La questione Teramo Lavoro è sempre più spinosa e la data del 30 giugno, giorno in cui scadranno tutti i contratti dei 110 dipendenti, si avvicina pericolosamente.
L’opposizione provinciale invoca chiarezza e chiede una apposita seduta del Consiglio Provinciale.
La Procura ha spedito avvisi di garanzia a Catarra e all’Amministratore unico Venanzio Cretarola.
La Guardia di Finanza ha confezionato un fascicolo molto ponderoso per i Magistrati, nel quale sono contenuti molti punti che a tutti gli osservatori paiono quantomeno di certa illegittimità, se non di rilievo penale.
Ma la domanda che circola insistentemente da due anni è la seguente: Cretarola chi è? Chi lo ha chiamato a svolgere un ruolo tanto delicato? Da dove viene? Che curriculum ha?
Sono domande irrisolte, per le quali una risposta chiara ed univoca non esiste agli atti.
Per questo siamo costretti ad attenerci ai rumors ed alle voci che circolano nei corridoi di Via Taraschi, dove ha sede sia la società Teramo Lavoro che il Settore Lavoro della Provincia.
Sembra che Cretarola stesso, nel corso di una audizione in una seduta di Commissione consiliare della Provincia, abbia ammesso che la propria moglie, che risulterebbe dipendente del Ministero del Lavoro, abbia posto rimedio a qualche errore della Provincia consentendo di recuperare alle casse dell’Ente € 280.000.
Potrebbe dedursene che in cambio abbia chiesto il favore di far assumere il proprio marito.
Ma fonti interne sostengono che questa sarebbe una bufala bella e buona.
La seconda ipotesi è quella secondo la quale la moglie di Cretarola sarebbe molto vicina ad un importante politico nazionale di origine abruzzese, il quale avrebbe “raccomandato” il marito per l’incarico in Provincia.
Se ciò fosse vero, considerato che Cretarola si candidò alle scorse elezioni comunali a L’Aquila fra le fila della Margherita, potrebbe dedursene una vicinanza al centrosinistra, per cui verrebbe in mente il nome del senatore Franco Marini (non sembri strano che il PD possa imporre propri uomini al PDL, perché di favori incrociati è piena l’Italia).
Una terza ed ultima ipotesi sarebbe quella secondo la quale la moglie di Cretarola sarebbe molto vicina alla Compagnia delle Opere, braccio imprenditoriale di Comunione e Liberazione, alla quale sarebbe pure vicina Giorgia Meloni, l’ex Ministro della Gioventù molto amica dell’Assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti. Il quale avrebbe demandato ogni decisione al Presidente della Provincia Valter Catarra, per non essersi emozionato dopo un incontro con il buon Cretarola.
Secondo tale voce di corridoio la Meloni avrebbe imposto Cretarola alla Provincia, dove Assessore al Lavoro è la "gattiana"Eva Guardiani.
A confortare tale ricostruzione sembrerebbe che sia il padre della Guardiani, sia lo stesso Cretarola siano originari di Castiglione Messer Raimondo.
Ma il mistero più fitto è il Curriculum di Cretarola: chi lo possiede? È possibile vederlo? Ci sarà consentito prima o dopo verificare se è laureato o meno? Se ha titoli o meno? Se ha una professionalità adeguata o meno? Verrà mai pubblicato sul sito istituzionale della Provincia?
E soprattutto perché Catarra ha deciso di difenderlo a costo di affondare insieme a lui?
Custodisce forse segreti inconfessabili?
La Redazione de “I Due Punti”
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