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Le Cravatte e I Foulard della Provincia, sono un danno erariale?

di I due Punti
2 minuti

Torniamo sulla questione delle 100 cravatte e i 20 foulard acquistati dalla Provincia e, nella specie, dal Capo di Gabinetto Dott. Paolo Rota (il quale deve essere mostruosamente bravo se ha svolto il ruolo di Capo di Gabinetto sia con il Presidente PD Ernino D’Agostino, sia con quello PDL Valter Catarra).
Eppure, da quanto risulta alla UIL, sembrerebbe che tale acquisto sia illegittimo poiché supererebbe i limiti segnati dal D.L. n. 78/2010.
Pur non essendo esperti di diritto, ci riferiscono che tale acquisto rientri fra le spese di rappresentanza (lo stesso Rota nella sua determinazione di impegno li chiama “omaggi istituzionali”) e, in quanto tali, dovrebbero attestarsi sul limite di € 3.765,00 per quanto riguarda l’anno 2011.
Dato quindi che l’impegno e la seguente liquidazione di € 6.292,00 sono a carico del bilancio 2011, dovrebbe dedursi che si sia creato un danno erariale pari ad € 2.527,00.
Ma la cosa più strana è che nessuno si sia accorto (nemmeno l’ottimo Rota) di come la stessa Giunta Provinciale, molto opportunamente, abbia approvato la deliberazione n. 334 del 09.06.2011 con la quale prendeva atto dei tagli di spesa di cui al D.L. n. 78/2010 e sanciva formalmente il limite delle spese di rappresentanza per il 2011 in € 3.765,00.
Probabilmente ci sbagliamo, ma ci farebbe piacere – nella remota ipotesi che la UIL avesse ragione – che qualcuno chiedesse indietro i soldi che non potevano essere spesi.
E comunque, nella disastrosa situazione economica nella quale ci troviamo, resta vergognoso un acquisto del genere da parte di un Ente che lamenta di non avere un euro per le attività necessarie, ma che poi spende e spande in regali e regalini.
L'Amministrazione Catarra, a prescindere dagli eventuali danni erariali (che speriamo non sussistano), farebbe bene a chiedere scusa ai cittadini della Provincia di Teramo.

La Redazione de “I Due Punti”
 

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Commenti

Invece di razionalizzare le poche risorse finaziarie che hanno a disposizione,ecco come sperperano il denaro pubblico,poi aumentano al limite massimo, l'aliquota sulla tassa della rc auto............Le provincie vanno abolite immediatamente!!!!!
Può anche darsi che l'acquisto sia legittimo però lo trovo inappropriato in questo momento in cui si raschia il fondo del barile. Ancora una volta è dimostrato il distacco dei politici dalla realtà sociale ed economica del Paese, alimentando quel sentimento antipolitico che si fa sempre più forte ( e pericoloso).
vorrei tanto sapere dove sono stati acquistati queste cravatte e foulard!!! sicuramante bisognava fare un "presente" a qualcuno... ma questa gente non ha soldi per comperarsi simili superfli accessori? non sanno razionalizzare la spesa e fare tagli come li facciamo noi comunissimi mortali che dobbiamo risanare questo Stato con "Lacrime e Sangue"? tant'è che per noi è diventato superfluo anhce il Portafoglio!
ma aboliamoli tutti sti cravattari!!!!

Che bel regalo ci fece il sen. teramano a portare a Teramo questo notareschino  Gli abbiamo regalato la provincia che spero ci restituisca presto (cioè prima della scadenza naturale) ridotta ad un colabrodo. I nodi vengono al pettine e gli errori si pagano, in ritardo, ma si pagano. La giustizia purtroppo è lenta, ma arriva. Sono fiducioso. Buona giornata e buon lavoro a Giancarlo che non mi conosce e a tutto il personale della redazione. P.S. Giudicate voi, .........può un presidente di centrodestra prendere come capo gabinetto  lo stesso signore che aveva svolto tale mansione al presidente di centrosinistra? Io non ho altro da aggiungere.

Sarebbe interessante sapere dove le hanno acquistate. Sono forse cravatte e foulard di Marinella?
ma d'agostino, ruffini ecc ecc non li avevano mai comprati questi gadget? oppurenel resto del mondo come presente cosa fanno? secondo me è solo una speculazione politica ben precisa!!!!!!!!!!!
@ Mario Di Felice,molto probabilmente anche durante la guida D'agostino abbiano acquistato oggetti di rappresentaza da donare nelle occasioni più o meno ufficiali.Anche come molto probabilmente delle grisaglie per dipendendenti e affini.Ma ciò non toglie di dire basta una volta per tutte,a questi sprechi di denaro o meglio gestirlo per rendere funzionale ed efficiente la cosa pubblica!Comunque le provincie e tutte quelle società che vi sono state create attorno vanno soppresse.Siccome sono nella Costituzione,ci vorrebbe urgentemente una riforma costituzionale.
x Mario di felice Le ricordo che ci sono le regole. Se è stato statuito che la circolazione delle macchine deve avvenire nel lato dx delle strade, lei se circola a sinistra va a sbattere. Prima di dire le fesserie legga bene l'articolo che ad un certo punto recita testualmente: "...il limite delle spese di rappresentanza per il 2011 in € 3.765,00" Allora! Se non hai soldi i gadget non li compri. Punto. Il latte per i bambini occorre comprarlo per forza. In questo caso se non hai i soldi forse ti perdonano pure se rubi. Gradirei una risposta. Poco mi interessa se sei un fans di catarra. Se sbaglia occorre che i cittadini lo condannino prima della magistratura.
Caro sig. Mario Di Felice, purtroppo non si riesce mai a capire qual è il nocciolo della questione. Il punto non è stabilire se la precedente Amministrazione abbia fatto o meno le stesse cose. Non posso dire: il mio vicino ruba nel campo altrui, allora vado a rubare pure io. Il punto è che certe cose non vanno fatte e basta. Non avrebbe dovuto farle l’Amministrazione precedente, non dovrebbe farle questa attuale (anzi quest’ultima ancor di più dato il momento storico). Innanzitutto per una questione di opportunità considerata l’attuale situazione di crisi, di disoccupazione e disperazione (basti pensare ai sacrifici che fa un normale cittadino per pagare le tasse, privandosi di tutto e poi i suoi soldi vengono usati per regalare cravatte ad illustri personaggi che non ne hanno bisogno e che forse le lasceranno in un cassetto ad libitum). E poi perché illegittimo, in quanto in contrasto con una norma di legge (D.L. 78/2010). Questa è la differenza fra le amministrazioni Ruffini, D'Agostino e quella Catarra: l'introduzione di una legge che limita le spese di rappresentanza. A questo proposito….. ma il capo di gabinetto non conosce neppure questa importantissima legge? Non ha fatto lui la determina? Non l’ha comunque firmata (e quindi si presuppone letta)? In base a quali meriti è stato scelto? In base a quali elevatissime capacità viene pagato 2500 € di alta professionalità al mese? X i profani dire che un funzionario amministrativo di quel livello (economico, s’intende) non conosce il D.L. 78/2010 è come dire che un giocatore di calcio non sa cosa è un pallone….giudicate voi….. Ed in conclusione vorrei ricordare che la grandezza di un uomo e la sua capacità di imporsi nel mondo dipendono in gran parte dalle persone che sceglie e mette al proprio fianco……………. intelligenti pauca.
non sono affatto un fan di catarra, come mi definisce signor sconisciuto....... perchè se propio vuol saperlo ho votato d'agostino perchè era candidato un parente di mia moglie, con questo voglio dirvi che è vero bisogna far razionalizzazione non spendere soldi ecc ma a volte purtroppo e dico PURTROPPO certe cose vanno fatte di rappresentanza, è come dire porto 1€ e raccolco 1000€ quanti soldi per la prima volta nella storia della provincia di teramo sono stati raccolti grazie a progetti europei? quelli che conosco ad esempio PATTO DEI SINDACI, PARIDE, SOCIALE, ecc ecc quindi quello che dite sono caz...... in tutte le aziende del mondo vengono acquistati gadget di rappresentanza...
le province dovevano essere abolite oltre 30 anni fa con la nascita delle regioni. tuttavia la casta non solo rimandò l'atto dovuto ma le moltiplicò in numero e poltrone per assicurare a se stessa ed ai propri servi redditi extra che hanno aumentato a dismisura il debito pubblico che oggi ci strozza più di uno strozzino anzi di un "cravattaro". aspetta e spera che già l'ora si avvicina. . . . .l'ora della definitiva e totale soppressione delle province con legge costituzionale. Olè.
Alfiero Antonio Di Giammartino- Oggetto: Provincia di Teramo. Acquisto di cravatte e foulard. -Al Signor Segretario Generale/Direttore Generale della Provincia di Teramo -Al Signor Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia di Teramo e per conoscenza -Al Signor Presidente della Provincia di Teramo -Ai Signori Dipendenti della Provincia di Teramo Tutti presso la Sede Provinciale di via Giannina Milli, Teramo La scrivente Organizzazione Sindacale, facendo seguito alla istanza in data di ieri, con la quale si richiedeva il rilascio di copie degli atti e notizie concernenti l'oggetto, ed avendo, prima face, rilevato profili di dubbia legittimità caratterizzanti i medesimi atti determinativi, con la presente si pregia sottoporre all'attenzione delle LL.SS., ciascuna per la propria parte e competenza, le sottonotate riflessioni riguardanti i ravvisabili vizi, i quali, qualora conclamati, potrebbero riverberarsi negativamente sugli stessi atti, presuntivamente affetti, nonché sull'interesse pubblico sottostante, generalmente inteso. Ma, prima ancora di esplicitare i punti controversi, si ritiene doveroso operare un richiamo circa l'importanza delle notizie richieste con la richiamata istanza, per meglio valutare il contesto dell'avvenuto acquisto ed il connesso fine rappresentativo, oppure, nella più sciagurata delle ipotesi, in ambito di un vero e proprio atto di liberalità. Ed in questo senso e per completezza, riuscirebbe cosa gradita conoscere l'elenco completo di tutte le spese sin qui sostenute per le varie tipologie da sottoporre ai previsti tagli, vale a dire, per la rappresentanza, per la pubblicità, per i convegni, per le mostre e per le relazioni pubbliche, corredato dalle corrispettive voci, opportunamente e formalmente rendicontato. La prima riflessione si fonda sulla considerazione che la somma impegnata e liquidata per l'acquisto di cui si parla (euro 6.292,00) è superiore rispetto a quella predeterminata in sede di deliberazione della Giunta Provinciale (euro 3.765,00), con la quale veniva data concreta applicazione ai tagli della spesa pubblica sanciti per Legge (articolo 6 Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito in Legge n. 122 del 30 luglio 2010). Dalla considerazione che precede si potrebbe desumere che gli atti determinativi de quibus, sia quello di impegno che di liquidazione, potrebbero essere inficiati da gravi vizi di legittimità in quanto assunti in aperta violazione di legge, atteso il mancato rispetto del limite massimo della spesa consentita, peraltro di carattere imperativo. Con riferimento al particolare aspetto, gioverà ricordare che il mancato rispetto ai limiti di spesa, in ossequio alla citata legislazione di riferimento, nonché in aderenza a quanto sancito dal punto 4 della richiamata deliberazione GP n.334/2011, comporta a carico dell'imprudente responsabile di settore la contestazione dell'illecito disciplinare e la chiamata di responsabilità erariale innanzi alla Corte dei Conti Il secondo motivo dubitativo riposa sull'apprezzamento di carattere generale in ordine ai poteri assegnati dalla Legge in capo all'ufficio ed ai servizi posti alle dirette dipendenze del Presidente della Provincia che, com'è noto, si riferiscono solo ed esclusivamente all'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo. Nel caso in trattazione, invece, si rileva che gli atti gestionali posti in osservazione siano stati adottati dal responsabile dell' ufficio di staff, vale a dire da un organo assolutamente incompetente per l'assolvimento e per l'esercizio della specifica funzione, meramente gestionale. A proposito si ritiene che la competenza in ordine all'adozione degli atti amministrativi, compreso quelli che impegnano l'Ente verso l'esterno, nonché la gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa, appartenga, in via esclusiva, al Dirigente e ciò in ossequio all'ormai consolidato principio della separazione dei poteri fra organo di governo e quello di gestione. Senza contare, in ultimo, che la scelta del fornitore avrebbe dovuto effettuarsi attraverso le procedure di scelta previste dalla Legge, anche a garanzia delle ragioni economiche dell'Ente: procedure che, per la fattispecie, non sembrano essere praticate. Per le ragioni espresse e per i rilievi proposti, questa Organizzazione Sindacale rimane in attesa, oltre che della documentazione e delle notizie richieste, di conoscere le attività e le iniziative che si vorranno assumere, idonee per il ripristino delle legalità violate e congrue ai fini dell'interesse pubblico da perseguire. Distinti Saluti Teramo, 23 maggio 2012 IL SEGRETARIO UIL FPL -Alfiero Antonio