La variante generale al PRG per Mastromauro si è rivelata una Caporetto. La disamina fatta dal consigliere de Il Cittadino Governante, Franco Arboretti, non fa una piega (Tagliati dalla SUP 600.000 mq. di terreni previsti come edificabili. Il Comune dovrà rimborsare ICI e IMU ai proprietari delle aree.):
http://www.giuliaviva.it/index.php?option=com_content&view=article&id=744:la-variante-dimezzata&catid=37:parliamone&Itemid=1
O quasi. Il “quasi” è riferito all’ICI e all’IMU che il Comune NON dovrà affatto rimborsare a coloro che hanno finora versato l’imposta in quanto proprietari di aree fabbricabili in base al PRG anche se quelle stesse aree oggi, alla luce della variante, risultano non suscettibili di edificabilità.
Per quanto possa sembrare assurdo, il concetto di "area fabbricabile" secondo l'intendimento urbanistico è diverso da quello dell'ICI/IMU e quest'ultimo anticipa, a volte anche di molto tempo, quello urbanistico.
Ne consegue che chi, preda di facili illusioni, negli anni del boom dell’edilizia aveva quasi pregato perché il terreno di proprietà cambiasse destinazione d’uso da agricola a fabbricabile, e poi pagato anche l’ICI in vista di una possibile edificazione, si trova ora a dover fare i conti con la variante generale al PRG.
In altri Comuni, invece, i più accorti, spaventati dalla crisi del mattone e dalle imposte, hanno da tempo concluso il percorso inverso, restituendo ai terreni di proprietà la loro originaria destinazione agricola.
Chi non è riuscito nell’impresa o ha continuato a voler credere nei miracoli della politica locale, ci ha rimesso le penne.
A Giulianova in molti hanno atteso, invano, l’ennesimo miracolo fuori stagione.
Neanche i Santi non sono più quelli di una volta.
La Redazione de I Due Punti
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