Perchè il sindaco Brucchi è stato inserito dal centro sinistra tra Karl Marx e Papa Wojtyla? Una sorte di confessione tra il sacro e profano. Giovanni Cavallari, capogruppo del Partito Democratico, si appella al Papa Beato, per intercedere con le bugie dell'Amministrazione teramana. Sandro Santacroce, capogruppo de la Rifondazione Comunista, cerca un nuovo manifesto dalla tipografia culturale di Karl Marx, per tradurre l'iniquità amministrativa. Disappunti. No, un lungo elenco di marachelle politiche, di quel Giamburrasca dello studente Brucchi.
Cavallari non sorride, è serio. Stanco, deluso. Parla per primo ma in realtà tutto il centro sinistra è unito. Esempi? La retrocessione delle aree edificabili, che avrebbero dovuto subire un taglio dei canoni del 50% sono state per assurdo e in silenzio, aumentate del 5%. Maurizio Verna è disincantato nel suo racconto.
Siriano Cordoni, capo gruppo dell'Italia dei Valori, sorride amaro per il ricordo di un anno di studio e battaglie. L'Ultima l'archivio del catasto o la Teramo Ambiente, il referendum. Tutte inascoltate. Tutte giuste con l'inutile segno del poi...
Il concorsone con la speranza di una sospensione a titolo cautelativo. Arringa, il presidente della Commissione Garanzia, Manola Di Pasquale, per il rispetto che si deve a ottocento concorrenti. Una questione morale e legale. Gianguido D'Alberto, consigliere comunale del Pd, sottolinea l'occasione perduta con l'Irpef.
L'imposta sociale come traduzione della giustizia etica, un concetto sociale fuggito per sensibilità politica.
Cavallari stringe le mani, per chiudere la sua tensione.
Parla a ruota libera degli aumenti dell'autostrada dei parchi, di una Città senza manutenzione, senza mutui, senza vice sindaco oramai vicino al commissariamento, senza piano delle azioni positive, della TIA, dell'Irpef, dei loculi del cimitero, dei passi carrabili, con la sola cultura dei project financing, degli errori contro errori, della situazione del presidente Campitelli, del nuovo Teatro che naviga in alto mare, di quel referendum che si doveva fare, della farmacia comunale, dell'azione di Valdo Di Bonaventura, del concorso per Comandante dei Vigili, della spesa per il personale, dei varchi, delle telecamere che alimenteranno il concetto di repressione, della festa del capodanno, pagata dai teramani e vissuta sul palco come uno spot elettorale, della politica della retromarcia, la cultura contraccettiva del futuro.
La programmazione della vera cultura? Il segretario comunale del Pd, Alberto Melarangelo, è signorile nel porre i dubbi sulle certezze. Il restauro del Teatro Romano avrà tempi biblici, per un cantiere che ha isolato un intero quartiere. Qualcosa di buono? Cavallari allarga le braccia...Il tempo passa...le prossime elezioni sono vicine....
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Il Signor Melarangelo, il gentiluomo Cavallari, la dottoressa Manola Di Pasquale e il contabile D'Alberto, per carità tutte brave persone (è Capodanno), discutono e attaccano su tutto e tutti. Mi permetto, di segnalare a lor Signori, l'imminente fallimento dell'Acquedotto del Ruzzo di Teramo per anni fortino della sinistra teramana. Quando proprio non avete nulla da fare, tra una visita a Villa Ripa e a Villa Vomano, perchè non parlate anche del Compagno Giacomo Di Pietro???? Sareste davvero credibili e forse guadagnerete anche il mio voto..................................