Leggevo l'articolo di Alessandro Misson, sul quotidiano La Città, diretto da Antonio D'Amore. La cronaca di un anziano signore, di un gruppo di ragazzi, della polizia, dei carabinieri, dei passanti, della vita, di Teramo, di un quartiere del centro, della maleducazione. Violenza gratuita. Una premessa a Teramo non c'è nulla. Una seconda premessa non c'è mai stato nulla. Quando eravamo piccoli noi 40enni, l'aggressività era motivo di partite a pallone, di atletica, di orto, di scazzottate partitiche. Io ero per esempio un fanatico di democrazia proletaria, tanto ridicolo e strumentalizzato quanto i fascistelli del Msi. Prendevo e davo calci nel sedere. Una specialità olimpionica. Era una questione morale tra di noi. Gli anziani, no. Erano sacri. Totem. Simboli di esperienza e di valori. Erano le nostre cene. I nostri racconti. Le nostre speranze. I nostri vizi. Il fuoco intorno al quale ascoltare storie e adottare pensieri. Piazza Sant'Anna è diventata terra di nessuno. Piazzetta del sole, vico dei pensieri, ospitano bevute di vino alle otto del mattino. Il centro storico è in mano a 4 gatti figli di mamma e papà, che hanno nella complicità dei genitori la forza dell'arroganza. La polizia è disarmata di fronte alla giovane età. Le continue provocazioni a donne, anziani e animali, hanno creato un clima di guerriglia giovanile, che non si è mai ricordato nel nostro capoluogo. Ragazze che vengono importunate continuamente con "toccate" fugaci e rapide nei fondoschiena. Vetrine infrante. Macchine rigate. Lampioni rotti. Tutto in nome di un tempo che passa segnato dal nulla. Il valzer lento del branco. Piccoli mandarini meccanici.
Il questore, il Prefetto, il Primo Cittadino, dovrebbero istituire un tavolo di controllo sulla violenza giovanile. La polizia municipale perchè non controlla queste zone della città segnalate anche da una lettera al sindaco di Teramo. I genitori, dovrebbero ricordarsi di non essere più adolescenti, compagni di gioco, ma di avere un altro ruolo. Marie von Ebner-Eschenbach scrisse: "I bambini danno molta più importanza a ciò che i genitori fanno, che a ciò che essi dicono." Che cosa succede nella case di alcune famiglie teramane?
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