Una rissa verbale. Una raffa senza vincitori. Era un tavolo di concertazione. Finito con una stecca, una stonatura. Il maestro, l’assessore provinciale Giuseppe Di Michele, ha indispettito i sindaci di “Montagna” con il suo fare decisionista e con l’invito al tavolo di lavoro del presidente dell’associazione Micologica Amena, Guido Mosca. Alla base dell’incontro la problematica interpretativa sulla raccolta funghi. La montagna continua la propria resistenza, i fungaioli reclamano i loro diritti. Nel mezzo la politica provinciale che non sa che pesci prendere. Una mare e monti sarebbe la via di mezzo e in fondo la ricetta giusta. Il compromesso. Prima che tutto passi alle aManite, alle mani, scusate, visto il clima sempre più caldo. I danni per il turismo montano e per i ristoranti tipici inizieranno a farsi sentire. I fungaioli diserteranno le realtà locali di ristorazione se dovesse continuare la politica di ostracismo degli enti locali montani. I comuni di Crognaleto, Cortino, Valle Castellana, Fano, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, sono disposti ad arrivare fino in fondo alla questione, che diventa di interesse regionale, se non addirittura nazionale. Attenzione alle spore finali.
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