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La politica in conclave, i teramani nella cloaca di Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La politica teramana è cum clave, cioè chiusa con la chiave. Un modo volgare di giocare con la stanza dei cardinali, con la storia, con la cultura, con il sacro, con la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. Traduco per i nostri politici, che mentre giocano a disegnare il futuro di Teramo, Teramo si ribella.
Una domenica di sole condita da molte delusioni cittadine. Sappiamo tutti che il lungo fiume è impraticabile, interrotto e male tenuto. Sappiamo bene che ogni progetto di rilancio è stato inesorabilmente bocciato da se stesso. Caro sindaco, mentre gioca con le sue slide, i bambini di Teramo hanno rischiato di farsi veramente male.
Le racconto una domenica alla teramana. Una passeggiata per la villa comunale. Questo povero blog sono mesi che invita l'ufficio dell'Ass. Di Stefano a riparare il ponticello di legno. Tre assi di legno. Caro Sindaco, tre assi di legno che fanno la differenza.  Tra una frattura e una fattura d'amore.
Si spenderebbe meno della vostra stanza al conclave. Le assicuro meno delle 90 euro.  Articoli, foto e denuncia, nel mese di Giugno e Settembre. Eravamo fiduciosi. La Villa è stata chiusa una settimana per manutenzione.
Questa mattina le mamme erano furiose. Il ponticello era peggio di prima. Guardi le foto.
Ci spostiamo disperati con i nipotini in piazza Martiri. Un delirio. La piazza vicino alla scalinata del Duomo era lastricata di vetri e i bambini con il pallone, giocavano al tiro al fachiro. Un pericolo costante. Vetri. Tagli. Ferite. Sangue. Guardi la bimba meravigliosa in foto. Accanto. Un pezzo di vetro. Continuiamo.
Le scalinate immerse nella birra e nel vino.
Tutto era una densa melassa. Si scivolava o si rimaneva incollati. Grazie sindaco...buon Conclave...speriamo che qualcuno butti via la chiave.

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Commenti

Cari Di Stefano & Brucchi, grazie a nome del ginocchio di mia figlia. Ma quale manutenzione alla Villa Comunale. Sindaco ci porti suo figlio a giocare sul ponticello. Venga anche lei. Vergognatevi.
La mia Teramo è triste. Offesa. Dall'ipogeo, fatto solo per far lavorare le ditte edili amiche, a il resto. In mano ai cafoni. Quattro cafoni. Che pena. Sindaco mi auguro che si sia portato il traduttore nel conclave. Ci vorrebbe una diretta. Immagino certi interventi da Zelig.
Mi rivolgo al futuro sindaco di Teramo. Che non sarà la stessa persona di oggi. Un ravvedimento o un volto nuovo. Non lo so. Comunque vada, nella primavera del '14, il nuovo borgomastro avrà bisogno di un potente insetticida per i grilli. Personalmente, fornirò l'antidoto ai simpatici e utili insetti.
Ieri sera in via Carducci , intorno alle ore 18.00-18.30, credo nell'ambito di un "allargamento della zona pedonale", un nastro di plastica bianco-rosso, suppongo posizionato da vigili urbani (ma mi è venuto il sospetto fosse una bravata di qualche bullo) è stato ANNODATO da un lato all'altro della strada. Dal lato Tigre il punto di ancoraggio era stato individuato in un vecchio paletto per cestino dei rifiuti in cerca di una ragione di esistere. Dall'altro lato della strada mi pare sia stato ANNODATO al palo di un segnale stradale. In tal modo, il suddetto nastro, ad 1,3 metri d'altezza, TAGLIAVA IN DIAGONALE tutta la sede stradale, MARCIAPIEDI COMPRESI, sia a destra che sinistra della strada. Il tutto credo per far "intuire" a qualche automobilista che aveva l'obbligo di svoltare in via Comi. La scena era ASSURDA: come cacchio si fa a mettere un nastro che ATTRAVERSA TUTTA LA STRADA, MARCIAPIEDI COMPRESI, solo per indicare un divieto di transito alle auto? Sui marciapiedi lei alza il nastro e passa, quell'anziano alza il nastro e passa, dei ragazzi alzano il nastro e passano, la signora con la spesa non sa come alzare il nastro, lo fa un uomo anche per lei e passano, io STRAPPO IL NASTRO e passo, pensando che questa città è alla frutta!!
Ma cosa vuoi che gliene freghi ai due "dioscuri" della giunta teramana, tipo padrone e sotto alla passatella, disse il "padrone" che propone (il dottor sindaco) che avrebbe controllato il "sotto" che dispone (il manutentore) che avrebbe controllato con la puntigliosità del "capo mastro" che quello che andava fatto fosse realmente fatto, come nella passatella è andata a finire che al "sotto" è stato detto: "facce' lu comode' hatù finche ce' lu si fà" si vede che il "sotto" il comodo suo ce lo sa fare visto che il "padrone" non ritira la sua offerta. P.S.: spero che qualcuno ancora ricordi il gioco della passatella, anche se vietato dalle tabelle della P.S. mi risulta sia ancora largamente praticato.
Ma davvero non ci si vergogna a chiamare Conclave una riunione di politicanti? Ma il Vescovo di Teramo non dice niente?
...A TAL PROPOSITO MI RICORDO DI UNA DELLE TANTE INTERVISTE SU TELEPONTE, PIENA DI CAZZ...E, DEL SENATORE TANCREDI, NELLA QUALE DICEVA CHE IL SINDACO BRUCCHI E' UN SINDACO ATTENTISSIMO, VA IN GIRO PER TERAMO A VEDERE ANCHE LE PIU' PICCOLE COSE...VABBE' MA CHE NE PARLIAMO A FARE...QUESTA CITTA' E' PER LORO COME UN MONOPOLI...VINCE CHI FA PIU' SOLDI.MA VOLEVO CHIEDERE,LA PULIZIA DI QUESTI POSTI E' DI COMPETENZA DELLA TEAM???
STAMATTINA CHI PASSAVA PERCHE PURTROPPO DEVE LAVORARE PUREDI DOMENICA ALLE 6 E MEZZA A PIAZZA MARTIRI AVEVA LA SVENTURA DI INCOTNRARSI CON UN ASSESSORE CHE ALL'EDICOLA SBUFFAVA PERCHE SI ERA DOVUTO ALZARE PER ANDARE NELLE MARCHE POVERINO
Al parco alla fine dei tigli c'erano le bottiglie rotte sullo scivolo con vetri sparsi ovunque. Abitualmente è tenuto male ma ora è il colmo.
A proposito, ma chi paga il conclave?
Ma non era vietato somministrare bevande con le bottiglie di vetro se consumate fuori dai locali??? Non mi dite che tutta sta gente si è portata la bottiglia da casa!!! Chi controlla???
La politica in conclave, il conclave in politica. Il Dio denaro è il massimo potere, è questa la loro fede. Gesù Cristo è stato crocefisso perchè auspicava il contrario di quello che il "libero" mercato ha creato: migliaia di bambini che muoiono ogni giorno per scarso nutrimento e-o malattie curabilissime, che fanno da contraltare alle banche privatissime, laiche e cattoliche, stracolme di denari per affari e affaristi. Al conclave quel Cristo irromperebbe con le clave. Tornando ai "nostri"... Chiamando pomposamente conclave una modesta riunione pseudo politico amministrativa dove si magna, si beve, si dorme, magari si gioca a carte o altro, vorrebbero darsi delle arie e rattoppare qualche strappo. Ma poi arriva qualcuno, un Falco a caso, a ricordare cosa si sarebbe potuto fare di molto più utile con una parte di quei soldi spesi per il "conclave" e quelle stesse arie diventano pesanti... Ristagnano.
Complimenti per le foto; nella loro semplicità, che sa di quotidiano, sono uniche. Uno sguardo su Teramo che è proprio solo di pochi: gli amministratori ,infatti, non ce l'hanno.
PURTROPPO SIAMO SOTTO UNA RISTOCRAZIA...nel senso del ristorante, pero', basta che se magna...
Caro Falconi, quelli sono furbi. Sapendo di correre il il pericolo da te paventato, si sono fatti una copia della chiave.

Conclave! Ma xxxxxxxxxx, sindaco, assessori, consiglieri. xxxxxxxxxx mille volte.Cosa vi siete detti in conclave? Perchè il marciapiedi di ponte S. Ferdinando non viene fatto rifare dalla ditta che non l'ha fatto a regola d'arte? Io lo so perchè ma non lo posso dire perchè quello che dovrei dire è querelabile.

Caro Giancarlo, ma se invece di continuare a spender parole con chi non vuol sentire, ci armassimo di buona volontà, legname, chiodi e martelli, e riparassimo quel ponte? Potrebbe essere l'occasione per una domenica utile tutti insieme, e per uno schiaffo morale non da poco...