Salta al contenuto principale

Brucchi & Tancredi ...e la presa per il Culo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ho atteso le delibere. Ho atteso le carte. Non ci potevo credere. Non potevo credere neanche al sindaco Brucchi, che durante il convegno del Senatore Quagliariello, ha tenuto a smentire le voci che lo davano come candidato al Parlamento. Sono preoccupato: Brucchi sente le voci. 
Sarà stato il suo Segretario, Vinicio Ciarroni, a bisbigliare per Corso San Giorgio questa presunzione personale.
Ma non ci posso credere...Vinicio non guarda i cartoni animati.
Non ho trovato un solo iscritto al Pdl che avesse immaginato una simile ipotesi di candidatura.
Neanche un sito, un qualsiasi sito che l'avesse bannerazzata. Va bene, una sceneggiata davanti al Senatore napoletano.
Non potevo credere all'Ass. Morra e al suo essere duro e puro.
Abbandonerà il PDL senza nessuna riforma sui trasporti, dopo essere riuscito a isolare la provincia di Teramo e la sua stazione di riferimento, Giulianova.
Il teatro delle marionette.
La sala sorrideva imbarazzata. Già la sala...
La sala San Carlo era chiusa alle attività dei partiti politici. Regolamento dell'allora Sindaco Chiodi, gran maestro di Cultura.
Poi la richiesta del Senatore Tancredi, protocollata il 15.11.2012...si legge "... per un incontro-dibattito di valenza socio-culturale e di interesse collettivo, inerente il rapporto tra il mondo delle istituzioni e i cittadini, oltre che le nuove metodologie di approccio alle nuove candidature a livello nazionale".
Il dibattito ovviamente non c'è stato, non esistono domande in un PDL, che non farà le Primarie e che si nasconderà dietro il cerone del suo Leader posticcio.
La valenza socio culturale di valore collettivo, va bene lasciamo stare. Vi prego.
Dopo la richiesta del senatore Tancredi, " l' urgenza di provvedere in merito.", la Giunta Brucchi, ha cambiato il regolamento e approvato la serata. Ultima delibera il 22.11.2012.
Proni di doni. Cotti di botti a novanta gradi.
Il giorno prima dell'incontro con Cupiello...Quagliariello.
L'atto più istituzionalmente cafone a memoria di aprutino.
Ci sono venute in mente molte immagini: Il dadone che si attaccava allo specchietto retrovisore, il volante di pelliccia, la canotta di Bossi, lo stereo da discoteca montato in auto...il rutto finale.
Noi siamo così...perchè loro ci rappresentano.
Vorrei chiedere al nostro Primo Cittadino,  cercando di usare un linguaggio famigliare... di contenersi. Sindaco si contenga.
In questo modo non fa altro che acuire la differenza sociale e risulterà ancora più distante. Antipatico. Le ricordo che siamo in uno stato di crisi post guerra senza essere stati in guerra.
Senza l'energia economica per ricostruire.  Non è giusto avere la presunzione, anzi, la certezza, di poter continuare a prendere per il Culo...
La prego a tutto c'è un limite.
Grazie.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Quando Falconi è ispirato, io godo. :))
Che teatrino penoso. Proprio ieri ho incontrato dopo anni una mia amica che mi ha detti:a Teramo non vengo mai, è sempre la stessa palla, le solite facce, sempre tutto uguale. Appunto, siamo fermi da vent'anni grazie alle nostri classi dirigenti. bisogna organizzare una lista civica sana composta da cittadini sani. Con questo non intendo assolutamente il 5 stelle ma persone non contagiate dal virus politico e che hanno a cuore realmente la città.
Video perfetto.... Falconi rassegnati tu .... Non sei un c.... Anzi sei un ca.....One!
Caro Falco Falconi il tuo articolo è acuto come sempre , però mi meraviglio di te : avevi ancora qualche dubbio sul comportamento di "classe" di questi "signori" ?
Ispiratissimo! Fratellone caro a noi ci piace o'presepe?
QUELLA FOTO A BOCCAPERTA, ESCIRA' QUALCOSA ?
La distruzione di ogni spazio per chi ha voglia di intraprendere l'iniziativa privata (e anche il senatore Tancredi in gioventu' ci aveva provato) comporta, per reazione quasi vicina alle forze della fisica, la monopolizzazione di tutte le iniziative (e l'intermediazione di tutte le risorse) da parte della politica. Che cosi' facendo perde il suo ruolo, e diventa qualcosa a meta' strada tra potere sovietico e mafia. Anzi, un mix dei due. I risultati sono davanti ai nostri occhi. Non solo in tema di fisco, naturalmente. Io, se posso, mi dedico all'emigrazione, all'esilio professionale, politico e culturale. Come i rivoluzionari dell'ottocento.