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Teramo:Muore Roberto Pelillo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Era in casa. Un ictus. Muore Roberto Pelillo, con cui ho avuto la fortuna di discutere e collaborare.
L'ultima volta pochi giorni fa. Mi chiedeva come andava e poi le solite e affettuose battute. Il solito sorriso e quel non esagerare che mi portavo per parecchie ore.
Ho scritto con lui.
Era il mensile Prima Pagina diretto da Luigiaurelio Pomante.

Che ricorda così l'Editore Pelillo " Caro Giancarlo, questo è uno di quei commenti che non avrei mai pensato di scrivere. Quando questa mattina mi hai comunicato la tragica notizia della scomparsa di Roberto Pelillo, ho rivissuto all'improvviso e rapidamente tutti i ricordi che a lui mi legavano. Un turbinio di strane emozioni si sono succedute nella mia mente e nella mia anima. Raffinato, mai fuori dalle righe, sempre con quella sottile ironia che riusciva a sdrammatizzare anche i momenti più difficili. Ricordo le mie prime esperienze da radiocronista allo stadio Comunale quando i suoi consigli da tifoso vero ma anche da attento ascoltatore rappresentavano una guida da seguire; o la sua presidenza al Panathlon di Teramo quando mi volle accanto accanto a sè come giovane addetto stampa. E poi la breve ma intensa avventura alla direzione di Prima Pagina. Fu lui a credere fortemente in quella nuova iniziativa editoriale. Un editore "folle" al punto giusto, un manipolo di giovani, tanto entusiasmo, la sua esperienza. Ricordo qualche acceso scambio di vedute tra me e lui ma senza trascendere mai i limiti della buona educazione. Perchè con Ropel (così amava firmarsi) si poteva discutere, avere idee diverse ma mai arrivare a furenti litigate perchè aveva una capacità unica di riuscire a trovare l'aspetto ludico in ogni cosa. L'ultimo incontro qualche settimana fa, lungo corso San Giorgio, argomento della nostra chiacchierata, neppure a dirlo, furono il Teramo calcio ed il Teramo basket. Era fiducioso e mi disse: "A maggio festeggeremo su due fronti. Teniamoci pronti! Altrimenti, male che vada ci consoleremo con le virtù!"
Ciao Roberto, ci mancherai. Un altro pezzo di storia teramana è volato in cielo insieme a te".


Uno stile educato, classico, mai fuori dalla righe. Quando parlava di tradizioni teramane, della degustazione, delle virtù, amavo ascoltarlo perchè ricordavo i giorni e i sapori della mia infanzia.
La cultura della memoria per proteggere e valorizzare il presente.
Conservo molti dei suoi articoli, che leggerò un giorno ai miei nipoti di Bergamo, per omaggiare e curare la loro parte teramana. Giunga alla famiglia Pelillo, le più sentite condoglianze della redazione de I Due Punti e dei suoi lettori.
Ciao Ropel...

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Commenti

ricordo quei numeri di prima pagina. che trio falconi, pomante, pelillo e quel matto unico di enrico. tutto e il contrario di tutto. pero mi divertivate... a presto roberto marcello
mi dispiace moltissimo ciao Roberto riposa in pace allegro ed ironico come sei stato sempre con tutti noi
è per caso parente al professore universitario Sandro Pelillo?
Piango la scomparsa di un altro amico che viaggia nell’altro mondo dove lo hanno preceduto tanti colleghi con cui, modestamente, abbiamo scritto pezzettini di storia di questa provincia. Lo ricordo, insieme a tanti altri, che dettero vita alla mitica tvn: anch’essa scomparsa nell’oblio delle cose.Erano altri tempi, tutto si faceva con fantasia ed entusiasmo.Ma anche con tanto amore.E’ doloroso vedere la vita che scompare a pezzi.Ciao Roberto.
Parcere mortuis, requiescat in pacem.
è per caso parente al professore universitario Sandro Pelillo?
La sera prima di morire, eravamo insieme ad una riunione per la preparazione della Coppa Interamnia, riunione nella quale aveva incantato tutti con le sue idee brillanti e le nuove iniziative da mettere in campo. E come al solito, sono sempre i migliori che se ne vanno...
L'ho conosciuto nella stessa circostanza, nella riunione precedente. Mi aveva colpito per il suo fine senso dell'ironia, il garbo e perché mi avevva dato l'idea di una persona a cui piacesse "partecipare" attivamente. Mi dispiace molto, sarebbe stata sicuramente una persona da cui imparare tanto.
lo conoscevo poco ma era sempre molto educato nel salutarmi. Oggi ho letto il suo necrologio e mi ha turbato.Certamente uno scritto strano che però indica una grande serenità e una rara delicatezza nei confronti della famiglia che tanto ha amato e dalla quale è stato molto riamato.