Si legge in un articolo uscito su Il Fatto Quotidiano, a firma di Nello Trocchi, di Giovedì 24 febbraio:
"In questi giorni il capoluogo partenopeo è tappezzato di manifesti e volantini del Pdl. A firmarli proprio quel Dario Cigliano, consigliere provinciale e comunale del Pdl, vicino al coordinatore regionale Nicola Cosentino, indagato per concorso esterno in associazione camorristica. Il titolo del manifesto è inequivocabile: “Contro la persecuzione giudiziaria ai danni del presidente Berlusconi”, un’aggressione giudiziaria che prende corpo a Milano e a Napoli, non solo contro il primo ministro ma anche, recita il manifesto, “i suoi rappresentanti sul territorio”. Cigliano, in vista delle amministrative nel capoluogo partenopeo, annuncia l’inizio di “una campagna di sensibilizzazione del popolo napoletano perché sappia leggere il disegno politico e antidemocratico che prevedibilmente si accentuerà”.
Su ordine della Procura della Repubblica di Napoli, agenti della guardia di finanza e della Digos, hanno eseguito diversi decreti di perquisizione, nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo la devastazione, nel settembre scorso, delle strutture e dei mezzi di Enerambiente Spa che per conto di Asia, la società in house del comune di Napoli, gestiva una parte del servizio di raccolta dei rifiuti nella città partenopea. Le perquisizioni hanno riguardato la sede veneziana e napoletana di Enerambiente, quella di Asia e anche le abitazioni proprio del consigliere Dario Cigliano, del fratello Corrado, di Stefano Gavioli e Pasquale Losa, coinvolti a vario titolo, nell’indagine".
L'indagine Te.Am in mano da mesi alla procura teramana, giace in un assoluto riserbo. Voci dall'Antimafia, preannunciano un interessamento da parte della Procura de L'Aquila.
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