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La precaria querela la Cgil

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quando siamo venuti a conoscenza della querela di Monia Pecorale, rappresentante della Cgil di Teramo, a una ex precaria di Teramo Lavoro, mi aspettavo un intervento del segretario provinciale Di Odoardo. Invece?
Il nulla. La querela ad oggi non è stata ritirata. Rosella Gabrielli nel frattempo ha vinto la sua battaglia legale contro Teramo Lavoro e lo Stato Italiano. Ha lottato da lavoratrice, madre, moglie e soprattutto donna. Ha avuto accanto un marito che ha sintetizzato l'amore e la professionalità, gli amici e parte della stampa. Esattamente parte della stampa. Vi spiegherò in un altro articolo i motivi reali di una comunicazione partigiana.
Questa è la seconda puntata del punto più basso del rapporto tra sindacato e precariato. www.iduepunti.it/il-caff%C3%A8/17_settembre_2012/teramo-rappresentante-cgil-denuncia-precaria
La querela fu depositata dalla sindacalista Monia Pecorale, il 13 luglio 2012. Il giorno subito dopo la notifica alla Teramo Lavoro S.r.l., 12 luglio 2012, del ricorso ex art. 700 c.p.c. di Rosella Gabrielli, per l’immediato provvedimento che ordinasse alla suddetta Società la reintegrazione nel posto di lavoro. Ognuno farà valere le proprie ragioni di fronte al giudice.
Ci fanno riflettere i testimoni della sindacalista. Il datore di lavoro il Sig. Venanzio Cretarola, Amministratore Unico della Teramo Lavoro S.r.l., il responsabile del personale Sig. Salvatore LAGATTA e altri due dipendenti della stessa Teramo Lavoro S.r.l. Una sindacalista querela un lavoratore precario. Tra i testimoni chiama il padrone. Note a margine a uso di tutti.
Rosella Gabrielli ha depositato una denuncia dettagliata contro Monia Pecorale. Donna contro donna. Precaria contro sindacalista.
Il secondo capitolo si chiude con una punta di amarezza. Ricordi personali del mio sindacato, della mia Cgil. Ossimori.
Un fiore per Luciano Lama.

 

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Commenti

Sono sicura che, anche in questa battaglia, la dott.ssa Gabrielli uscirà vincitrice, semplicemente perchè la ragione è tutta dalla sua parte. Sono sicura che la sua antagonista ha già perso, in partenza. E infatti sono mesi che non si fa vedere nè sentire... a differenza di quanto accadeva prima dell'estate, quando cioè era ovunque e comunque!
Posso dire che questa vicenda sta giungendo ad un epilogo sempre più penoso? Leggo un commento al post http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/23_ottobre_2012/la-uil-querela-c… "11:11 del 23 ottobre 2012 Christian Francia - Perchè Rasicci è un amico della UIL e, soprattutto, di Rosella Gabrielli..." Non azzardo giudizi, non conosco l'ambiente dei lavoratori della provincia, non conosco i termini delle querele e controquerele tra Monia Pecorale e Rosella Gabrielli, forse sarebbe interessante conoscerli. L'unica cosa che mi sento di poter dire ancora è che troppo spesso qualche sindacalista perde di vista il compito del sindacato, forse sentendosi il sindacato fatto persona, altrettanto spesso qualche lavoratore pretenderebbe che il sindacato fosse posto a tutela solo del suo interesse personale. Ciò non fa bene né al sindacato, perché i sindacalisti passano ed il sindacato resta, né ai lavoratori.
Bakunin mi stupisco di te: il commento in questione è ovviamente ironico! Infatti si è arrivati a questo punto (il più basso della storia ormai giunta al termine della Provincia di Teramo) proprio perchè la dott.ssa Gabrielli è stata abbandonata da tutti, dal sindacato che la rappresentava (CGIL), dagli altri sindacati che forse hanno sottovalutato la cosa, dai politici di maggioranza e di minoranza (tranne Sacco che ha fatto un'apposita interrogazione al Consiglio), dalla Commissione pari opportunità provinciale, dalla Consigliera di parità... Lei ha combattuto come una tigre e ha dimostrato di avere ragione. Ha avuto la solidarietà di pochi amici veri e di tanta gente comune, ma nessuno ora salga sul carro del vincitore: questa vittoria è sua e basta, sua e del marito, sua e delle sue figlie. STOP.
Ma quando aboliranno i sindacati??? Oramai è piena di parassiti arrivisti che non sanno un tubo dell'economia e basta che dicono "dobbiamo tutelare i lavoratori" senza considerare il contesto e poi sapete che fanno??? Nulla... nemmeno tutelare i lavoratori... però non cambia mai nulla, sempre aggrappati alla poltrona, anche questi senza un briciolo di morale... MAI PIU' SINDACATI e MAI PIU' SINDACATI GUIDATI DA PERSONE INETTE, INCOMPETENTI ED INCAPACI, come purtroppo adesso è...
Concordo con Roberto: ABOLIAMO I SINDACATI sempre più dalla parte dei POTENTI E non degli OPPRESSI. E BASTA!!!
Caro Zitto e mosca, se il commento che definisci ironico è quello che ho riportato l'ironia ce la vedi tu, per me è un'affermazione, avrebbe potuto essere ironica se prima di essa ci fosse stata una rappresentazione dei fatti che giustificassero una qualche ironia, ma questo preambolo manca. Seguo questa vicenda dalla prima volta che I due punit.it se ne è occupata, sono intervenuto più volte ed in un caso in particolare ho chiesto, ponendo delle domande, che entrambe le persone che si sono scambiate querele giustificassero le proprie posizioni, nel dettaglio a Monia Pecorale di chiarire pubblicamente la sua posizioni e le affermazioni da lei fatte in una mail indirizzata a Rosella Gabrielli alla quel nello stesso commento chiedevo come mai avesse deciso di aderire al sindacato dopo nove anni si servizio e come mai avesse scelto proprio la CGIL, nessuna delle due ha ritenuto di dover rispondere. Leggo anche altri commenti qui che a gran voce invocano lo scioglimento dei sindacati, a costoro voglio dire i sindacati esistono in quanto esistono dei lavoratori che, liberamente, scelgono di iscriversi agli stessi. Inviterei anche queste persone a non fare di tutti i sindacati e di tutti i sindacalisti un fascio.
Bakunin, se è vero che leggi sempre I Due Punti saprai che la Gabrielli non è propriamente "amica" di Rasicci (ed infatti ora un'altra occupa il suo posto), da qui l'ironia che il buon Francia ha voluto fare probabilmente credendo che i lettori più affezionati capissero la battuta ermetica. E la Gabrielli non ha niente a che fare neppure con la UIL. Ma con la CGIL sì, in quanto tutti i precari si erano iscritti ai tre sindacati fin dal 2007, e quindi non dal 2009 come dici tu. Perchè poi lei abbia scelto la CGIL non lo so, ma azzardo che forse la sindacalista, giovane e rampante, appariva più vicina ai precari degli altri barbagianni. Appunto, APPARIVA. Lungi da me voler fare di tutta l'erba un fascio, ma ti invito a chiederti perchè tanta gente è stufa dei sindacati. Magari tu nella tua esperienza lavorativa hai conosciuto una faccia della medaglia, hai conosciuto un sindacato che ha fatto delle lotte effettive, che ha agito per il bene dei lavoratori senza accettare compromessi. Mi dispiace deluderti, ma la Funzione Pubblica ormai è un'altra cosa. Gli ideali nel sindacato, così come nei partiti, hanno lasciato il passo a personalismi basati sulla logica del "do ut des". E questo risulta evidente sia nella triste vicenda di Teramo lavoro sia in generale nella gestione del personale interno a qualunque Ente. Con immutata stima!
Forse qualcuno si è perso dei pezzi: http://www.iduepunti.it/lettera-aperta/22_maggio_2012/carissimo-rasicci… Bakunin, ecco il preambolo "mancante".
Vedi, Zitto e mosca, mi solletichi nei miei ricordi, non nel mio amor proprio; ci hai visto giusto ho esperienza del sindacato sia come iscritto che come rappresentante sindacale, eletto democraticamente dagli iscritti, nella CGIL si usava, e credo si usi ancora, così; il mio settore era diverso ma, credimi, le problematiche erano le stesse, mansioni, trasferimenti, carriere, diritti individuali che molti ritenevano dover essere l'unico obbiettivo del sindacato ma che io e gli altri delegati cercavamo sempre di ricondurre in una visione più generale di trasparenza ed equità. Ne ho visti di colleghi abbandonare la CGIL per altri sindacati ritenuti, a torto od a ragione non so, più vicini alle posizioni politiche dell'amministrazione dell'azienda e quindi più adatti a sostenere i loro diritti, molto più spesso le loro aspettative, di miglioramento della propria situazione individuale. Ti chiederai il perché di questo lungo preambolo, penso mi sia utile a spiegare il perché in una pubblica amministrazione, nella quale è inevitabile l'invadenza della politica, si possa rincorrere l'idea che questo o quel sindacato possa essere più o meno utile al soddisfacimento dei propri desideri o aspettative o diritti.
Bakunin, leggendo il link che Le ha proposto Liviana B., ho visto un Suo commento in cui veementemente considerava non appropriata la risposta di Rasicci alla lettera aperta di Rosella Gabrielli. Non vedo oggi una Sua posizione altrettanto intellettualmente onesta, visto che si parla di CGIL: Monia Pecorale, invece di rispondere come Rasicci (male visto che 2 gradi di giudizio danno ragione alla lavoratrice), ha denunciato Rosella, stando dalla parte del datore di lavoro (visto che apprendiamo oggi che Cretarola figura tra i testimoni), la cui posizione è considerata non fondata da più giudici. Se Lei, che fa parte della CGIL, (e la CGIL stessa) non prende le distanze dalla Rappresentante Sindacale in questione, per favore non parli più!
@Sindacalista vero: innanzitutto di quale sindacato lei fa parte? Io il mio l'ho dichiarato. Se ci fossero delle distanze da prendere le si dovrebbero prendere non solo dalla CGIL ma di tutti i sindacati presenti in provincia a voler dare credito a chi su questo blog stigmatizza che la signora Gabrielli sia stata abbandonata da tutti i sindacati. Io le mie distanze da Monia Pecorale le ho prese, sempre su questo blog, chiedendole dei chiarimenti, che non ha dato, e giudicando negativamente una sua presa di posizione espressa in in una mail. A quanto pare, però, le distanze dalla rappresentante dovrebbero prenderla gli iscritti alla CGIL-FP della provincia e mi pare che ciò non sia avvenuto. Ripeto che non mi sento di entrare nel merito di una lite, querela e controquerela, tra privati cittadini e delle quali non conosco, ne qui le conosce nessuno, le relative motivazioni e gli, eventuali, reati contestati dall'una e dell'altra parte. Posso continuare a dire che questa vicenda sta giungendo ad un epilogo sempre più penoso? Ripeto quanto ho detto nel primo commento a questo post, pensa che non contenga una presa di distanza abbastanza eloquente? "Non azzardo giudizi, non conosco l'ambiente dei lavoratori della provincia, non conosco i termini delle querele e controquerele tra Monia Pecorale e Rosella Gabrielli, forse sarebbe interessante conoscerli. L'unica cosa che mi sento di poter dire ancora è che troppo spesso qualche sindacalista perde di vista il compito del sindacato, forse sentendosi il sindacato fatto persona, altrettanto spesso qualche lavoratore pretenderebbe che il sindacato fosse posto a tutela solo del suo interesse personale. Ciò non fa bene né al sindacato, perché i sindacalisti passano ed il sindacato resta, né ai lavoratori." Mi raccomando caro Sindacalista vero ci faccia sapere quale è il suo sindacato di appartenenza e già che c'è ci dica pure cosa a fatto il suo sindacato per Rosella Gabrielli.
@Bakunin: 1. innanzitutto La informo che non faccio parte di nessun sindacato ed è per questo che mi definisco un sindacalista vero; 2. ho detto che la CGIL dovrebbe prendere le distanze dalla sindacalista querelante: solo se tale sigla sindacale non lo farà, sarà auspicabile che TUTTI prendano le distanze dalla CGIL; e poi vada a leggere la lettera della UIL che chiedeva scusa alla precaria in questione; 3. vada in Provincia a chiedere agli iscritti alla CGIL FP cosa pensano del comportamento della sindacalista (RSU comprese); 4. come può parlare di querele tra PRIVATI CITTADINI?????????? ma ci prende per cretini?????????? Monia Pecorale in Provincia rappresenta la CGIL FP e non una privata cittadina!!!! La Gabrielli nella lettera parla di essersi rivolta ad un'amica o alla Pecorale in quanto rappresentante sindacale? Rileggendo la lettera si evince che la rabbia della lavoratrice scaturisce da una presa di posizione della sindacalista a favore di una donna incinta non assunta, credo... Monia Pecorale difendeva una donna incinta in quanto privata cittadina o in quanto rappresentante CGIL FP??? Quando la rappresentante difende un lavoratore è una rappresentante e quando querela è un privato cittadino? Se questa è la posizione della CGIL, allora merita il baratro nel quale sta sprofondando! 5. quando parla di epilogo sempre più penoso a cosa si riferisce? alla controquerela della precaria? se è vero che Monia Pecorale chiama a testimoniare il datore di lavoro non crede che sia un atto dovuto, visto che la tesi di Teramo Lavoro è stata dichiarata infondata con 2 gradi di giudizio? 6. dire che Lei ha preso le distanze dichiarando "qualche lavoratore pretenderebbe che il sindacato fosse posto a tutela solo del suo interesse personale", quando due gradi di giudizio accolgono le richieste della Gabrielli, non le sembra alquanto offensivo nei confronti della precaria che ha subito tutto ciò? Quindi un singolo lavoratore non è degno di tutela sindacale in quanto singolo? Quindi il lavoratore che si ribella va messo a tacere con querela? Quindi il lavoratore non può chiedere tutela alla giustizia? quella tutela che si aspetterebbe dal sindacato... Ma per fortuna la ottiene dalla magistratura! 7. Lo dico a Lei e alla CGIL di cui fa parte: è stata la giustizia a fare qualcosa per Rosella Gabrielli ed è questo che sepellirà la CGIL 8. visto il livello non Le risponderò più: addio a Lei e alla CGIL! P.S.: ma Lei crede veramente che la gente sia stupida? Lei crede veramente che la gente crede nel sindacato? Anzi, visto che la legge dà ragione a Gabrielli, consiglio a tutti i dipendenti della Teramo Lavoro di non farsi rappresentare da nessuno, ma solo dalla legge.
@Sindacalista vero. adieu mon amì. Spoiecente di averla conosciuta.
Fra pochi giorni, sola ad ascoltarli... fa male rileggere questo pezzo che mi si è riproposto appena aperti gli occhi.