Salta al contenuto principale

Gioco d'azzardo. Retata della polizia

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Un circolo anonimo. Riservato. Senza troppe passamaneria. Una retata in pieno stile anni trenta del proibizionismo americano. La polizia è entrata per distrazione di un'addetta alla pulizia, per abitudine, per troppa sicurezza. Un tavolo da gioco, qualche fiches, pochi soldi. Una puntata massima da quasi mille euro. La crisi si fa sentire. Il "ritrovo" dopolavoristico dei giocatori illegali era un locale in via dell'Aeroporto. Una bisca con porte blindate e telecamere. Sei persone denunciate. Un'operazione attenta e rigorosa degli uomini della Mobile, diretta da Gennaro Capasso. Prevenzione e controllo del territorio. Nel frattempo la metà dei teramani giocano a tutto e al contrario di tutto. Dalle infernali macchinette mangia soldi che albergano in tutti i bar, ai gratta e vinci, al supernalotto. Ci vorrebbe una retata statale.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Favorevolissimo alla retete statale.....
Dunque, vado fuori tema... ma di un po' soltanto. Una domanda sul gioco "erotico" d'azzardo, di cui le cronache di questi giorni riempiono le pagine dei quotidiani: Ruby Rubacuori e compagnia "bellissima". Sono genitore di adolescenti, minorenni e vicini ai 18 anni; alla maggiore età. So che da qualche parte, su al Nord, nelle dimore di un riccone, si allestiscono feste per serate rilassanti, con bella e giovanissima gente e, a seconda delle notizie... sempre se queste venissero confermate, ma figuriamoci se è vero, io non ci credo (Roberto Benigni), anche con ragazze minorenni. Mettiamo ora che io sia, guarda caso, un politico, un amministratore di alto rango e mi si rivolgesse la seguente domandina: "Ce li manderesti i tuoi figli a quelle feste?". La risposta scontata sarebbe: "Ma che cazzo dici?!". Ora, per quanto riguarda, appunto, il gioco "erotico" d'azzardo... sempre se queste notizie venissero confermate, ma figuriamoci se è vero, io non ci credo (Roberto Benigni), se difendo "Il Mandrillo", "il Signor B.", reggo le fila della sua politica e a quelle feste rilassanti ci mando i figli degli altri, non i miei, potrei ambire a essere definito meritoriamente un "paraculo" della politica del fare, se non ho neanche i coglioni per oppormi pubblicamente a queste nefandezze raccontate dai media? ...sempre se queste venissero confermate, ma figuriamoci se è vero, io non ci credo (Roberto Benigni).
il primo sfruttatore è lo stato, che per i suoi strani fini crea la dipendenza da gioco. Fatevi un giro in certi bar di Teramo, vedrete persone giocarsi interi stipendi ai videopoker sapendo già di aver perso per il solo fatto di aver giocato
La domanda è: Gli italiani a che gioco stanno giocando?
Questa è l'Italia....ovunque si gioca d'azzardo con giochi tutelati dallo stato che stanno rovinando famiglie: Lotto, slot, gratta e vinci e chi più ne ha più ne metta, giochi che hanno tutte le caratteristiche del gioco d'azzardo, ovvero più punti e più hai probabilità di vincere, per me che sono appassionato di poker sportivo invece .....già immagino i capelli rizzati di molti di voi...penserete: "ma come viene a fare la morale un giocatore accanito?" Si, vengo a fare la morale, perchè purtroppo in Italia funziona così: si ha paura di quello che non si conosce, ma si accetta tutto quello che di dannoso ci propinano stato e media....parlavo di poker sportivo, gioco che si avvale di questo appellativo, perchè nulla ha a che fare con l'azzardo, infatti si tratta di una variante che ha tutte le caratteristiche del torneo di briscola, oppure dei più aristocratici scacchi o del torneo di tennis, ovvero si paga un ticket d'ingreso al torneo (una quota di iscrizione) che nei circoli in cui si poteva giocare fino a poco fa, poteva arrivare ad un massimo di 100 euro, e di solito venivano organizzati uno o due tornei a settimana....si ricevono delle fiches dal valore virtuale, e lo scopo del gioco è quello di vincere le fiches di tutti gli altri, con un montepremi da asseganre ai vari posizionamenti in classifica, tutte le caratteristiche del gioco sportivio, con la ridistribuzione dell' 82% del denaro pagato per iscriversi (i classici tornei che vedete in TV)....Bene lo stato, visto che guadagnava troppo poco da questo gioco e che probabilmente toglieva mercato ai più ben remunerativi sopra citati ( nessuno di quei giochi ridistribuisce almeno il 50 % del volume), ha pensato bene di vietarlo, con pene che possono arrivare anche alla galera per gli organizzatori di tali tornei, sono permessi solo alll'interno di casinò, ed UDITE UDITE, su Internet, dove organizzano tornei ad ogni secondo della giornata, ed un giocatore incallito, una volta uscito da un torneo si sicrive subito al successivo....naturalmente lì la fetta di guadagno dell'AAMS raggiunge cifre da capogiro giornalmente, mentre i poveretti che hanno poche nozioni tecniche (perchè a differenza di quello che si crede, il poker non è un gioco di fortuna, ma un gioco d'abilità), si rovinano e danno adito ai detrattori di incarnare Satana con il Poker, mentre continuano a propinarci pubblicità ingannevoli sugli altri giochi...il classico Vuoi vincere facile? che altro non è che VUOI PERDERE FACILE?
La bisca in Via dell'Aeroporto era il più classico dei segreti di pulcinella teramani, saranno venti anni che c'è e nessuno ha ritenuto di dover fare un inervento se non oggi? Qualcuno avrà sgarrato e per questo è stato punito.