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Teramo Lavoro: le responsabilità politiche

6 minuti

Nel ginepraio della questione Teramo Lavoro, la società in house della Provincia di Teramo, è necessario cercare di fare un minimo di chiarezza, perché dai politici non abbiamo mai ricevuto una sola parola di conforto.
Intanto, occorre dire che il gioco dello scaricabarile sulle responsabilità politiche è indecoroso e indigesto quando si parla di lavoratori.
Quindi il Presidente e socio unico Catarra (PDL tancrediano), l’Assessore provinciale al Lavoro Eva Guardiani (PDL gattiano) e l’Assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti (PDL di se stesso) non possono scaricare ad altri le loro colpe.
Catarra non è stato all’altezza sin dall’inizio, e la sua colpa più grande è di aver scelto l’Amministratore unico Cretarola (anche se molti sostengono che nemmeno lo conoscesse, ma in tal caso le colpe sarebbero ancora più gravi), Amministratore sulla cui professionalità siamo costretti a dubitare fino a quando non renderà pubblico il suo curriculum.
Cretarola ha inanellato una serie di atti di dubbia legittimità, tutti puntualmente segnalati e denunciati dai sindacati, dai partiti e dai media, ma Catarra ha pervicacemente continuato dall’inizio alla fine a difenderne l’operato, senza mai incalzare l’Amministratore a rispondere e a produrre gli atti necessari per le dovute autorizzazione ed approvazioni del socio.
L’Assessore Guardiani è l’illustre scomparsa della vicenda. La sua voce non si è mai sentita e questo è gravissimo. Delle due l’una: o l’Assessore non si è sentita all’altezza del ruolo che riveste o ha ricevuto l’ordine di scuderia da Gatti di tenersi fuori dalla vicenda. In entrambi i casi le sue responsabilità sono gravissime e gettano un’ombra sia sulle sue capacità, sia sul suo grado di autonomia decisionale.
Quanto all’Assessore Gatti, l’unica cosa certa è che non è fesso, ma non può continuare a menar vanto di essere estraneo alla questione, perché non ci crede nessuno.
Gatti avrebbe presentato una proposta di Legge regionale (il cui testo non conosciamo) sulla scorta della quale la Regione avocherebbe a sé i Servizi all’impiego dalle Province in via di svuotamento (a causa della norma contenuta nel Salva-Italia) e ne affiderebbe la gestione ad un nuovo organismo chiamato AFIL (Agenzia Formazione Istruzione e Lavoro) che, stando a quanto riferiscono persone informate sui fatti, servirebbe soprattutto a far confluire i lavoratori del CIAPI di Chieti, ma anche il personale dei Servizi all’Impiego delle quattro Province.
Se tale ipotesi si rivelasse realistica, i 67 dipendenti precari di Teramo Lavoro assegnati ai Centri per l’Impiego potrebbero (se non tutti, una buona parte) essere riassunti da tale Agenzia regionale che gestirebbe i fondi POR dai quali già oggi si attingono le risorse per i loro stipendi.
Quanto agli altri 43 dipendenti precari di Teramo Lavoro, non si comprende come mai – se l’Ente ritiene di averne bisogno – non si svolgano le selezioni per assumere a tempo indeterminato nella società in house tutte le figure necessarie per fornire i servizi di supporto alla Provincia (sebbene le continuate proroghe dei contratti diano già diritto a far dichiarare dal Giudice del Lavoro che tutti i rapporti in essere siano già divenuti a tempo indeterminato).
Sul punto potremmo malignare che le eventuali selezioni potrebbero generare un caos sulle tempistiche delle operazioni politiche in corso.
Tutti sanno che la stragrande maggioranza dei 67 dipendenti dei Cpi sono “storici”, cioè lavorano per la Provincia da una decina di anni.
Non così per gli altri 43, la maggioranza dei quali è stata assunta per la prima volta proprio nella società Teramo Lavoro costituita nell’estate 2010.
È noto che i verbali delle selezioni in ipotesi svolte a suo tempo da Cretarola non siano mai stati visti da nessuno, sempre che esistano, e quindi la maggioranza dei 43, a differenza dei 67 che sostennero molti regolari concorsi durante le presidenze Ruffini e D’Agostino, sono entrati in Teramo Lavoro semplicemente svolgendo un colloquio con l’Amministratore unico.
Appare evidente che, qualora Teramo Lavoro indicesse delle selezioni pubbliche a tempo indeterminato o la Provincia decidesse di fare delle assunzioni prima che decolli l’AFIL (dove dovrebbero essere indirizzati i precari “storici”), le capacità dei circa 67, unite al loro lungo curriculum di servizio, ai loro titoli di studio ed alla loro professionalità acquisita avrebbero facilmente la meglio sulle capacità degli altri 43.
Qualcuno maligna che questo potrebbe rivelarsi un problemino politico, perché i precari “storici” non sarebbero proprio graditissimi alla Giunta in carica, mentre lo sarebbero molti dei nuovi assunti (alcuni dei quali formalmente e pubblicamente militanti del PDL); ma noi ci rifiutiamo di credere che Amministratori magari politicamente poco esperti, ma sicuramente dalla specchiata moralità come Catarra e la Guardiani, possano anche solo pensare a tali squallidi mezzucci tenendo numerose famiglie a bagnomaria senza prendere nessuna decisione.
A ciò deve aggiungersi che permane una grossa incertezza sulla possibilità che le Province rimangano normalmente funzionanti, poiché il c.d. “Salva Italia” ne ha legislativamente sancito lo svuotamento di funzioni e di personale entro il 31 dicembre prossimo, fatta salva la spada di Damocle del ricorso alla Corte Costituzionale, che potrebbe annullare la norma in questione nei prossimi mesi.
Frattanto apprendiamo che, dopo la UIL, anche la CGIL si è svegliata dal sonno e chiede le dimissioni di Cretarola, la re-internalizzazione di tutti i servizi e lo svolgimento di nuove selezioni.
Meglio tardi che mai.

La Redazione de “I Due Punti”

 

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Ancora una miniproroga dei contratti di lavoro fino al 30 giugno (e non si capisce perchè , come si poteva, tale prolungamento non sia stato deciso in precedenza) ma soprattutto nessuna proposta concreta per dare continuità nell'immediato futuro ai servizi e per garantire i diritti dei lavoratori, a partire da quelli che nel 2009 (avendo superato ben due prove concorsuali) avevano i requisiti di legge per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. A ciò si sommano le inchieste in corso e le infinite ombre sulla gestione della società. Ora basta ! Chiederemo una seduta del Consiglio Provinciale esclusivamente dedicata a questo tema.
visto che loro non rispondono alle domande, faccio una domanda al pm che sta indagando... al 30.6.10 sono scaduti i contratti dei precari storici a tempo determinato; non sono stati rinnovati da Catarra e amici per evitare che finissero il percorso di stabilizzazione per il quale mancavano 6 mesi per perfezionarsi... dopo anni di co.co.co. e 30 mesi di determinato arriva catarra e dice stop, non ci sono i soldi per la stabilizzazione, tutti a casa, facciamo l'in house!!! quindi ti (Catarra) servono ste persone oppure vuoi poter assumere anche tu qualcuno senza che tutti i precari mandati a casa ti facciano causa... poi dopo nemmeno un mese inizi a riprendere i lavoratori nella in house... i servizi vengono dati in gestione alla teramo lavoro senza gara e i primi stipendi dei lavoratori con quali soldi vengono pagati se i settori liquidano le fatture solo alla fine delle convenzioni? soldi del FSE? si può fare? comunque non è questo il punto... al 30.6.12 Catarra e amici dicono che chiude la teramo Lavoro e verrano presi i precari tramite agenzia interrinale!!! caro PM può dirci Lei quant'è costata sta barzelletta, sti due anni di Teramo Lavoro? vogliamo la cifra, vogliamo sapere quanto le famiglie teramane dovranno pagare questi due anni di gestione della teramo lavoro... era un risparmio secondo catarra e amici e ora chiudono, facendo finta che loro non c'entrano niente... se tutti sapessero la cifra caro catarra e amici non avreste paura che la gente vi venga a prendere a calci nel culo? cari catarra e amici, qui non è più il problema che avete perso quel voto in più che vi ha fatto vincere, qui il problema è che non avete saputo nemmeno fare i politici di bassa lega: siete arrivati con arroganza pensando che si potesse amministrare senza seguire minimamente le regole... ma per poter driblare le regole ci vuole intelligenza, non furbizia...
sarebbe bello che un giorno cretarola facesse come quel padre nella pubblicità di un chew-gum... si sbottonasse la camicia e dicesse finalmente chi è... almeno capiremmo come mai un siffatto soggetto viene chiamato a gestire una società della Provincia! perchè proprio lui e non qualcuno del nostro territorio? perchè un personaggio così discusso e di cui la magistratura si è già dovuta occupare? perchè quest'essere fa bussiness con il lavoro, parola a lui cara? il suo nome compare in associazione a Poseidon, Lavorabile, Teramo Lavoro e Capitale Lavoro, a Direttore Generale di Italia Lavoro S.p.A., partecipata del Ministero dell'economia e delle finanze, e a Direttori Generali del Ministero del lavoro... Catarra e Rasicci, a voi hanno fatto fare solo cin cin... ma andatelo a spiegare ai magistrati adesso!
Evviva!.....D'Agostino c'è!.................
Già D'Agostino, se avevano i requisiti, come mai il tuo percorso di stabilizzazione era 'spezzato' in due fasi, con la proroga dei 18 mesi finali proprio a ridosso dell'elezione del 2009...che poi hai perso! Tacere a volte sarebbe più saggio...hai le stesse identiche responsabilità di chi è venuto dopo di te (ops dimenticavo, nel tuo caso aggiungo: la fila di espertoni inseriti man mano nella massa dei precari, la 'stabilizzazione' di quattro dirigenti con prova orale il giorno dopo il terremoto....come mai per loro non ci sono stati i due step??? Pensare che, ad oggi, proprio i magnifici quattro dirigenti stanno dimostrando la loro incapacità decisionale e gestionale (per una pare ci sia già un avviso di garanzia per tentata concussione, mentre un'altra è in ferie-malattia da tre mesi, dico tre mesi...come dire, la pagano il doppio di un dipendente normale per fare la Schettino di turno appena si mette male). Ma poi, basta guardare i loro curricula sul sito della Provincia, fanno ridere....esattamente come li ha 'stabilizzati'...Conclusione: chi è senza peccato...scagli la prima pietra...altrimenti taccia che fa più bella figura e salva la faccia (la carriera politica è morta da tempo).
ma tanto potente è sto cretarola?
Perchè in una società civile devono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B? Non siamo figli di uno stesso Dio? Ci sono operai, dipendenti di fabbriche che dopo decine di anni di lavoro possono tornare disoccupati anche a cinquant'anni e nessuno si scandalizza, i dipendenti di questa società invece fanno pena a tutti. A me no!! siete sicuri che i 67 avevano fatto un regolare concorso?? ma proprio sicuri?? io no e come me tanti non ci credono, per cui sono uguali a tutti i licenziati di tante altre società. Si è stufi di sentir parlare solo di loro, guardate che a Teramo ci sono tanti che hanno perso il lavoro ed altri lo stanno perdendo e non sanno come mantenere una famiglia. Non sono figli di un Dio minore!!!
Più che potente 'sto Cretarola sembra che abbia in pugno sia Catarra che l'assessore Guardiani.......anche se a dire il vero negli ultimi tempi il Presidente non si è più sperticato nella difesa ad oltranza del suo fido faccendiere............barlume di dignità? forse ha realizzato che Cretarola il soldi più che portarli in Provincia li ha sottratti, tanto da non essere sufficienti neanche per la prosecuzione dei contratti fino a dicembre 2012?Alla Magistratura l'ardua sentenza! Caro PM che stai indagando poni fine alla manfrina di CRETAROLA , GUARDIANI e CATARRA che tenderebbe a far credere che la fine di TERAMO LAVORO sia stata decretata da Monti o da Gatti........... il suo fallimento sta altrove dove solo la magistratura può arrivare a fare chiarezza. rSono fiducioso che ciò avvenga molto presto.
Cretarola è stato potente finchè è servito, ora invece è il perfetto capro espiatorio per questo conclave di ciucci e presuntuosi. Rispondo poi all'"Anonimo": prima di parlare di certe persone dovresti solo sciaquarti la bocca perchè D'Agostino, pur con le sue mancanze e tentennamenti, ha una signorilità d'animo ed una competenza che un Rasicci forse avrà tra mille vite. Indovina un po' di che Settore è la Dirigente che sta a casa malata? Te lo dico io: Settore Lavoro. Indovina un po' di che Settore era la Dirigente che è stata indagata per tentata concussione (PROCEDIMENTO TRA L'ALTRO GIA' ARCHIVIATO PER MANIFESTA INFONDATEZZA)? Te lo dico io: Settore Lavoro. Per completezza: indovina un po' di quale Settore erano i funzionari che dopo 30 anni di servizio sono stati "spostati"? Te lo dico io: Settore Lavoro. Rispondi ora tu a questa domanda Anonimo: come mai chi passa per quel Settore e osa scoperchiare gli altarini fa una brutta fine?! Zitto e mosca!!!!