Salta al contenuto principale

Teramo prima e dopo. Il Castello Della Monica

di Giancarlo Falconi
1 minuto

I tagli alla cultura? In italia è come gettare lo stivale in una discarica, strappare le radici, dimenticare la nostra storia, il nostro essere.
Teramo non ha l'assessore alla cultura, perchè si è deciso di addormentare tutti.
Non uscite, non pensate, non chiedete. Vi chiamiano noi. Il giorno del voto.
Fabrizio Primoli è uno che non ci sta. Leonardo Codirenzi non ci sta. Noi non ci stiamo.
Voi?
Ecco cosa diceva quasi due anni fa il Senatore Tancredi "www.teramonews.com/notizie-risultati-politica-teramo-provincia/929-il-castello-della-monica-tancredi-pdl-abbiamo-gia-un-progetto-ma-servono-2-milioni-di-euro.html
La verità?
Buona visione...

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

come avete ragione ! Non voglio fare il menagramo, pensate e venite a Mosciano; come dice Sgarbi, tanti teste di cazzo hanno rovinato la nosta storia e la nostra cultura. A Mosciano a comunciare dalla torre del 1397, all'abside della chiesa di San Michele Arcangelo, alla splendida chiesetta di San Giovanni sul cui fronte i dipindi sono stati "coperti e copiati con un un pannello copia-incolla". Maledizione: assessori e sindaci analfabeti, in nuovi barbari.
La verità nascosta. Chi potrà chiarirci le idee prima che un senso di rabbia ci pervada?
Ho dedicato 15 anni della mia vita a quel Castello. Nel novembre 1998 pubblicai un primo breve testo su di esso, cui ne seguirono poi altri. 15 anni passati a studiare e capire l'opera, a fotografarla, a chiedere, a lanciare appelli, a proporre possibili soluzioni per tutelarlo. Non mi darò pace e non darò mai tregua a nessuno, finché non vedrò restituire al Castello la dignità che storicamente gli appartiene. Sarò sempre nemico di chi, per ignoranza o per scelta, non comprende, non può o non vuole tutelare il patrimonio artistico del mio Paese.
Problemi economici? bisognerebbe vedere bene come stanno le cose, perché questi mostrati dalle immagini sarebbero i risultati del RESTAURO, cioè di un restauro strutturale che è passato come uno schiacciasassi sui delicati interni del castello, e bisognerebbe veder come è stato possibile rinforzare le strutture senza prendere in considerazione la sorte delle pitture murali o degli stucchi. Senza contare poi il colpevole abbandono degli ultimi anni! Il problema sta alle origini: il Castello fu acquisito non come un'opera d'arte in se, come espressione della visione culturale di un grande personaggio. Esso fu acquisito acquisito nell'ottica del manufatto, della struttura fisica da tenere in piedi. Basti dire che non furono acquistati gli arredi del castello, né le carte e lo studio di Gennaro, del quale tutte le testimonianza sono ad oggi disperse. Propongo di costituire un'associazione per la tutela e la valorizzazione del Castello Della Monica, non so bene come, ma è necessario mobilitarsi per chiedere il conto di certe scelte e per condizionare, almeno su questo, le amministrazioni, altrimenti il prossimo politico che tergiverserà ancora su percorsi e affidamenti a terzi, lo farà sulla polvere in cui tra poco si trasformerà il Castello.
Posso confermare che, specialmente al piano terra, gli interventi sulla struttura hanno determinato lo smantellamento delle pitture alle pareti e sui soffitti. Oggi, al loro posto, è presente solo intonaco grigio. Fortunatamente, conservo ancora qualche traccia fotografica degli ambienti com'erano in origine.