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Giulianova: Perchè l'Ecologica Sangro e non la Teramo Ambiente?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Perchè l'Ecologica Sangro e non la Teramo Ambiente a Giulianova? Abbiamo posto questa domanda il giorno della vigilia di Natale al Presidente della Teramo Ambiente, Fernando Cantagalli. Come mai il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro non ha contattato la vicina Teramo Ambiente? Come mai durante un'intervista con il giornalista Francesco Marcozzi, ha dichiarato di aver ascoltato i vertici della Teramo Ambiente? Che la municipalizzata teramana non sarebbe stata in grado di fare il Porta a Porta a Giulianova? Forse il primo cittadino di Giulianova avrà ascoltato Raimondo Micheli quattro mesi fa, ma sicuramente non ha mai chiamato Fernando Cantagalli. La nostra domanda ha avuto una risposta. Il presidente della Teramo Ambiente, Cantagalli,  ci dichiara" Non ho mai sentito il sindaco di Giulianova sulla possibilità di assegnare alla Teramo Ambiente il Porta a Porta". Sarebbe pronta la Teramo Ambiente per gestire la raccolta differenziata di Giulianova? " Noi siamo capaci di fare tutto. Questione di stimoli e di professionalià. Ho molta fiducia nei dirigenti e negli impiegati della Teramo Ambiente". La domanda rimane. Perchè è stata scelta la lontana Ecologica Sangro e non la vicina Teramo Ambiente?

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LA RISPOSTA E' LAPALISSIANA CARISSIMO G. F. PERCHE' ESISTE UN PATTO SCELLERATO OVVIAMENTE NON SCRITTO TRA TUTTE LE VARIE AMMINISTRAZIONI E REALTA' ECONOMICHE E POLITICHE DI QUESTA REGIONE PER PENALIZZARE TERAMO CITTA' AL FINE DI NON CONSENTIRLE ALCUNA FORMA DI CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE. Altrimenti non si spiegherebbe perchè Teramo ha perso Caserma, Banca d'Italia, Sip, Insediamenti industriali. . . .in poche parole migliaia di posti di lavoro e, quindi, ricchezza SENZA ALCUNA FORMA DI CONTROPARTITA. A questo poi si aggiunga l'atavica abitudine della nostra classe dirigente a svilire le capacità e potenzialità della nostfra città in favoere di piazze ALTRE. Un esempio banale ma concreto se un benestante teramano deve fare degli acquisti importanti . . .va a Pescara, a Bologna a Roma mentre un Ascolano, un Chietino, un Aquilano . . .nemmeno se lo sogna, anzi cerca di attrarre gli altri in favore della propria realtà. Qui invece vige da mezzo secolo la logica del . . .tanto peggio . . .tanto meglio.
Caro Ubaldo, l'azienda per cui lavoro, composta da teramani, prova da decenni a fare proposte a Teramo e per Teramo, ma purtroppo vi regnano un'ottusità impenetrabile e un atteggiamento tristemente refrattario alla ricerca e allo sviluppo.
@ Ubaldo Lay. Verissima la sua affermazione.Questa cosa pero' vale anche per i politci e gli amministratori della città di Teramo, che per farsi notare in altre piazze, o magari prchè pressati da vincoli di reciprocità affaristica (ancora peggio), affidano molto spesso appalti e lavori e interventi a professionisti e ditte di fuori città, lasciando a spasso i teramani, perchè magari di altre idee politiche o per puro provincialismo.Non ci lamentiamo poi se il nostro territorio si impoverisce, perchè se continuiamo ad impoverire chi ci vive e ci lavora, come ne possiamo uscire?Tutti perdenti. E non facciamo le solite vittime che ce l'hanno tutti con Teramo, adesso, quando è proprio chi ci amministra a dare il cattivo esempio e a portare a Teramo interessi altri. Mastromauro avrà fatto lo stesso, probabilmente gioca anche lui lo stesso sporco gioco poltico di Brucchi & c. BASTA DANNI!!!A CASA!!!
Anche vero che la Team, con le sue chiacchierate partecipazioni, sicuramente non si presenta bene a quanti vorrebbero collaborare con essa...un altro grazie ai politici locali che non hanno controllato prima, e al sindaco Brucchi che teneva nascosti nel cassetto i certificati antimafia, assicurando personalmente che era tuttapposhto. VERGOGNA!!!A CASA!!!
Anche nel campo della gestione dei parcheggi a pagamento è vista con favore l'impresa che viene da "lontano", mentre quella locale viene spesso emarginata come è successo anche alla cooperativa sociale Tercoop nel recente appalto settennale che è stato aggiudicato dal comune di Giulianova ad una società di Bologna. La Tercoop non ha potuto partecipare alla gara d'appalto perchè la partecipazione era stata ristretta alle imprese con conti correnti in almeno 2 banche, mentre la coop. sociale poteva esibire le credenziali di una sola banca e delle poste italiane che evidentemente non fanno testo. Una clausola che ha un senso per i grandi appalti di lavori pubblici, non per una semplice gestione di parcheggi con qualche parcometro e di norma questo requisito non viene richiesto dagli enti appaltanti, che per questa tipologia di servizi si limitano a richiedere la sottoscrizione di specifiche polizze assicurative. Non solo gli enti pubblici, ma anche i privati del nostro settore, le imprese di costruzioni che hanno ottenuto la realizzazione e la gestione di parcheggi, sembrano non apprezzare l'impresa locale, la nostra in particolare. A Teramo la gestione dei parcheggi in struttura di piazza San Francesco e San Gabriele hanno preferito affidarla ad una società aquilana, bocciando in 2 occasioni e non sappiamo per quali motivi, la disponibilità della Tercoop, mentre per piazza Dante hanno scelto una società di Roma, nonostante il grave danno economico che la stessa Tercoop aveva subìto a causa della realizzazione del parcheggio sotterraneo. E all'ospedale Mazzini? Nemmeno a pensarci, roba da extra terrestri, anche se il sistema, come del resto gli altri già citati, è tra i più semplici da gestire. Ci sono state e ci sono anche imprese che hanno apprezzato la nostra collaborazione e la nostra serietà sul lavoro, ma come volevasi dimostrare non risiedono nel nostro territorio...