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I fungaioli avvelenati

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una rissa verbale. Una raffa senza vincitori. Era un tavolo di concertazione. Finito con una stecca, una stonatura. Il maestro, l’assessore provinciale Giuseppe Di Michele, ha indispettito i sindaci di “Montagna” con il suo fare decisionista e con l’invito al tavolo di lavoro del presidente dell’associazione Micologica Amena, Guido Mosca. Alla base dell’incontro la problematica interpretativa sulla raccolta funghi. La montagna continua la propria resistenza, i fungaioli reclamano i loro diritti. Nel mezzo la politica provinciale che non sa che pesci prendere. Una mare e monti sarebbe la via di mezzo e in fondo la ricetta giusta. Il compromesso. Prima che tutto passi alle aManite, alle mani, scusate, visto il clima sempre più caldo. I danni per il turismo montano e per i ristoranti tipici inizieranno a farsi sentire. I fungaioli diserteranno le realtà locali di ristorazione se dovesse continuare la politica di ostracismo degli enti locali montani. I comuni di Crognaleto, Cortino, Valle Castellana, Fano, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, sono disposti ad arrivare fino in fondo alla questione, che diventa di interesse regionale, se non addirittura nazionale. Attenzione alle spore finali.
 

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Commenti

Sindaci, per favore, difendete i nostri diritti! Nessuno può privarci di quel poco che abbiamo ..... Tantomeno questo pseudo assessoruccio di Provincia!
Io sono un fungaiolo. Ma comprendo anche le ragioni di cassa dei comuni montani. Trovate una soluzione, per favore?
Cari Sindaci di Crognaleto e di Rocca S.Maria con la mentalita' del medioevo che vi ritrovate finirete per ucciderla la NOSTRA MONTAGNA. Si vive di turismo e di presenza di persone e non con le chiacchiere inutili che continuate a fare. Dovreste proporre cose che valorizzino i nostri monti come ad esempio prodotti tipici veri quali salumi e formaggi ed invece si trovano cose da centro commerciale, artigianato locale ed anche qui lasciamo perdere, sentieri e rifugi per appassionati di trekking, maneggi per passeggiate sia estive che invernali con cavalli, motoslitte, servizi alberghieri di un certo livello che attirino turisti anche da fuori Provincia, piste di sci di fondo, e cosa piu' importante di tutte impianti sciistici sui monti della laga, altro che Prati di Tivo. Invece continuate con la storia dei funghi facendo finta di non conoscere la distinzione della parola "uso cicico" da "proprieta'". Dovreste ringraziare i cercatori di funghi che con la loro presenza portano un po' di "ossigeno" a quelle attivita' quali bar e ristoranti, ma se continuate a trattarli come appestati non vi premieranno di certo. State facendo una lotta per favorire quelle quattro/cinque famiglie che nonostante lavorino e percepiscono lo stipendio in citta' riescono a mettersi in tasca con la vendita di funghi, tartufi, cinghiali, ecc. ecc un bel gruzzoletto e per giunta esentasse. Per concludere una provocazione. Anche noi in citta' a questo punto dovremmo chiedere dazio a chi viene ad invadere i nostri spazi a cominciare da un certo Sindaco.