"Nessun pericolo d'inquinamento delle prove". Fu questa la motivazione alla base del rigetto della richiesta di arresti ai domiciliari, per il manager dell'Asl di Teramo, Giustino Varrassi.
La stessa sentenza confermata questa mattina dal Tribunale del Riesame.
Il ricorso del Procuratore Ferretti e dal sostituto procuratore, David Rosati è stato rigettato.
La misura cautelare per i reati di peculato e abuso di ufficio, non verrà eseguita. La difesa del manager Varrassi, era comunque pronta a ricorrere in Cassazione.
Un altro filone di indagine-Asl sembrerebbe in embrione in Procura. Una sola regola questa volta. Nessuna fuga di notizie. Bocche cucite.
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