Che dire di fronte allo spreco di un consiglio comunale? Chi risarcirà i cittadini di Teramo? Temi importanti come il Social Housing e il regolamento sui Dehors, saltati per la mancanza di documenti e allegati fondamentali, omessi dall'Ufficio dell'Urbanistica, perchè devono essere rinviati? La maggioranza è divisa? Sarà il Dirigente comunale di riferimento, a risarcire i cittadini di Teramo? Delibere presentate e poi ritirate. Il Capogruppo del Partito Democratico, Giovanni Cavallari, ha usato temi e parole forti nel suo intervento. "Democrazia in pericolo. Fascisti degli anni venti. Grave precedente. L'Inutilità di un consiglio comunale." I toni e l'interpretazione si sono sollevate con un timbro sempre più forte e acuto. La mancanza di numero legale, è stato un modo politico per un confronto serio e di responsabilità. La retromarcia del sindaco Brucchi è servita per nascondere la cilecca da prima notte politica.
Siriano Cordoni, capogruppo dell'IDV di Teramo ha così commentato " Il Sindaco, la sua giunta, la sua maggioranza, non possono nascondere dietro una lacrimosa disponibilità al dialogo e alla condivisione, l'incapacità alla amministrazione della città. Apprezzo il capogruppo Cavallari e il consigliere D'Alberto del PD, che grazie alla loro preparazione hanno fatto notare i pacchiani errori dietro le delibere del Regolamento per l'installazione dei dehors e del Social Housing, costringendo la maggioranza a ritirare le delibere portate in discussione in Consiglio, ma resta il dato politico incontrovertibile che il Sindaco e la sua maggioranza facciano, per l'ennesima volta, marcia indietro, aldilà delle varie giustificazioni e indoramenti di pillole indigeste, tanto da concordare con la minoranza la mancanza del numero legale".
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