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Teramo: Il Nuovo Teatro a Piazza Verdi

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Abbiamo chiesto all'Architetto Luca Falconi Di Francesco (caso di omonimia con Giacarlo Falconi) e Giulia Rosaria Taraschi un contributo sulla discussione del nuovo Teatro di Teramo.

"ll teatro in Piazza Verdi innesca una nuova definizione dello spazio piazza: posto in contiguità con il polo musicale è pensato come un unicum culturale a molteplicità funzionale; inserito in un sistema di collegamenti pedonali e su gomma di grande importanza per il centro storico.
Il Teatro così localizzato aziona, negli ambiti connessi, un sistema virtuoso, sicuro contributo allo sviluppo del benessere sociale economico e culturale della città.
La proposta progettuale costruisce un’occasione urbana di rilevanza, per una definizione degli ambiti connessi con la Piazza Verdi e derivanti dalle demolizioni ad oggi ancora leggibili come gravi lacune del tessuto dell’importante Via Savini.
Il teatro si pone come nuovo fronte urbano a costruzione d’una facciata sulla piazza, ciò secondo procedure tipiche del tessuto della città storica.
È importante cogliere la rilevanza del sito sia per la strategicità localizzativa, sia per l’importanza culturale del luogo, già sede di una istituzione musicale dalla lunga tradizione: un polo della cultura musicale dalla rilevanza regionale. Per il teatro sono ipotizzabili circa milleduecento posti"

Ubicazione del Teatro di Teramo: Piazza Verdi 
Area: 1450 mq sviluppabile su più livelli, con attività varie conesse
 N° posti ipotizzabile: 1.100-1.200
Attuale “Cinema Teatro COMUNALE”
 Dimensioni di tutto il fabbricato (Compresi: OVS, Bar e Negozi) 
circa Mq 1100 su tre livelli

Per chi vuole saperne di più......www.lucafalconi.it/2012/01/31/il-teatro-di-teramo-a-piazza-verdi/
 

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Commenti

ma veramente dentro al Braga ci sono delle aule chiuse dal terremoto con il pavimento più basso di 20 cm del solaio normale. più che polo musicale è un polo archeologico... idea buona ma da rivedere!!!!
Leggendo lo stralcio della relazione dell'architetto Falconi, alle parole “[..] inserito in un sistema di collegamenti pedonali e su gomma di grande importanza” ho abbozzato un sorriso che è diventato risata quando sono arrivato al punto dove afferma che “[..] sono ipotizzabili circa milleduecento posti”. Mi domando: ma a Piazza Verdi 1200 persone potranno mai raggiungere a piedi o "col sistema (quale? esiste? se sì non me ne sono accorto, ma forse è da pianificare..) di collegamenti su gomma di grande importanza" il nuovo teatro, rinunciando alla "cara" automobile? Io penso proprio di no. Quindi mi chiedo come è possibile che nessuno si ponga il problema di dove si parcheggiano tutte le auto? Che la necessità del nuovo Teatro (non a caso scritto con la maiuscola) a Teramo sia una priorità assoluta lo avvertono proprio tutti (persino Massimo Ghini), ma possibile che coloro che possono essere in grado di progettare non partano dalla constatazione di esigenze di base come per esempio il parcheggio e tanti altri aspetti funzionali? Io ritengo che l'area del vecchio stadio sia ideale per almeno tre motivi: 1) c'è spazio a sufficienza per costruire sia il teatro che ampio parcheggio (anche con eventuali livelli sotterranei); 2) con l'apertura del Lotto Zero è il punto della città più comodo da raggiungere; 3) è una zona del centro che va rivalorizzata. Quindi mi chiedo: ma è così difficile bandire un concorso creativo rivolto soprattutto a giovani architetti, ancora meglio se teramani, per trovare il migliore progetto del nuovo teatro, una struttura che diventi il monumento architettonico moderno simbolo della nostra città capace anche di essere un'attrattiva turistica? (sull'idea del teatro dell'opera di Sydney CON LE DOVUTE PROPORZIONI) E a Piazza Verdi, invece, perché non si effettua il recupero dell'area del Mercato coperto finalizzato a valorizzare l'utilizzo del Teatro Romano da restaurare, come da anni sta chiedendo con insistenza l'associazione Teramo Nostra, e far diventare il principale palcoscenico cittadino per manifestazioni all'aperto di rassegne estive? Sto vaneggiando oppure c'è la speranza che qualcuno che ha voce in capitolo possa porsele e cercare di fare qualcosa di concreto? Ahimè temo rimarranno semplici vaneggiamenti personali, perché siamo a Teramo e dobbiamo tenerci il grande tempio glorioso dello sport, arena di imprese memorabili del grande Teramo Calcio e la struttura postmoderna in cemento e ferro, con cupola a sesto ribassato e ampie vetrate luminose, monumento simbolo della vera Cultura teramana. Questo perché forse le mie idee non lasciano spazio a tanti guadagni....
...ma che v'ha fatto lo stadio? Io non ci sono mai andato...ma non mi da fastidio. Caro Andrea, un teatro non prevede parcheggi, un teatro prevede zone di carico e scarico di camion e bilici di attrezzature di scena. Quindi la circonvallazione è pessima come zona. Poi, scavare sotto lo stadio, nato su terra di riporto, è una follia. E' una follia la smania di parcheggi. I parcheggi ci sono. L'area di Piazza Verdi sarebbe buona, in un centro storico chiuso alle auto però. Non facciamo i teramani, che se devono andare a comprarsi le scarpe ci vogliono arrivare col SUV, fino dentro il negozio... Si parcheggie altrove, e a teatro ci si arriva a piedi, come nelle città normali. E comunque, ripeto, non è il momento di pensare al teatro, è il momento di chiedere alla benemerita amministrazione perchè, se ci sono così tanti soldi per poter realizzare opere inutili, ci stanno crepando di tasse e tassette. Saluti a Rondò
e il mercato coperto?
L'architetto Falconi avrà sicuramente fatto un progetto preliminare per fornire i dati riportati. Ma sinceramente, la mia impressione è che l'area del mercato coperto mi sembra davvero sacrificata per poter realizzare un teatro come si deve. Non discuto sul numero di posti a sedere, che comunque mi sembra improbaile, per lo spazio a disposizione. Ma l'aspetto su cui sono più perplesso è il fatto che in un teatro "ben fatto" almeno la metà dello spazio deve essere dedicato al palco e alle attrezzature di scena e il palco deve avere abbondante spazio anche lateralmente. Abbiamo tutto questo spazio? E poi, se facciamo un teatro stretto tra tre vicoli un più stretto dell'altro, resterebbe comunque un problema tecnico-logistico per quanto riguarda lo scarico delle scene e delle attrezzature. Se poi vogliamo fare un teatro in luogo "culturalmente significativo" e "inserito in un sistema di collegamenti pedonali e su gomma di grande importanza per il centro storico", ma con gli stessi problemi che hanno attualmente al cine teatro comunale, dove gli operatori , dai facchini agli scenotecnici, "bestemmiano" ogni volta che c'è uno spettacolo di portata media, allora va bene...
Abbattere quello schifo di ex manicomio (che di antico non ha proprio niente) e ristrutturare quella parte di città troppo difficile vero?
Ma nessuno ha notato di quanto siano opinabili e di parte i giudizi di questa relazione? Non siamo in campo matematico dove 2+2=4, qui le opinioni si possono avallare o smontare a seconda di chi legge e ragiona. Il teatro così localizzato aziona un sistema virtuoso? E da un'altra parte invece no? Ma per favore. Ogni luogo che viene trasformato aziona modifiche rilevanti anche su vasta scala, possiamo chiamarle pregi e difetti. Se in questa relazione si mettono in luce solo i pregi vuol dire che da qualche parte c'è un errore clamoroso. La localizzazione va studiata alla presenza di un'ampia partecipazione, non basta una commissione politica di parte e non basta nemmeno un architetto, per quanto preparato ed esperto possa essere. Sarebbe bello vedere riunite le associazioni di Teramo assieme ad un collegio di giunta per discutere del problema, ma sarebbe bella anche la pace nel mondo. La speranza però è l'ultima a morire (e vai coi luoghi comuni). Mi permetto di fare una riflessione: il teatro SERVE DAVVERO? Allora non nuocerà trovare un altro posto (oggi si dice location, accidenti) che non sia per forza da individuare in un vuoto urbano esistente o da creare... TRA I DUE FIUMI. Mi viene in mente la stazione ma a pensarci bene se ne potrebbero trovare altri. E ripeto, se serve davvero non saranno certe minime distanze ad influenzare i benefici di un teatro adeguato alle aspettative di Teramo. Chi ama il teatro sarà d'accordo. Purtroppo però nei piccoli centri si ha la malsana abitudine (ha detto bene Camillo qua sotto) di voler parcheggiare di fronte alla porta di ingresso, che sia di un negozio, di un ufficio o di quel che vi pare. Se poi invece necessitiamo solo di rivalutare un tessuto urbano che storicamente non è mai stato un gra che, allora di soluzioni diverse ce ne sarebbero decine, in questo caso non sarebbe il teatro (con annessi e connessi) l'unica soluzione ottimale. Questa è solo la mia idea, ma ripeto: sarebbe ora che si procedesse con il coinvolgimento della popolazione attraverso le associazioni rappresentative (purché Melarangelo abbandoni la sua idea di teatro con colonnato e scalinate... il neoclassicismo è passato da un pezzo e Teramo si merita l'ingresso quanto meno nel presente). Una giunta da sola può decidere quali strade asfaltare, ma non dovrebbe avere il monopolio su questioni fondamentali (anche perché poi i risultati si vedono... eh?). Un saluto. Z
Quasi mai in accordo con BOLETUS, stavolta la sua mi sembra la più intelligente delle idee che ho sentito. L'area dell'ex-ospedale psichiatrico mi pare sufficientemente grande,da poter accogliere sia il teatro, sia una nuova ed accentrata sede del comune, sia altre opere a servizio della collettività ed anche del privato purchè non si tratti di mera speculazione edilizia. E' ora che in questa città si recuperi una capacità progettuale che sappia immaginare e avviare a realizzazione quello che può essere il futuro. Se non saremo in grado di farlo, Teramo è destinata ad una lenta agonia, per altro già iniziata.
Più o meno presto, se ci arriverò, sarò anziano anch'io, con più o meno 600 euro di pensione al mese e magari mi unirò a quel gruppetto di anziani che quando il tempo climatico lo permette, giocano a carte su qualche panchina del centro. D'inverno fa freddo, le panchine sono vuote e gli anziani saranno certamente al caldo a giocare a carte e chiacchierare, in una stanza almeno messa a disposizione dal comune. Qualcuno conosce l'indirizzo? Se sono stati capaci di sventrare piazza Dante e ridurla a una graticola per dare la possibilità a qualche decina di persone di aquistare un box auto e a qualcun'altro di venderli; se sono stati capaci di ridurre piazza Garibaldi a un enorme setaccio, di quelli che una volta si usavano per la ripulitura del grano, per costruirci sotto qualcosa che altri come me non sanno quanto sia utile ai teramani; se sono stati capaci di fare teatro per il nuovo teatro che non fanno, e altrettanto per voler spostare la stazione una volta sotto e l'altra sopra; se sono capaci di tanto, avranno sicuramente già pensato ad un modesto, ma accogliente locale per anziani, dotato di tavoli e sedie, di servizi igienici, riscaldato d'inverno e rinfrescato d'estate. Andrò in comune a chiedere l'indirizzo.
@stastus quo. Grazie.