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Tutti uniti per l'Ospedale di Atri

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Che cosa unisce Atri e Pineto. Le colline riverse verso il mare? L'aria che sa di storie e racconti lontani? Tutto e anche altro. Molto altro. Parliamo di Sanità e diritto alla Salute pubblica. Una lotta di civiltà e di difesa del territorio. La battaglia per l'Ospedale Civile di Atri. In principio furono i sette consiglieri di opposizione nel consiglio comunale di Atri, a chiedere un consiglio comunale straordinaio, per poter coordinare un ricorso al Tar. Una richiesta nutrita dal silenzio del Sindaco di Atri Astolfi. Il Prefetto ha sollecitato il sindaco a pronunciarsi. Nessuna risposta. Diffida di ufficio. Un ostracismo che lascia intendere e riflettere altri porti o lidi di approdo. Ma di questo vi daremo risposta all'indomani di alcune future nomine. Il sindaco di Pineto Monticelli è riuscito a coinvolgere la propria cittadina sull'importanza dell'Ospedale di Atri con diverse iniziative. Sono arrivate quasi seicento mail per sostenere la battaglia politica del primo cittadino e il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Nel frattempo in una nota del comune di Pineto si legge " Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli non può accedere agli atti della Asl di Teramo, così come era stato chiesto per verificare l’eventuale trasferimento di personale medico attualmente operante nell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologia. Martedì scorso, infatti, è arrivata la risposta della Asl, a firma del funzionario Valeria Violante, del dirigente responsabile Vittorio Scuteri, del direttore generale Giustino Varrassi. Il Comune aveva chiesto ufficialmente l’accesso agli atti. E ufficialmente è stato ora negato. “Gli enti locali non sono portatori di alcun interesse”, si legge nel documento della Asl, “giuridicamente qualificato a censurare le scelte definitive dell’Azienda se non collimanti con i loro interessi particolaristici e difetta in capo agli stessi la legittimazione ad impugnare gli atti attuativi di scelte regionali ed aziendali come più volte affermato dai giudici di Palazzo Spada”.
L’amministrazione comunale di Pineto, che sta portando avanti una battaglia a difesa dell’ospedale di Atri, non si arrende e va avanti. Questa mattina il primo cittadino ha chiesto al segretario generale del Comune, il dottor Federico Cuccolini, di verificare la possibilità di un eventuale ricorso al Tar contro la mancata autorizzazione della Asl per accedere agli atti. Non solo, si sta valutando anche l’ipotesi di avere proprio dal Tribunale Amministrativo Regionale l’autorizzazione per visitare i reparti. “La risposta della Asl è risibile”, sottolinea Monticelli, “la nostra preoccupazione sul futuro dell’Utic resta alta, nonostante le belle parole del manager Varrassi nella conferenza stampa di martedì scorso”. Intanto, sono 573 le mail finora giunte in Comune da parte di cittadini che hanno risposto all’appello del Sindaco con l’inizia “una mail per salvare l’ospedale di Atri”. Al primo cittadino sono arrivate anche lettere di esponenti politici del centro destra di Atri che hanno condiviso l’iniziativa che si sta portando avanti in questi giorni.
Intanto, è stato depositato il ricorso al Tar da parte dell’avvocato Simone Dal Pozzo su incarico dell’amministrazione comunale di Pineto contro la chiusura dell’Utic del San Liberatore di Atri".

C'è qualcosa di strano. Ma arriveremo in fondo, non vi preoccupate.

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Commenti

non c'e' da fare ricorso al TAR. la legge 15/2005, che ha in parte modificato la 241/1990 (che per intenderci e' quella che sancisce il diritto di accesso agli atti), prevede che in caso di diniego all'accesso si possa fare ricorso alla "Commissione per l'Accesso agli Atti Amministrativi", istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo rende la burocrazia piu' snella e i tempi piu' veloci. Ricorderei pero' a Valeria Violante e Vittorio Scuteri che il diritto di accesso rappresenta un principio generale dell'attivita' amministrativa e negarlo e' davvero un brutto gesto. Ad ogni modo, anche a Monticelli un consiglio: le delibere della Amministrazioni Pubbliche dal 1 gennaio 2011 si dovrebbero poter consultare sull'albo pretorio on-line. Alla Asl hanno fatto dei pasticci tremendi, ma qualcosa si trova... ad esempio si trova una delibera del trasferimento di Ciampini a Giulianova con allegata una lettera del medico non tanto di richiesta di trasferimento, ma di risposta ad una sollecitazione di Varrassi che gli chiedeva se era disponibile a trasferirsi. In effetti, Ciampini da' il suo consenso al trasferimento. La cosa dunque e' un po' diversa da come la vuol far credere Varrassi, ma anche Ciampini non puo' rinnegare una lettera a sua firma, allegata agli atti. Ad ogni modo, risibile e' la giustificazione della Direzione Generale che sostiene di aver chiuso l'Utic di Atri, stante la richiesta di trasferimento del primario. Si prendono cosi' le decisioni strategiche per l'azienda? "Ma mi facci il piacere!" direbbe Cosimo Trombetta...
Noi ci siamo.Anche noi di Teramo. Grazie Giancarlo per quello che ogni giorno ci state dando. Siete tutti bravissimi.
Si puo' avere il riferimento della delibera? Grazie
gentile Gabriella, vedo che la delibera in questione non e' piu' presente sull'albo pretorio on-line della Asl di Teramo. Evidentemente l'atto in questione era precedente alla data del 15.2.2011 che e' quella da cui, almeno stasera, la visione delle delibere e' permessa. Sinceramente non capisco questa scelta dell'azienda sanitaria locale... se si trattasse solo delle delibere in pubblicazione, mi sembrerebbe strano che ci fossero ancora quelle del 15 febbraio e solo quelle fino al 16 marzo. Non posso pensare, infatti, che negli ultimi 15 giorni la asl non abbia prodotto neppure una deliberazione!!! Quindi, la dicitura "delibere in pubblicazione" starebbe a significare che tutte le delibere degli ultimi 15 giorni non sono efficaci? E comunque, che tipo di censura puo' mai essere quella che cassa il diritto dei cittadini ad avere visione di tutte le delibere? Sarebbe come dire che chi ha visto un atto nel momento giusto e' piu' fortunato di chi non ha avuto occasione di consultarlo e che poi, addirittura, si vede negare il diritto di accesso, con motivazioni - peraltro - discutibili? Bah! Sarebbe ora che qualcuno cominciasse a fare il pelo a tutti gli atti delle Amministrazioni Pubbliche... purtroppo questi uffici sono pieni (sempre piu', grazie alla meritocrazia a chiacchiere di ministri come Brunetta e di presidenti di regione come Chiodi) di dirigenti incompetenti e presuntuosi. Constatazione amara, ma tanto vera.
Buongiorno, infatti sono stata ore sul sito della Asl a cercarla, senza alcun successo . Condivido pienamente le tue riflessioni . Gabriella