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COMUNE DI GIULIANOVA: PIANO DI VIA CUPA DI NUOVO IN CAMPO

5 minuti

Eccoci di nuovo qua a scrivere della tormentata vicenda del Piano di Intervento Integrato di Via Cupa.
E pensare che qualche buontempone ci aveva invitato a desistere perché, a suo dire, non ci sarebbe stata più trippa per gatti.
Le dichiarazioni del Sindaco di Giulianova, affidate al quotidiano La Città, vanno nella direzione opposta: palla al centro, fischio dell’arbitro, e via con i tempi supplementari.

Il Sindaco ammette: “La questione è stata gestita male”. Da chi se non proprio dal Sindaco in persona, che nella seduta del Consiglio Comunale del 22 maggio 2013, rivendicò il merito del riesame dei termini dell’accordo con il Prof. Serafino Cerulli Irelli? Siamo all’autocritica, dunque. Frutto amaro delle sonore strigliate ricevute dai “Furbetti di Via Cupa”? Cosa accadrà alla fine dei tempi supplementari?

Il nostro blog aveva registrato nei giorni scorsi alcune dichiarazioni rese dal Prof. Cerulli Irelli in risposta alle nostre seguenti domande: “Cogliamo l'occasione per chiederLe, sempre a proposito del P.P.I. di Via Cupa, se il Sindaco di Giulianova l'ha più richiamata per chiederLe di incontrarLa. Vede, noi
abbiamo una strana sensazione: normalmente se uno vuol fare una cosa -soprattutto se di una certa delicatezza- si limita a farla senza darne notizia all'universo mondo. Viceversa, se l'intendimento è di segno opposto, lo dice e poi non lo fa … Ma noi siamo indotti a porLe egualmente una domanda chiara e diretta e a chiederLe di rispondere in modo altrettanto chiaro: per le cose non fatte, l'Amministrazione ha da temere qualcosa da Lei che pure
più volte ha ribadito di voler rinunciare ad eventuali azioni risarcitorie nei confronti del Comune? E' per questa ragione che non La chiamano?”.

La risposta piuttosto articolata fu la seguente: “Come credo di aver già scritto, da maggio non ho avuto informazioni da ARPA SpA e dal Comune. Neppure contatti … Come ho già scritto almeno una volta non ho mai esaminato la questione in profondità. Non è mia abitudine ragionare in termini di cause e di ricorsi e di danni. Ciò non toglie che alcune volte sia stato proprio costretto a farlo, ad es. per un risarcimento da occupazione appropriativa e
per un paio di questioni urbanistiche. Del resto nessuno mi ha neppure comunicato la ragione per la quale la parte contrattuale (non quella propriamente urbanistica) del P.I.I. non andava più bene, dopo la approvazione della "proposta di P.I.I." del 2008 e la (forse irrituale) "adozione" avvenuta del 2012. Le informazioni che sono riuscito a ricavare, da solo, dalla deliberazione, sarebbero: che avrei guadagnato troppo, ovvero che la parte pubblica doveva ottenere molto di più da quella privata. (Ed evidentemente nessuno aveva fatto effettivamente i conti).

Trovo comunque singolare che un Comune coinvolga un privato prima con un "Prusst" e poi con un "P.I.I." per poi non farne più nulla. Come dicevano gli antichi? Neminem laedere. E' anche un principio cristiano”.Fino ad oggi, dunque, nessun incontro e nessuna comunicazione formale tra
Amministrazione e Privato. Dopo le modifiche apportate al PII in Consiglio Comunale nel maggio 2013, nessuna comunicazione a firma del responsabile del procedimento al Prof. Cerulli. Un procedimento sospeso non è un procedimento chiuso. E infatti.
Sul piano amministrativo, infatti, nulla vieta di rimettere in discussione i contenuti di una deliberazione di Consiglio Comunale.
Una persona avveduta ed avvertita quale Arboretti avrebbe dovuto fiutare il pericolo e spingere affinché anche sul piano formale si arrivasse in fondo alla vicenda. E dire che dalle colonne di questo blog lo avevamo avvertito!! Perché non ci ha voluto dare ascolto?
Di tutt’altro segno il giudizio politico. Via Cupa come la Legge di Stabilità: una correzione ogni rigo. Una storia senza fine, con reiterati cambi di direzione da parte sia del Sindaco sia della maggioranza che lo sostiene sia del suo stesso partito sempre più macerato.

Ci chiediamo come i vari Andrenacci possano a questo punto rimangiarsi quanto dichiarato nel corso del Consiglio Comunale del 22 maggio scorso. Intanto c’è chi gode mentre agli altri tocca metterci la faccia.Sullo sfondo le eventuali pretese risarcitorie del Prof. Cerulli Irelli che Il Cittadino Governante ritiene destituite di ogni fondamento. Rileggiamo il Prof. Cerulli Irelli: “Non ho mai esaminato la questione in profondità. Non è mia abitudine ragionare in termini di cause e di ricorsi e di danni. Ciò non toglie che alcune volte sia stato proprio costretto a farlo … trovo comunque singolare che un Comune coinvolga un privato prima con un "Prusst" e poi con un "P.I.I." per poi non farne più nulla. Come dicevano gli antichi? Neminem laedere. E' anche un principio cristiano”.

Amen.

          Enrico Gagliano
   Redazione de I Due Punti

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