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Omicidio Rea: Uno scontrino e la sensitiva

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il corpo dilaniato da venti, trenta coltellate, numeri, che non rendono l'idea di una morte disumana. Melania è morta in maniera atroce. Si è passati in pochi giorni dal tentativo banale di depistaggio, il laccio emostatico, la svastica, la siringa a prove più concrete. Ora è stato ritrovato uno scontrino di un panino e di una bibita di un negozio teramano (Villa Lempa), potrebbe averlo perso l'assassino o chi, trovato il cadavere, è fuggito spaventato. Lo scontrino aveva la data del 19 Aprile, esattamente il giorno dopo la scompara di Melania Rea. Ieri una sensitiva americana è salita sul colle dell'orrore con i carabinieri. Sguardo alto e profondo. "Difficilmente si riusciva a tenere il "suo" fissarti- ci confida un militare. La sensitiva aveva subito annunciato la morte di Carmela Rea, raccontando di averla incontrata in trance oramai defunta di morte violenta. Dopo lo stato di medium, la sensitiva avrebbe parlato molto con i vertici dei carabinieri, ai cronisti solo due parole "La soluzione del delitto è molto più semplice di quello che può sembrare". Si aspetta.

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Commenti

E se fossero opera di un serial Killer gli ultimi omicidi che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso? Melania e Yara quasi la stessa modalità di sequestro e assassinio, con il corpo sfregiato da dei segni che potrebbero dar luogo a dei veri propri simboli. L'assassino potrebbe agire per una sorta di rituale espiatorio e allora potrebbe colpire ancora..
C'e sempre di mezzo il male personale. Melania Rea è andata da sola incontro al suo destino e lo ha fatto con molto rancore dentro. Lo ha pagato violentemente, come probabilmente era il suo stato d'animo in quel momento: violento e vendicativo. E' stata colta di sorpresa. Era lei la vittima. L'adulterio di suo marito equivale, un po', alla compartecipazione a questa sua sparizione. Indirettamente, è inutile negarlo, è stato lui ad ucciderla. Col suo meschino comportamento di marito, di padre e di uomo.
..e poi leggere le parole del fratello di suo marito "chi non ha mai fatto una marachella?" è veramente una vergogna!!! ..questa gente proprio non ha dignità!!
secondo me avranno avuto un brutto litigio finito in tragedia ... si sentono tanti casi ormai.
Per Yara si può credere quello che si vuole. Ma per Melania Rea mi dispiace proprio , non è credibile la favola dell'omicidio del serial killer. E' stato suo marito e basta.
Sempre più appare colpevole il marito. Eppure..... come può aver portato la moglie fino a Ripe, a 1200 metri, aver avuto una litigata, averla uccisa e poi essersi ripulito del tutto del sangue, essere rientrato in macchina dove non è stata trovata una sola goccia di sangue, essere tornato a casa, aver preso in braccio la bambina senza lasciare tracce di sangue, essersi cambiato, aver fatto sparire il coltello e i vestiti sicuramente sporchi di sangue, e poi essere andato alle altalene? tutto questo dalle 14,10 (ora in cui li hanno visti uscire di casa) fino alle 15, ora in cui il gestore del bar del pianoro di colle San Marco lo ha visto alle altalene con la bambina ?
CHE FINE HA FATTO IL TROLLEY? E' STATO MESSO TUTTO LI DENTRO. POTREBBE TRATTARSI DI UN DELITTO PROGRAMMATO.

Sono d'accordo con Veronica, come può aver fatto tutta questa pulizia di sangue in poco tempo in oltre pure con la bambina in braccio, è vero è stato trovato il cellulare, lui stesso ammise di averlo buttato, ma perchè lui la tradiva e non voleva che si sapesse, visto che sarebbe venuto fuori subito, com'è stato! E poi tutte queste cose sataniche, ci vuole tempo per farle e lui non l'aveva, il padre di Melania disse che lui non la proteggeva abbastanza e in una telefonata lui chiama un'amico e dice me l'hanno portata via...! Forse nasconde qualcosa che sa, non è di sicuro il prototipo della brava persona, ma non credo che sia lui l'assasino. Emanuela

A mio avviso ha messo i vestiti sporchi nel famoso trolley, vestiti che poi ha fatto sparire il giorno 19 Aprile, quando mentre tutti cercavano Melania lui ha passato tutta la mattinata in Caserma con la figlioletta. Faccio presente che alla Caserma Clementi di Ascoli - dove lavora il pinocchio Parolisi, quel giorno vi era il giuramento delle 400 reclute, pertanto migliaia di persone andavano ed uscivano dalla caserma, ebbene lui in quei frangenti di confusione totale ha gettato il sacchetto con i panni sporchi ed il coltello nei bidoni della caserma ed il gioco ü fattto.