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La mafia in Abruzzo controlla il mercato delle carote e delle patate

di Giancarlo Falconi
1 minuto

L'inchiesta del settimanale de La Repubblica "Il Venerdì", "La Mafia a Tavola", si è occupata dei 50 miliardi di euro che la criminalità organizzata ricava dal mercato alimentare. Diviso e suddiviso da bravi fratelli. Cosa Nostra e non vostra, ha in mano l'agricoltura sui mercati siciliani. La Camorra della gentile famiglia dei casalesi, gestisce il traspsorto su gomma. La 'Ndrangheta vive nei mercati di Milano e Fondi (Latina), in Puglia, la Sacra Corona Unita è impegnata nel Caporalato, che ha esportato un pò in tutta Italia. Antonio Corbo ci fa molti esempi" Un' anguria appena raccolta vale 10 centesimi, al supermercato 1,20 euro. A Mondovì Cuneo, 14 bovini denutriti sono stati trovati in una stalla con altri 24 capi gia morti e pronti per la macellazione."Ma questo è solo la punta della piramide. Allarme salute. Abbiamo il pane cotto con forni abusivi e legname radioattivo o di materiale di scarto, la mozzarelle da latte inquinato, i tartufi neri radioattivi dalla Romania, il vino venduto da cisterne prive di igiene e di rispetto delle relative norme anticontaminazione e così per le insalate, l'acqua minerale, pomodori e molti prodotti ortofrutticoli. Nella regione Abruzzo si legge, che parte del mercato ortofrutticolo con prevalenza di patate e carote, è gestito dalle associazione criminali. La camorra più delle altre consorelle. Vi ricordo che il ruolo delle famiglie "violente" spazzia dalla mediazione, al trasporto su gomme, la gestione dei rimorchi fino all'imposizione delle proprie cassette da frutta. Dopo le infiltrazioni mafiose per la ricostruzione ora abbiamo anche quella alimentare. Dobbiamo sconfiggere l'omertà e denunciare ogni minimo sospetto all'Antimafia. Aiutiamoci.

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Commenti

La mafia in abruzzo controlla tutto da decenni,e agli abruzzesi sta bene cosi ,basta promettere qualche posto di lavoro in campagna elettorale e tutto fila liscio.
Dove c'è potere ... c'è MAFIA !!!
qui in Abruzzo, e non solo, aggiungerei anche il controllo del mercato dei fiori. Per chi cerca un'alternativa c'e' sempre il Gruppo di Acquisto Solidale di Teramo