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Ex giocatore della Teramo Calcio Padrino della Ndragheta

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Antonino Belnome è stato giocatore della Teramo Calcio negli anni 90.  Il nostro ricordo sportivo è per quel gol all'esordio. Era poco più che maggiorenne. La notizia è del Professor Elso Simone Serpentini, curatore di due volumi sulla Storia della Teramo Calcio. Una pillola per il Corso San Giorgio. Una storia di altri tempi. Dei nostri tempi. Omicidi, pizzo e tutto il resto dei mammasantissimi. Su Telejonio si legge " Trentanove anni, un passato da calciatore professionista e da padrino della ’ndrangheta. Padre siciliano, madre calabrese. L’infanzia l’ha vissuta - come racconta nelle memorie consegnate ai magistrati - a Guardavalle, in casa del nonno. Nell’onorata società ci entrò giovanissimo, portando in copiata Vincenzo Gallace e Andrea Ruga, i mammasantissima di Guardavalle e Monasterace, e Rocco Cristello, cugino omonimo del boss miletese assassinato a Verano Brianza il 27 marzo del 2008. Picciotto, camorrista, sgarrista. In ascesa fino alla primavera del 2010, quando gli fu conferito il «padrino», encomio per i due omicidi dei quali - da lì a qualche mese - si sarebbe poi autoaccusato. Belnome lasciò Giussano, il suo locale in Brianza, e scese fino ad una villa di Caulonia per ricevere la dote. In copiata portava Commisso, Alvaro e Iamonte; benedetto, insomma, dalla Piana, da Reggio e dalla Jonica".
Ora è un pentito...anche noi lo siamo..
Vi consiglio la lettura del pezzo su il Fatto Quotidiano  www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/15/ndrangheta-lombarda-versione-belnome-politica-massoneria-omicidi/197557/

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