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Asl-Teramo: 15 mila euro per una delibera poco trasparente

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Piccolo proemio. Questa volta il nome del Manager Varrassi è cancellato. La delibera n 803 con data del 7 Agosto 2012  è adottata dal direttore sanitario, Camillo Antelli.
Nell'albo on line dell'ASL di Teramo sono pubblicate delibere di erogazione compensi, ma sono oscurati i nominativi e gli importi dei beneficiari.
Le amministrazioni pubbliche sono obbligate a pubblicare sul proprio sito Internet (o su quello di altre amministrazioni affini o associazioni) tutte le notizie e gli atti amministrativi che necessitano di pubblicità legale: bandi di concorso, permessi di costruzione, delibere del Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di provvidenze economiche, ecc.
(www.funzionepubblica.gov.it/comunicazione/notizie/2011/febbraio/01022011-albi-pretori-online.aspx ).
Perchè il nome della D.ssa xxx anzi yyyy, a cui viene prorogata una borsa di studio da 15 mila euro, è oscurato?
Abbiamo ancora la facoltà di porre queste domande? Chi ci risponde? Perchè il nostro diritto alla trasparenza viene violato?

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Commenti

Grazie, Li vorrei io anche io 15 mila euro per una borsa di Studio, per curiosità ma chi controlla il risultato? Quale rivista ?
Oh privacy, privacy.... quante nefandezze si compiono invocando il tuo nome! Ma questa non è privacy... è omerta!
di solito, così si costruiscono carriere... pubblicazioni... esperienza poca o nulla... ci sono veri e propi fenomeni nell'Università abruzzese... ma non hanno i soldi per le tasse... altri... figli di... spesso hanno la strada spianata... poi ci sono pure i figli di veramente stupefacenti... ma questo dipende esclusivamente dalla serietà del genitore...
Oltre a quello che dice Palmiro, a qualcuno la "borsa di studio" viene rinnovata de plano, a qualcuno no. Quel qualcuno no, quindi, è costretto a rifare il concorso. L'Ufficio Personale chiarisca una volta per tutte: le borse di studio si rinnovano o no? E non mi si venga a dire che si rinnovano solo quelle che erano state dichiarate prorogabili, perchè non è così.
Il Direttore Generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi, ringrazia la Giunta regionale per la fiducia che, dopo il medio termine di mandato, è tornata ad accordargli con l'atto di conferma di ieri. Il Prof. Varrassi ringrazia perchè gli sono stati riconosciuti i risultati raggiunti ma soprattutto si compiace del fatto che l'intera Giunta, approvando l'operato dei primi 18 mesi di gestione all'unanimità e confermandogli fiducia per altri 15 mesi, si sia ricompattata. Per il Direttore Generale della Asl infatti non può che essere motivo di soddisfazione vedere approvata da tutta la Giunta una scelta che all'inizio alcuni componenti avevano ritenuto non condivisa, anche se condivisibile. Gli stessi ieri hanno mostrato di avere apprezzato, nel corso dei mesi, la scelta che la quasi totalità aveva fatto ed altri già approvato nel novembre 2010. Il riconoscimento tecnico dei risultati raggiunti sulla quasi totalità degli obiettivi stabiliti è di per sè una soddisfazione per chi nell'attività sanitaria locale ha lavorato e sta lavorando così tanto. Certo per il Direttore Generale sarebbe stato ancor più motivo di orgoglio poter soddisfare in pieno le aspettative politiche, raggiungendo il 100% dei risultati ma per alcuni obiettivi ciò era decisamente impossibile, nonostante lo strenuo impegno. Si fa l'esempio delle liste d'attesa o della mobilità passiva, obiettivi per i quali, stante la situazione di partenza, solo un miracolo avrebbe potuto permettere di fare meglio di quanto si è fatto. Comunque, ciò che maggiormente inorgoglisce, per la conferma del mandato a Direttore Generale della Asl di Teramo, è proprio l'aver contribuito ad una ritrovata armonia, anche sull'argomento, nell'Esecutivo guidato da Gianni Chiodi. Esecutivo da cui adesso sembrano scomparse anche le ultime titubanze, grazie alla ricordata unanimità di consensi.
Fa molto bene il manager a ringraziare, ha avuto veramente una grazia. Sull'unanimità dei consensi se fossi in lui non ci conterei troppo...
Complimenti al Direttore adesso è diventato anche traumaturgo riuscendo a ricompattare la Giunta Regionale grazie alle sue mirabolanti performance alla ASL . Io se fossi nei panni del Senatore Tancredi lo proporrei alla candidatura alla Camera dei Deputati attesa la sua capacità di armonizzare e mettere tutti d'accordo all'interno delle diverse anime della politica Regionale. La verità è che a mio avviso il D.G. se potesse spaccherebbe il mondo e magari anche la faccia di qualche di assessore e non potendolo fare si esibisce nella scrittura di un comunicato stampa a dir poco delirante nel quale lui per primo non crede....che pena!!!!!!!!!!!
Intanto, Casalena continua a subire l'onta dell'abbandono e del disprezzo... il consultorio è ancora senza ecografo...
Questi so' matti! Non ci si crede!!! Ma chi li scrive i comunicati della Asl??? Questo, se non fosse tragico, sarebbe comico! Ma per favore, jate a scacchia' ddo' capanne, che siete davvero braccia rubate all'agricoltura!
Caro Giancarlo, sono l'istruttore dell'atto amministrativo che tanto "pruriginoso" interesse ha destato negli affezionati del blog concedendo agli stessi la possibilità di "criticare" più o meno giustamente su, chiamiamolo "un eccesso di zelo" ma l'esigenza di trasparenza a volte confligge con le tutele previste dalla "privacy" ed i confini non sono sempre nitidi. Ritengo tuttavia che nell'atto sia stato reso abbastanza chiaro e comprensibile il percorso attraverso il quale la vincitrice di una borsa di studio, conseguente ad un'apposita precedente selezione/valutazione comparativa, si è resa disponibile ad una prosecuzione delle attività in relazione a sopravvenute ulteriori emergenze di ricerca. Per quanto riguarda l'esito della ricerca in corso non ho dubbi che dovrà essere adottato apposito atto conclusivo corredato con una relazione finale/pubblicazione dei dati raccolti anche per soddisfare i privati finanziatori (nessun onere risulta a carico della AUSL che collabora solo con la messa a disposizione della fonte dati). Tutti i tuoi lettori comunque conoscono le norme e modalità di accesso agli atti della P.A. quindi....... Ill.mi Sigg.ri Giurati, Ill.mo Sig. Pubblico Ministero chiedo la piena assoluzione perche il fatto non costituisce reato e in subordine mi appello alla clemenza della corte........

Risposta divertente...;) però non convincente....;)

Vede, Labrecciosa, trasparenza e privacy non configgono mai per chi e' capace di interpretare le leggi senza applicarle pedissequamente come potrebbe fare un qualunque robot. Mentre la normativa sulla trasparenza non ammette eccezioni per quanto riguarda la necessita' che tutti gli atti della pubblica amministrazione siano chiari e leggibili per chiunque, quella sulla privacy chiede solo di non pubblicare informazioni che riguardino soggetti privati (mai dipendenti pubblici, o coloro che a qualche titolo lavorano per la PA, in relazione alla loro attività) che non siano rilevanti e pertinenti. Nemmeno il suo accenno alla Legge 241/90, quella sulla possibilità di accesso agli atti, per intenderci, regge. Perché mentre quella norma prevede sia necessario dimostrare un legittimo interesse per uno specifico atto pubblico, la questione oggi e' superata dalla legge che ha previsto la pubblicazione on-line degli atti, senza la quale, in pratica, essi non sono efficaci. Giusto per intenderci, le faccio un esempio che riguarda proprio il suo Direttore Generale, Giustino Varrassi: quando il settimanale L'Espresso pubblico' il suo nome definendolo Gran Maetro della Loggia Garibaldi di Nizza, Varrassi si rivolse al garante privacy, ritenendo che, appunto, la sua privacy fosse stata violata. Ebbene, il garante gli diede torto perché ritenne più importante il diritto di informazione dei cittadini, piuttosto che quello di Varrassi ad una non meglio definita privacy. La sentenza si trova ancora sul sito del garante, per chi fosse curioso di verificare. Dunque, Labrecciosa, se il garante privacy ha addirittura ricusato le pretese di Varrassi, vuole che la condannerebbe per aver pubblicato il nome di una borsista e l'ente o la ditta da cui arrivano i 15.000 euro? La verità e' che, se ci fosse un Garante per la trasparenza amministrativa, dovrebbe condannare la Asl e i suoi funzionari un giorno si' e quell'altro pure.
Caro Oscar Labrecciosa quante nefandezze, a volte, si cerca di nascondere dietro il paravento della privacy! Una domanda: il fatto che i pubblici dipendenti debbano portare ben visibile quando in servizio un cartellino con i loro dati anagrafici ed il loro ruolo, e non mi dica che nell'ospedale di Teramo ciò non si fa, come lo vede in relazione alla presunta privacy?
Caro Bakunin se il paravento della privacy riguarda solo un nome e cognome penso proprio che non ci si trovi di fronte a nefandezze; potrei essere preoccupato solo quando in nome della privacy siano omessi procedimenti o formati atti non corrispondenti alle disposizioni di legge corroborate da criteri di opportunità, efficacia, economicità e quant'altro possa favorire le esigenze dei cittadini. Per quanto riguarda i cartellini di identificazione è solo un problema di singoli comportamenti, chiaramente non giustificabili ma ti invito a farmi visita alla sede centrale dell'azienda dove potrai constatare che la disposizione viene ampiamente osservata; altrimenti la segnaliamo insieme!!!!! Cara Sibilla ho qualche anno di lavoro sulle spalle e non ho mai avuto la presunzione di interpretare le leggi che, come certamente saprai, non è una prerogativa concessa a tutti, ma ho solo cercato, al meglio delle mie possibilità, di concretizzare l'azione della P.A. con procedimenti e atti che come tutte le azioni umane possono contenere degli errori. Sull'atto che è assurto a immeritata notorietà i commenti si sono indirizzati solo all'oscuramento dell'identità della borsista senza alcun accenno alla procedura che, quindi, devo ritenere condivisa o perlomeno esente da vizi...e allora mi sorge spontaneo un dubbio....ma che per caso e dico solo per caso, visto il tenore, i commenti stessi non sono un tantino...e dico solo un tantino...inquinati da un pregiudizio di schieramento politico-ideologico che si contrappone al gruppo politico-dirigente al momento dominante? Nel merito della disquisizione sul contrasto delle norme trasparenza-privacy aggiungo che lo stesso Garante ha ritenuto di emanare a marzo 2011, visto il marasma esistente, delle Linee Guida che cara Sibilla per completezza informativa ti invito a leggere e sperare che dalle stesse emerga chiaramente una soluzione al .....gravoso.....problema dell'identità della borsista...così magari ci incontriamo e finalmente risolvo i miei dubbi ed evito un giorno si e l'altro pure una condanna... Non conosco e neanche sono interessato alla vita privata del Prof. Giustino Varrassi ed è una curiosità che non mi stimola più di tanto e che lascio ai commentatori e agli operatori dell'informazione; comunque mi pare di aver letto da qualche parte che il Prof. Varrassi abbia poi fatto valere le proprie argomentazioni e le proprie ragioni in altre sedi e ne abbia tratto ampia soddisfazione.....
Caro Oscar Labrecciosa copio quanto già le ha detto Giancarlo Falconi: "Risposta divertente...;) però non convincente....;)". Se avesse letto bene il mio commento io ho asserito che l'uso del tesserino identificativo all'ospedale è di uso quotidiano come prescrive, penso, la legge. Sulle questioni riguardanti riguardanti la conoscibilità dei dati personali, specificatamente i dati anagrafici, da parte di terzi è necessario che venga rilasciato consenso scritto, e ritengo che nel caso in esame l'assenza ditale consenso non avrebbe potuto permettere il suo compimento, visto che gli atti delle pubbliche amministrazioni sono soggette alla conoscibilità dell'opinione pubblica. Quando lei mi dimostrerà che io in quanto cittadino e quindi contribuente e in virtù della mia contribuzione datore di lavoro di tutto il settore pubblico italiano, compreso lei, non abbia il diritto di sapere come ed a favore di chi vengano elargiti denaro pubblico e/o consentito l'uso del patrimonio pubblico allora, e solo allora , mi tacerò ma non un attimo prima. Se l'atto amministrativo in questione è formulato in conformità delle leggi buon per lei, non ha nulla da temere; ma la prego di dia il riferimento legislativo che permette l'an0nimato dei beneficiari.
Caro Bakunin, non sono, come certamente avrà avuto modo di constatare, un frequentatore del caro Giancarlo ma diciamo che sono stato tirato per le orecchie diventate - e questo un pò mi spaventa e inquieta - improvvisamente lunghe e pelose....non vorrei che giungessero anche i ragli a conferma di uno strano quanto immeritato cambiamento....adesso spero di essere stato ancor più divertente....tenuto conto che non ho mai avuto alcuna velleità di convincere chi è già convinto di suo. Diciamo che ho letto e riletto il commento e quasi a non voler credere a quello che era scritto mi sono abbandonato all'idea che forse ci riferiva ad un altro aspetto, peraltro datato, di tutela dei diritti del cittadino davanti agli incaricati di un pubblico servizio o pubblici ufficiali. Anche su questo argomento tuttavia non esiste una pacifica direttiva; alcuni enti utilizzano le foto, altri solo un tesserino recante un solo un codice e via dicendo....Il trattamento dei dati personali effettivamente richiede il rilascio di apposite dichiarazioni di consenso fermo restando che l'utilizzo dei dati acquisiti è, salvo diversa autorizzazione, limitato allo stretto rapporto intercorrente. Gli atti della P.A. sono da sempre messi a conoscenza dell'opinione pubblica attraverso gli appositi albi che raccoglievano per un determinato periodo di tempo le copie cartacee per le quali era normata e stabilita una procedura che consentiva agli interessati una visione ed eventuale estrazione di copia. Ora è stata ampliata la sfera di conoscenza dell'opinione pubblica obbligando la P.A. a riversare nel sistema informatico e quindi nella rete, con tutte le apposite precauzioni, gli atti adottati. Proprio queste due aspetti di tutela degli interessati/opinione pubblica ha dato luogo a conflitti che il Garante ha cercato di risolvere con le Linee Guida. Caro Bakunin mi piace l'idea che oggi finalmente ho avuto il piacere di conoscere il mio datore di lavoro occulto ovvero il mio finanziatore cioè colui che mi permette di parcheggiare la Ferrari vicino alla mia villa; che mi permette di libare con dovizia e pantagruelicamente tanto da dover chiamare più volte il sarto di famiglia per il rinnovo del guardaroba......non scherziamo, per favore....io non devo dimostrare assolutamente niente; magari posso con i miei limiti migliorare, semprechè il tempo me lo consenta, le conoscenze da impiegare nelle attività quotidiane. Auspico che la sua curiosità non abbia mai fine e trovi sempre giusto soddisfacimento anche perchè ha proprio ragione; ha il diritto sacrosanto, come tutti - me compreso - di sapere come ed a favore di chi vengano elargiti denaro pubblico e/o consentito l'uso del patrimonio pubblico (nota a margine: la borsa di studio in questione è stata attivata e successivamente prorogata senza alcuna spesa a carico della AUSL). Visto che dalla mia nuova e non condivisa condizione animale non riuscirò a soddisfare le sue esigenze mentre come datore di lavoro occulto ovvero finanziatore di tutto il pubblico impiego non le sarà difficile procurarsi i riferimenti legislativi tanto desiderati magari anche tra i commentatori del blog che sicuramente hanno evidenziato sull'argomento importanti bagagli culturali e.....piccole orecchie...!!!!!! Al caro Giancarlo devo le mie scuse per aver in qualche modo fatto trasparire una intuizione....ma neanche tanto intuizione.....che il blog ovvero i commentatori che partecipano attivamente a qualsiasi discusisone abbiano solo una matrice politica/partitica.......nessuno è perfetto!!!!!!
Gentile Labrecciosa, non è necessario omettere procedimenti o formare atti non corrispondenti a previsioni di legge per commettere nefandezze nella PA. Lei converrà con me, ad esempio, che è perfettamente legittimo predisporre un atto che invii un dipendente ad un corso di formazione, ma se poi di quel dipendente noi non sappiamo il nome, è pur possibile che lui usufruisca di questa opportunità a scapito di altri, o magari ben più volte di altri, n'est pas? Altrettanto, prorogare una borsa di studio, magari vinta attraverso un regolare concorso, non è nefando di per sé, ma se non sappiamo il nome della borsista che sta lavorando per la Asl, è uguale a dire che non dovremmo conoscere neppure nomi e funzioni degli operatori sanitari. Così, magari, potrebbe capitare che sia un portantino a farti un'endovena, o un infermiere ad operarti. Perchè no, se il fine ultimo è quello di proteggere la privacy dei dipendenti pubblici? Per fortuna, anche il Garante, nelle linee guida che lei cita, dice testualmente: "2.3. Pubblicazione di informazioni alla luce della recente riforma normativa in materia di trasparenza delle pubbliche amministrazioni Le amministrazioni possono infine disporre la pubblicazione sul proprio sito web di informazioni personali individuate -sulla base di precisi obblighi normativi, in parte previsti dal d.lg. n. 150/2009, in parte da altre normative previgenti- nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità che ciascuna amministrazione è tenuta ad adottare in conformità alle "Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità", adottate il 14 ottobre 2010 dalla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (Civit)." Si figuri, Labrecciosa, che sul sito della ASL di Teramo non c'è neppure l'ombra del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, mancanza, questa, che non dovrebbe consentire ai dirigenti che dovevano redigerlo di accedere alle premialità economiche. E invece?
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