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GIULIANOVA, VIA CUPA. COSI’ PARLO’ SERAFINO CERULLI-IRELLI. COSI’ TACQUE FRANCO ARBORETTI.

6 minuti

A far da contraltare ai tanti che, pur avendo molto da dire al riguardo, tacciono, nel corso dell’ultima settimana abbiamo registrato sul nostro blog le puntuali e simpatiche “intrusioni” del Prof. Cerulli-Irelli che ha assunto su di sé la responsabilità di rappresentare ai lettori de I Due Punti la sua verità sul Piano d’Intervento Integrato di Via Cupa.
Il Professor Cerulli-Irelli ci ha così consegnato un’inedita e preziosa lettura della storia recente e meno recente dell’urbanistica a Giulianova e per questo gli siamo grati.
Ci ha raccontato di una storia iniziata e consumatasi in moltissimo tempo (2007-2013) e che ha avuto una lunga fase di gestazione culminata nell’atto n. 346 del 14/8/2008 con cui la Giunta del tempo approvò, sempre nell’ambito del procedimento del Piano d’Intervento Integrato, una scrittura che fissava, fin nei minimi particolari, i rapporti tra i vari soggetti partecipanti al P.I.I.; in particolare tra la Ditta Serafino Cerulli-Irelli ed ARPA SpA.

Quella scrittura recava, oltre alle sanzioni per il caso di inadempimento, anche elaborati tecnici che indicavano le varianti urbanistiche necessarie a individuare, con riferimento al terreno oggetto della compravendita, la superficie a destinazione artigianale e/o commerciale, quella per il deposito comunale (da cedere al Comune), quella per il nuovo sito di ARPA SpA, quella per la complessa viabilità e verde pubblico (da cedere al Comune), quella per il campo sportivo per gli allenamenti e relativo parcheggio (da cedere al Comune, assieme ad una somma di più di 400.000 euro per la sua realizzazione).
E poi il Consiglio Comunale del 13 maggio 2013, con cui, attraverso l’approvazione di 7 emendamenti a firma de Il Cittadino Governante, furono apportate modifiche - di natura contrattuale e progettuale - a quanto definito e convenuto in precedenti documenti ed elaborati, approvati dalla Giunta nel 2008, prestando così il destro ad una possibile azione risarcitoria da parte del Privato.
Questi i fatti.

Nel mentre sul nostro blog si andava sviluppando un articolato dibattito sul P.I.I. di Via Cupa, si registravano sulla stampa feroci attacchi da parte del Sindaco Mastromauro al futuro candidato Sindaco de Il Cittadino Governante: in prima battuta a proposito dell’abuso edilizio del Palazzo Gavioli; a seguire, sulle poche chance che avrebbe il Dott. Franco Arboretti nello scalare i piani alti del Palazzo di Città. Così tuonava, provocatorio, Francesco Mastromauro dalle colonne de La Città: “Altro che primavera, con Lui arriva l’autunno inoltrato, quasi inverno”. E ancora: “Fu Arboretti, nel 1999, a consegnare il suo partito al minimo storico, credo al 16%”.

Il Sindaco in carica ha riversato su Arboretti fiumi di inchiostro al veleno fino a toccarlo sul piano personale, dipingendolo come la causa prima dell’immobilismo in cui era precipitata Giulianova prima dell’avvento di Mastromauro, prima della “politica del fare” inaugurata da Ruffini di cui l’attuale Sindaco è stato vice per ben quattro anni.
In altre stagioni politiche Arboretti non ci avrebbe pensato due volte a replicare con durezza. In questo frangente l’icona de Il Cittadino Governante non ha proferito parola. Molto strano, avendo tutti apprezzato la sua suscettibilità in occasione del dibattito consiliare su Cirsu/Sogesa, quando ebbe a “ritirare” la sua amicizia al collega medico e consigliere PdL, Andrea Rota.

Arboretti, in verità, ha preso a prendere parte al “gioco del silenzio” da diverso tempo e su questioni di non poco conto: sul caro-bollette gas della Julia Servizi Più ; sulle cartelle pazze Tarsu 2011 (vietato sfiorare l’amico Vanni?); sul recente cambio di rotta sul Cirsu, votato in Giunta, che ha ribaltato le decisioni del Consiglio Comunale dello scorso anno quando si decise per il concordato preventivo (vietato insistere troppo, causa presenza dell’amico Loreto Vanni in trascorse gestioni?); in tema di equità fiscale, venuto alla ribalta con il caso della “Casetta Piccolina in Canadà” della figlia dell’ex Senatore Franchi, sui mancati accertamenti a carico di chi possiede immobili di lusso a Giulianova e li dichiara/accatasta invece come A3 (anche questo grazie ai dirigenti preposti e dell’Assessore al Bilancio); sull’infondatezza di certe affermazioni dell’Assessore Vanni, addolorato per non aver potuto evitare la (s)vendita dell’ex Scuola Acquaviva causa debiti mentre in realtà era disponibile un avanzo di amministrazione di importo superiore al ricavo ottenuto dall’alienazione del bene.
Fantasie di quelli che GiuliaViva ha definito “buontemponi”? Una rondine non fa primavera ma uno stormo ….

Cosa pensano esattamente i lettori del periodico GiuliaViva del nuovo corso arborettiano e del nuovo Arboretti, sempre più simile ai suoi colleghi consiglieri, che glissa su certi temi e non “affonda” il colpo?
Sulla delibera di Giunta n. 346/2008 e su come ci si fosse arrivati, a parte qualche parola di circostanza, Franco Arboretti fino ad oggi se n’è stato buono buono, in religioso e rispettoso silenzio. La “politica del fare” di Ruffini, prima, e di Mastromauro, poi, non gli è più indigesta come ai bei tempi dell’esposto sulla lottizzazione Migliori-Longari?

Questo “nuovo” Arboretti “ci fa strano” ed il suo non rispondere alle provocazioni di Mastromauro ci piace poco. Da dove trae tanta sicurezza chi non ha i numeri per andare al ballottaggio o, quanto meno, per puntellare con qualche consigliere in più la sua presenza in Consiglio Comunale? Chi gli ha consigliato di soprassedere e di tacere perché, tanto, il tempo di Mastromauro è già scaduto da un pezzo e, quindi, non è “intelligente” sollevare troppa polvere su quella lontana delibera di Giunta cui lavorarono alacremente gli artefici (Ruffini e Capanna senior) delle scelte urbanistiche più sciagurate degli ultimi anni a Giulianova? Che promesse sono state fatte?
Franco, se ci sei batti un colpo.
 
La Redazione de I Due Punti
 

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Commenti

il re è nudo .....
FRANCO non c'è, è andato via ...

Spett.le Redazione, E’ bastata una settimana di ferie perché io trovassi al mio ritorno il vostro poco cortese bentornato. Non posso credere che voi pensiate che tutto il mondo ruoti intorno a voi e che io debba occuparmi dei vostri continui quesiti anche durante il riposo delle poche ferie che prendo ogni anno. Ma a parte questo, cos’è questo accanimento (dura da tempo ormai) nei miei confronti, dell’unico consigliere (su 20), rappresentante di un gruppo che ha fatto e continuerà a fare - come avrete modo di constatare nei mesi che mancano alla conclusione della consiliatura - rigorosa opposizione in consiglio comunale su tutti gli argomenti che vengono proposti? In genere, poi, gli strali dell’informazione seria si concentrano soprattutto su chi governa, su chi compie quelli che vengono ritenuti atti di malgoverno, su chi ne ha responsabilità diretta prima che su presunte reticenze o omissioni (in questo caso, poi, assolutamente infondate) di chi sta all’opposizione. Mi rivolgo quindi al Direttore Giancarlo Falconi perché vigili di più su quello che scrivono i suoi corrispondenti a Giulianova onde evitare che quella che giudico una testata che fa un buon lavoro giornalistico si trasformi, talvolta, in una “macchina del fango”. E se vuole sapere qualcosa di più su Giulianova segua i consigli comunali ed avrà dagli interventi del sottoscritto molto materiale interessante e spesso scottante da raccontare sulla realtà giuliese. Sono 4 anni che lo faccio e di certo non smetterò adesso che siamo alle battute finali. E perché poi dovrei fare quello di cui nemmeno troppo velatamente (e offensivamente) mi si accusa? Per accordi di potere sottobanco come sostanzialmente viene detto in questo post? Vi sbagliate di grosso! Vuol dire che non conoscete bene chi è Franco Arboretti. E che non avete compreso pienamente cosa rappresenta a Giulianova Il Cittadino Governante con la sua determinata volontà di cambiamento. Vedrete, però. Le cose che accadranno nei mesi che mancano alle elezioni vi dimostreranno che adesso state prendendo una solenne cantonata. Noi in genere parliamo con i fatti e detestiamo la ciarlataneria, quella molto in voga nella politica attuale, anche a Giulianova. Per il momento, comunque, visto che non ho mai avuto alcuna intenzione di sottrarmi, torniamo ai nodi della questione Via Cupa. Come già vi ho anticipato nella precedente risposta (prima delle ferie) mi sembra ormai chiaro che, con la complicità di certa stampa giuliese, sia in atto il tentativo di riproporre in consiglio il vecchio accordo, quello molto vantaggioso per il privato, approvato dalla Giunta nel 2008. Un tentativo di neutralizzare le modifiche apportate grazie alla nostra osservazione e ai nostri 8 emendamenti che tendevano a proporre, in prima istanza scelte di buona urbanistica, e in subordine almeno una maggiore tutela degli interessi generali e dell’Ente (Qui sotto il link all’articolo che ho scritto sull’argomento recentemente per GiuliaViva). http://giuliaviva.it/index.php?option=com_content&view=article&id=882:c… Per arrivare a ciò si è cercato, artatamente, di propalare la notizia secondo la quale il Comune rischia di dover pagare un risarcimento al privato per non aver rispettato i patti contenuti nel Programma Integrato di Intervento di Via Cupa. In aggiunta alla convenzione di cui già vi ho parlato nella risposta precedente ho letto anche la delibera di Giunta n. 346/2008 e le leggi che disciplinano i Programmi Integrati di Intervento. A mio parere quello che si cerca di instillare nell’opinione pubblica è assolutamente infondato. Per i seguenti motivi: 1) Nella Legge 17 febbraio 1992, n. 179 (Norme per l’edilizia residenziale pubblica) all’art.16. Programmi integrati di intervento al comma 1 si dice: Al fine di “riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale, i comuni promuovono la formazione di programmi integrati”. 2) Nella L.R. 18/83 nel comma 4 dell’art. 8/ter, a cui si viene rimandati dall’art. 30/bis (Programma Integrato di Intervento), si legge: “Qualora l'accordo determini variazioni degli strumenti urbanistici comunali l'accordo deve essere ratificato dal Consiglio comunale entro 30 gg. dalla data di notifica”. 3) Nel D.Lgs.n. 267/2000 al comma 5 dell’art. 34 si legge: “Ove l'accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici, l'adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal consiglio comunale entro trenta giorni a pena di decadenza”. 4) Nello schema di Convenzione del P.I.I. di Via Cupa c’è scritto testualmente: “Tutti gli obblighi di cui alla presente convenzione diverranno efficaci per il Comune soltanto dopo l’approvazione del Programma Integrato di Intervento da parte del Consiglio Comunale”. 5) nell’articolato della stessa Convenzione non figura, comunque, alcuna clausola che parli di sanzioni per il Comune in caso di inottemperanza. Pertanto le conclusioni da trarre sono le seguenti: 1. Trattandosi di piena campagna fertile le previsioni della legge non consentono il piano in questione in quanto si riqualificano le zone già inserite nell’ambito urbano e non le zone agricole che normalmente vengono tutelate. Tra l’altro questo lo ribadisce anche la SUP nelle prescrizioni alla Variante al PRG appena approvata, proprio in riferimento al piano di Via Cupa. 2. Non a caso nella nostra osservazione http://ilcittadinogovernante.it/images/stories/documenti_associazione/o… la prima proposta era di non procedere col piano deliberato il 14.08.08 dalla Giunta presieduta dal sindaco facente funzione Mastromauro. 3. L’accordo è decaduto in quanto, determinando variazione del Piano Regolatore, non è passato in consiglio entro i 30 giorni previsti. 4. Ammesso e non concesso che il P.I.I. sia ancora valido non ci sono, comunque, obblighi di risarcimento per il Comune perchè le variazioni (quelle apportate dal Consiglio Comunale nel maggio scorso con l’approvazione di 7 dei nostri emendamenti) sono state effettuate prima dell’approvazione della variante urbanistica specifica (gli emendamenti sono stati introdotti dopo l’adozione della variante urbanistica, nella fase delle controdeduzioni alla nostra osservazione, ma prima del passagio in Provincia e, soprattutto, prima del nuovo ritorno in Consiglio per l’approvazione finale). 5. Infine, le sanzioni per il Comune in caso di inottemperanza non ci sono anche perché nella Convenzione nessuna clausola ne parla. Come avevo già detto: è confermato che il tutto è una tempesta in un bicchier d’acqua e quelle della precedente risposta non erano frasi di circostanza. C’è solo da aggiungere che la Giunta (presieduta dall’attuale sindaco) che approvò il 14 agosto 2008 il Programma Integrato di Intervento insieme ad altre 44 deliberazioni (!!) nell’ultimo giorno utile prima dell’arrivo del Commissario Prefettizio non tutelò gli interessi generali, cosa che abbiamo provveduto a fare, successivamente, noi del Cittadino Governante.
Un cordiale saluto Franco Arboretti

Complimenti a Franco Arboretti per la risposta, spero che in molti si rendano conto della grandezza del suo cervello e che con le prossime elezioni comunali salvino Giulianova dallo scempio a cui si assiste ogni giorno e che la liberino da questi individui che la stanno massacrando