punto 3 e dell’art. 14 comma 2 dello Statuto. Ora, dato che Catarra ha sempre negato di corrispondere denari a Cretarola nella sua qualità di Amministratore della società, ci sembra evidente che lo stesso si troverà a chiedere – anche intentando apposita controversia in sede civile – quanto a lui dovuto nei limiti prescritti, e cioè un “compenso non (…) superiore al massimo percepito dai Dirigenti della Provincia di Teramo”. Parliamo, dalla nascita della società ad oggi, di centinaia di migliaia di euro.
4) Cretarola possiede i titoli di studio e professionali necessari per lo svolgimento delle due funzioni che ha svolto fino ad oggi? Ce lo chiediamo da sempre e l’interessato non ha fatto mistero di confermare i nostri dubbi.
5) Non sono mai stati resi noti i verbali delle selezioni a suo tempo effettuate per procedere alle 110 assunzioni operate dalla società, né mai è stato chiarito se le assunzioni furono regolarmente autorizzate. Ove verificato ciò, si configurerebbero danni enormi.
6) Non si è mai chiarito se sia stato o meno nominato il Revisore unico o il Collegio sindacale, come previsto dagli artt. 16, 17, 18, 19 e 20 dello Statuto.
7) Sembra non siano mai stati approvati dall’Assemblea i bilanci sociali del 2010, 2011 e 2012, così come prescritto dall’art. 21 dello Statuto. Ulteriori illegittimità e danni.
8) È noto che si sia proceduto ad effettuare almeno sei proroghe della continuazione dei servizi previsti nella Convenzione, senza però trasformare i relativi contratti dei dipendenti da tempo determinato in tempo indeterminato, come pure prescritto dalle chiare disposizioni di legge applicabili e cogenti per i contratti della società in house. Dall’accertamento giudiziale di tali errori discenderanno ingenti danni alle casse della Provincia derivanti dai risarcimenti dovuti ai dipendenti ricorrenti.
9) Le incongruenze sono infinite. Solo per fare un altro esempio, con atto n. 155 del 28.07.2010 si è affidato alla società Teramo Lavoro anche il servizio di supporto ed assistenza tecnica per la gestione delle attività inerenti il Servizio Gestione Rifiuti dell’VIII Settore per un importo di € 67.000, salvo poi, con deliberazione G.P. n. 73 del 25.02.2011, completare una anticipazione complessiva di € 83.458 alla società per lo svolgimento del medesimo servizio. Come mai?
10) L’atto di proroga del disciplinare, a suo tempo sottoscritto con la società, del 29 febbraio 2012 si limita a garantire la prosecuzione dei servizi fino alla fine di aprile 2012, cioè per due mesi, agli stessi patti e condizioni del contratto di servizio sottoscritto il 12.07.2010 e successivamente prorogato più volte fino alla scadenza del 29 febbraio 2012. Ma cosa dice il richiamato contratto di servizio? In buona sostanza che Teramo Lavoro garantisce il supporto strumentale in cambio di una somma "onnicomprensiva" di poco più di 100.000 euro al mese a fronte dell'impiego di un numero di risorse umane che fornisca un monte orario/settimanale complessivo di lavoro di 1.417 ore. Il fatto strano consiste nella circostanza che la proroga bimestrale impegni una spesa di € 350.000 in luogo di quella presuntivamente congrua di poco più di 200.000 euro. In buona sostanza, se il contratto di servizio che si è esplicitamente prorogato richiedeva 1.417 ore settimanali, da dove discende il quasi raddoppio del prezzo delle ore da svolgersi, ovvero da dove discende un ipotetico aumento delle ore di servizio se la proroga è stata approvata sic et simpliciter?
11) Perché Catarra, fino a quando il divieto totale di assumere non si è abbattuto sulla Provincia (6 luglio 2012), non ha svolto i concorsi che erano possibili sulla scorta dei limiti di legge e di un oculato Piano triennale delle assunzioni, alla luce della essenzialità dei servizi forniti da lavoratori che hanno prestato servizio in Provincia da ben oltre dieci anni prima di confluire in Teramo Lavoro?
12) Sulla presunta Raccomandopoli, pure pubblicamente segnalata e smentita da Cretarola, dovrà essere fatta chiarezza, dato che nessuno ha smentito l’assunzione dell’attuale coordinatore provinciale di Teramo dei giovani del PDL, della ex segretaria del senatore Tancredi e perfino della figlia del Primario capo ufficio del Dott. Brucchi sindaco di Teramo, a tacere di altri ancora. Precisiamo come nulla escluda che costoro siano bravissimi e meritassero il posto, ma ci piacerebbe poter leggere i verbali delle selezioni e comprendere dove e come abbiano superato i concorrenti.
Queste sono solo alcune delle cose da chiarire approfonditamente, per cui crediamo che lo tsunami debba ancora arrivare e che le emergenze degli ultimi giorni non ne rappresentino che le avvisaglie.
La Redazione de “I Due Punti”
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