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Aiutiamo i massoni teramani sul lastrico

4 minuti

In una intervista rilasciata a Paolo Casicci, inviato del Venerdì di Repubblica (e ripubblicata nel primo numero del 2012 della rivista massonica ERASMO), il Gran Maestro Gustavo Raffi, numero uno del Grande Oriente d’Italia, definiva la sua massoneria sotto-proletaria, a fronte delle voci ricorrenti sul primo ministro italiano Mario Monti in relazione alla sua presunta aderenza con la Trilateral e il Club Bildenberg. Certo è che, mentre aumenta il numero degli iscritti alla massoneria (all’inizio del 2012 21.509 per 766 logge solo quelli del G.O.I., in Abruzzo 340 iscritti per 15 logge) e dei “bussanti”, cioè di coloro che aspirano a farne parte, la crisi che ha colpito così duramente l’economia italiana deve aver colpito altrettanto duramente i massoni italiani e ancor di più quelli teramani.

Se ne ha una conferma in relazione all’atteggiamento assunto dalla massoneria nei confronti del terremoto che ha colpito l’Emilia Romana. Il Gran Maestro Raffi ha dichiarato: “E’ l’ora della solidarietà. Ricostruire pietra su pietra luoghi di arte e di storia” e ha poi aperto una sottoscrizione tra i fratelli delle logge italiane, istituendo un fondo di solidarietà per le popolazioni colpite dal sisma e nominando un coordinatore della raccolta di fondi nella persona del Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi.
Le somme raccolte dai Collegi Circoscrizionali e dalle logge di tutte le regioni italiane sono affluite in un apposito conto aperto presso il Monte dei Paschi di Siena (e non poteva essere diversamente). Si è trattato, dice lo stesso G.O.I., di una grande mobilitazione, coordinata dai presidenti dei 17 Collegi Circoscrizionali e dai vertici dei Corpi Rituali, al fine di intensificare gli sforzi di tutte le logge italiane, diventate nel frattempo 777.

La somma raccolta ammonta complessivamente a 151.359 al 29 ottobre 2012 (fonte il numero 18, anno XIII, del 31 ottobre 2012 della rivista ERASMO), ma quel che sorprende è la scarsa entità di quelle raccolte in Abruzzo e Molise (per il Grande Oriente le due regioni sono ancora una sola): 2.000 versate dal Collegio Circoscrizionale, 500 euro dalla Loggia “Melchiorre Delfico” n. 196 di Teramo e appena 200 euro dalla Loggia “Alfredo Diomede” n. 1250 di Pescara. Certo anche le logge e i Collegi Circoscrizionali di altre regioni non hanno brillato e le somme sono mediamente davvero modeste: ci sono logge che hanno raccolto anche solo 100 euro, a fronte di altre che ne hanno raccolto singolarmente 1.000.

Risultati ancora inferiori sono quelli conseguiti dal Grande Oriente d’Italia per la raccolta fondi istituita il 6 novembre 2011 per le zone alluvionate di Liguria, Toscana e Sicilia: 85.000 euro, utilizzate per il ripristino di ambienti scolastici, interventi di protezione civile e l’acquisto di una nuova ambulanza.

Fa impressione quanto velocemente siano state invece raccolte le somme necessarie per la riedificazione della sede della loggia aquilana “Guglia d’Abruzzo” (distrutta dal sisma del 6 aprile) avvenuta già nel primo anno successivo al terremoto e il restauro di Rocca Calascio, che rappresenta un preciso simbolo per i massoni abruzzesi. Ma in proposito deve essersi trattato di uno sforzo eccezionale, gigantesco, pur nell’ambito di una crisi economica che ha ridotto i fratelli d’Abruzzo sul lastrico e al rango di sotto-proletari.

Non possiamo che essere seriamente preoccupati per le difficoltà economiche dei massoni abruzzesi e di quelli teramani in particolare, quasi sulla soglia della povertà, tanto da rischiare di non poter rinnovare i grembiulini troppo lisi e le squadre e i compassi un po’ consunti dall’uso.
Il Gran Maestro Raffi si vanta di aver ordinato alle logge, in nome della trasparenza, di scrivere sul citofono: “Grande Oriente”. Se trovate quello della loggia teramana “Melchiorre Delfico”, suonate e a chi verrà ad aprirvi chiedete se gradiscono un vostro sostegno economico anche modesto, giusto un obolo, per fronteggiare meglio la crisi economica.

Simon Soel
 

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Commenti

oH TEMPORA. OH MORES! 33
Professore aspettiamo tutti il suo libro sulla Massoneria. Tutti.
ma va! a teramo non ci sono i massi figuriamoci se ci sono i massoni , neppure quelli scalcinati e senza un euro. i massoni prole- tari (che hanno la proprietà della sola prole-figli),tuttalpiù potrebbero essere semplici membri della bocciofila"melchiorre muratore". il lato oscuro (illuminato) della forza in realtà non è MACCHIA NERA il venerabile (quello di paperino) ma semplicemente una macchia di sudore o di pomodoro o di uovo o di erba che l'OMINO BIANCO e MASTRO LINDO provvederanno ad eliminare con un colpo solo. la verìtà gemendo germinat, concussa surgit. ............allez professeur spirituel, avisè, ènergique.
per l Emilia ha fatto di piu il bar degli ultras