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Teramo: La Villa Comunale è uno schifo

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Noi amiamo Teramo. Amiamo le nostre montagne, il nostro mare, le nostre colline. Siamo come loro. Abbiamo i loro ritmi stagionali, i loro colori, le loro tradizioni. Quando eravamo piccoli, molto piccoli, i pediatri di cuore e anima, avevano nel loro ricettario, la Villa Comunale. "L'aria delle paperelle", si chiamava. Anticipava di un anno il mare e con l'ombra del Giardino Botanico, la pineta. Oggi non esiste più, distrutta da una programmazione politica suicida e deplorevole. Anni di ritardo sul cronoprogramma dell'Ipogeo. Una struttura orrenda. Un pugno in un occhio. Una cafonata. Anni senza la nostra Villa Comunale, sommersi da polvere di cantiere e giochi in stato di abbandono. Guardate le fotografie. Immaginate i nostri bambini, correre e giocare. Che ricordi avranno della nostra Meraviglia? Stiamo rubando parte del rapporto tra genitori e figli. La tradizione.
Marco Moschetta ci scrive:
"Caro Giancarlo, non ne potevo più. Dovevo fare qualcosa per denunciare la situazione.
 In fondo, alla Villa Comunale di Teramo io sono letteralmente “nato alla vita”. Abitavano proprio lì vicino i miei genitori quando hanno avuto me. E la mia mamma mi portava quando ancora stavo in carrozzina a passare i pomeriggi di una tarda estate di 45 anni fa proprio lì.
 Forse è per questo motivo che ancora oggi, quando sono triste, o frustrato, o semplicemente alla ricerca di uno spiraglio di vita e di natura, guardo verso l’alto, a scrutare il cielo tra i rami degli alberi. E’ una cosa che mi ha sempre dato una immediata sensazione di pace.
 Quando sono cresciuto, poi, alla Villa Comunale andavo a giocare con i miei amichetti d’infanzia e un cane lupo bastardone nostro “amico”, che ci seguiva sempre nelle esplorazioni dei mille luoghi fantastici,che la fantasia degli otto anni ti permetteva di scovare in quel luogo – allora – immenso. Credo FULL si chiamasse il pacifico bastardone (che poi letteralmente sbranò un gatto davanti ai nostri occhi, però).
 La Villa Comunale è stata il posto dei primi sogni “in compagnia” più avanti, e di qualche lettura che abbisognava di un’ambientazione adeguata (i ragazzi della via pal, divorato sulla panchina della “pista da ballo”).
 Quando poi sono diventato adulto, e l’università e il lavoro mi hanno portato via da Teramo, la Villa era il posto dove ritornare, dove passare per un attimo anche se proprio non ero di strada. Il posto dove ricordi di infanzia e immaginazione del futuro trovavano lo specchio del laghetto per incontrarsi (nonostante l’opera d’arte cubica che per fortuna è stata rimossa).
 Oggi la Villa è il posto dove vorrei portare mio figlio per fargli immaginare e credere che il mondo sia un posto fantastico, come lo sembrava a me quando avevo la sua età. Anche se non è proprio vero, conviene nella vita rimanere sempre convinti che il mondo sia un posto fantastico.
 Peccato che oggi la Villa sia ridotta ad uno schifo.
 Degrado, degrado materiale che parla di un degrado personale, progetti pubblici (consegna dei lavoro: ottobre 2009 recita il tabellone) a dir poco imbarazzanti (il totem di cemento armato davanti al “museo”), sporcizia, e “passeggiate di cani” dappertutto (a proposito, non ci sarebbe una multa da 1000 euro? Credo non sia stata elevata nemmeno una!).
 Ho avuto tempo fa una coppia di amici in vista dall’estero, e li ho portati alla Villa senza ricordarmi dello stato in cui si trovava: è stata un’esperienza imbarazzante.
 Senza dare eccessivi connotazioni politiche a queste mie considerazioni, che pur mostrano il fallimento di una certa amministrazione (nel 2010 la Teramo Ambiente ha speso 8,5 milioni l’anno di stipendi e salari, in crescita del 30% rispetto al 2009), mi viene da fare un paragone con le zone più degradate d’Italia, che sono degradate e anche brutte, come se bruttura e degrado vadano a braccetto così come armonia e buona amministrazione.
 A Torino il parco del Valentino è curato come una villa privata di proprietà di una prospera famiglia di industriali; mentre solo nei comuni vesuviani ostaggio della camorra le aree verdi pubbliche sono trattate come la nostra Villa Comunale.
 Non c’è razzismo in questo, e nemmeno pregiudizio: mi chiedo solo quale sia la strada che la nostra città intende percorrere per il futuro.
 

 

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Commenti

Ciao, non dobbiamo necessariamente avere una cultura anglosassone per avere giardini e prati curati, la Villa deve tornare bella è un segno della nostra Teramanità e mi piacerebbe tanto vederla senza le mura di cinta, luogo completamente aperto e libero....all'aria aperta....epigea...ciao bruno
Teramo centro non ha spazi di verde attrezzati adeguati a rispondere alle esigenze dei teramani. 3o/4o anni fa i teramani potevano godere degli spazi verde della Madonna delle Grazie, di Viale dei Tigli e di Viale Mazzini in quanto gli stessi non erano invasi dalle auto e dagli scarichi delle stesse. Le sere d'estate si andava a godere dell'aria fresca di Viale dei Tigli che proveniva da Magnanelle, della frescura dei pini della Madonna delle Grazie. La Villa comunale era il massimo della goduria, per i bambini e per i loro giochi, per i fidanzati, quando darsi un bacio era il massimo consentito: un'oasi di pace, di verde, di socializzazione, al di fuori del traffico cittadino e dagli scarichi delle auto. Io mi chiedo : quanto costerebbe al Comune manutentere la Villa comunale per metterla a disposizione dei teramani? Non credo sia una grossa spesa una volta ripristinato la situazione originaria. Un appello, quindi, non solo alla Giunta comunale, ma all'intero Consiglio comunale al fine di attuare tutti gli adempimenti per RESTITUIRE (in quanto esistente fino a qualche tempo fa) la Villa comunale all'uso della cittadinanza.
Ha ragione Marco, un ambiente orrendo distrutto degradato, lavori che non finiscono mai. Si può anche capire che la realizzazione di un'opera crei problemi e la fruizione dello spazio venga in parte ridotta. Grave che ci sia un così incredibile ritardo- con aggravio di costi immagino- più grave ancora che un cantiere sia gestito in questo modo, rovinando pure il monumento a Giannina Milli. Nessun controllo. C'è un direttore dei lavori, vero? c'è un capo cantiere, c'è un'impresa, ci sono gli organi tecnici del comune, c'è un assessore all'ambiente, chiaramente, tutti latitanti e irresponsabili. Se ne fregano anche delle denunce già fatte. E' il caso del Castello della Monica, ormai tornato in preda alle erbacce e all'abbandono. Questo Comune mi fa pena.
Strano che la villa sia uno schifo, Enrico Melozzi e Mauro Baiocco quando ad agosto scorso fecero tutto quel teatrino tragicomico dissero:"ABBIAMO RESTITUITO LA VILLA COMUNALE AI TERAMANI", mentre la realtà da come si vede da questo articolo è un'altra. Allora è lecito dire a Melozzi e Baiocco, restituite i soldi dei contributi, primo perchè la villa fa ancora schifo e poi perchè criticarono a momenti pure la Fondazione che diede loro un bel gruzzolo. L'acqua del laghetto della villa Comunale è torbida come è torbido l'atteggiamento di chi in questa città critica i contributi pubblici però se vengono dati a loro li intascano con gioia. Per villa Suite e compagnia bella, Melozzi e Baiocco dovevano rifiutare tutti i contributi e poi contestare la malapolitica ma un gesto così alto non è per tutti.
Si,lei ha ragione! La villa comunale è una schifo! Ma che dire dei tigli e dei giochi dei bimbi ormai solo un ricordo? Del complesso di Porta Madonna soffocato da auto e smog? Dei prati dell'ipogeo e dell'uscita della Teramo -Mare a Porta Romana ormai non più verdi ma gialli? Nella nostra Città solo i giardinetti sotto al palazzo comunale sono curati e.....accarezzati. MA TANTO E'!!!!!!
ma quale strada da percorrere...quessi con gli stipendi loro si comprano il suv e vanno appunto per la loro strada...lanciano le loro carriere politiche appaltando grandi opere, credendosi cosi' grandi politici e eccelsi riformatori, ma sono solo le bocche di gruppi di palazzinari...purtroppo fa male vedere la nostra città ridotta in uno stato pietoso...come appunto nei comuni ostaggio della camorra, senza esagerazione, ma purtroppo il paragone è forte ma azzeccato, se pensiamo alla vicenda dello stadio....quei comuni dove si pensa solo a costruire e a lasciare degradare quanto già c'è di bello per continuare a costruire e speculare...senno', parliamoci chiaro, a quale teramano poteva mai servire l'ipogeo? E a chi mai servirà?
Io voto Luigi Di Francesco!
Sig. Di Francesco, cosa c'entrano Melozzi & Baiocco con questo articolo non riesco proprio a capirlo... Il suo parere sui due è sicuramente rispettabile ma non vedo il nesso con la denuncia del degrado di un luogo che oggettivamente definire una merda è poco. Poi se Melozzi & C. reputano di aver restiutito la Villa Comunale ai cittadini saranno anche cavoli loro, nel senso che non credo che la parola dei due musicisti sia vangelo o che comunque modifichi quello che è un dato oggettivo... si vede che in questa città tutte le beghe si risolvono (anzi non si risolvono) affogandole in un non meglio precisato rosicare tendente a contrapporre il fancazzismo di questa amministrazione al fancazzismo di qualcun'altro, modo di fare che alla cittadinanza interessa veramente poco. Se vuole mi risponda: secondo lei la Villa Comunale com'è ora? di chi è la colpa? (non mi dica di Melozzi la prego)
ma cosa c'entrano Melozzi e Baiocco?Non sono amministratori, ne' tantomeno ufficiali della forestale preposti al ripristino del verde pubblico, cosa c'entrano i contributi percepiti per l'organizzazione di un evento con le condizioni attuali della Villa? Semplicemente durante la Villa Suite, della quale anche io sono anche io organizzatore, fu fatta richiesta a Teramo Ambiente di una parziale opera di bonifica e ripristino di un'area degradata, per renderla quantomeno fruibile ai teramani quella settimana necessaria allo svolgimento della manifestazione...opera che poteva comunque essere fatta anche se non si fosse organizzato nulla.Rispetto a come trovammo l'area in questione, la situazione adesso è comunque molto migliorata, anche se è ovvio che una manutenzione e pulizia ordinarie siano necessarie almeno a scadenza settimanale, essendo un'area verde molto estesa e frequentata.Il fatto che ci sia un cantiere rende purtroppo impossibile un suo ripristino definitivo.Almeno pero' il minimo sembra doveroso, quantomeno per la sicurezza e l'igiene dei bambini. Tutto il resto è aria fritta, anzi rifritta. Buon weekend e rock'n'roll a tutti.
Melozzi e Baiocco fecero i grandiosi dicendo che per merito loro la villa era stata rimessa a nuovo e restituita ai teramani ma non mi pare. Francia, che si firma Chistian, non fa testo perchè usò il palco per scopi politici reclamizzando la sua associazione. Lo stesso vale per Tito Fabio Macozzi che non ha avuto neanche la forza di prendere posizione quando i suoi colleghi attaccavano quelle istituzioni che gli dava i contributi pubblici. Signor Macozzi perchè lei non è stato coerente restituendo i contributi pubblici visto che non si è mai dissociato dalle contestazioni di Melozzi e Baiocco?
Signor Luigi Di Francesco, poichè sono un professionista, faccio questo mestiere da anni, e al di là delle considerazioni politiche, condivisibili o meno, di cui ciascuno è responsabile, non mi piace la politica dello spettacolo, o lo spettacolo della politica, come volete, mi piace lavorare dietro le quinte.Non è questione di coraggio, ma di stile e opportunità, e nelle decine di eventi da me personalmente organizzati, io ci ho sempre messo comunque la faccia, con gli enti, con i quali non ho mai avuto problemi, con gli artisti, che sono stati sempre soddisfatti dei trattamenti ricevuti e con il pubblico, che non si è mai lamentato nel merito della qualità degli eventi organizzati. Ognuno quindi agisce come ritiene giusto secondo la propria coscienza, non devo difendere o smentire nessuno, tantomeno "dissociarmi", brutto termine da anni di piombo, quali forse questi sono, per lei. Tutte le altre considerazioni sono, ripeto aria fritta...e comunque, ripeto, che c'entra tutto questo con la Villa Comunale?
Sig. Di Francesco... che dire... oltre a non essere Francia mi meraviglia la sua pochezza... lascio perdere... tempo perso...
Incredibile, questo articolo mi ha fatto ricordare della Villa Comunale. Avevo completamente rimosso la sua esistenza, obliato i bellissimi ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza che vi ho vissuto. Il passato della Villa è stato come divorato dallo squallido presente, fagocitato dal cantiere perpetuo che ha avuto l'unico effetto di intorpidire non solo le acque smeraldine del "lago dei cigni" - come lo chiamavo da bimba- ma anche e soprattutto il vissuto, le immagini, le sensazioni che tutti i teramani hanno condiviso in quel luogo. La Villa, sancta sanctorum dei bambini, rifugio degli adolescenti che marinavano la scuola, tempio che proteggeva i primi baci degli innamorati dalle allora molto probabili sfuriate dei genitori, luogo dove si parlava del futuro, delle aspettative, dei sogni sotto il vigile sguardo della statua di Aurelio Saliceti...Cosa ha reso possibile questo scempio, questa mutilazione di una parte così importante dell'organismo teramano? Non è forse anche un pò colpa di noi tutti che ci siamo abbandonati a questa sonnolenza della critica permettendo che trascorresse tutto questo tempo prima di svegliarci e gridare allo scandalo? O forse, in realtà, il nostro nuovo stile di vita ha reso possibile considerare la Villa come qualcosa di cui non abbiamo più bisogno, qualcosa di cui disfarci come un balocco noioso visto che ormai i bambini con rispettivi genitori passeggiano incapsulati nel Centro Commerciale che di "Gran Sasso" ha solo il nome? Si, ammettiamolo, il degrado della Villa è un pò il simbolo del nostro degradato stile di vita, tutto preso da acquisti, centri commerciali , vetrine. I cigni, le paperelle, i pesciolini argentei e rossi che screziavano di bagliori il fondo del laghetto non destano più la nostra attenzione. Abbiamo smesso di meravigliarci, di gioire del piccolo, commovente spazio di natura e semplicità offerto dalla Villa. La Villa è morta e noi l'abbiamo uccisa.
E non solo la Villa è uno schifo a Teramo....
Vedo che Tito Fabio Macozzi quando è toccato nel vivo degli interessi personali, ovvero i contributi pubblici, sente sempre odore di aria fritta io invece per chi spera di ottenere contributi anche per quest'anno, sento puzza di bruciato. Christian, che dirle, mi dispiace per lei se non è Francia anche perchè, pur non condividendo le sue idee, riconosco al signor Francia una grande intelligenza, cosa che purtroppo Christian lei non ha visto che non è Francia.
ma cosa c'entra una manifestazione svolta 6 mesi fa con le condizioni in cui sta la Villa Comunale oggi?A me sig.Francesco Di Luigi, o Luigi Di Francesco, strana assonanza di nomi che ho letto in altri post, questo deve spiegare lei..e di contributi pubblici noi quest'anno probabilmente non ne percepiremo, se le piace cosi...Ma continueremo lo stesso a lavorare, perchè io il musicista e il produttore spettacoli non lo faccio per portare a casa la mille euro dell' ente pubblico, ma con grande passione e umiltà da venti anni, ormai, anche rimettendoci del mio...e lei, che lavoro fa?Non è che magari fa il giardiniere e la prossima volta ci viene a dare una mano a tagliare qualche ramo secco? I guanti da lavoro li mettiamo noi...
Luigi Di Francesco, apprezzo la sua non stima verso di me compreso il suo parere sulla mia poca intelligenza che nonostante tutto lascia il tempo che trova... mentre i suoi commenti parlano da soli... contento lei!
ecco, ci risiamo... Giancarlo Falconi lancia un grido di allarme e dopo tre/quattro risposte alquanto vaghe ed inconcludenti, dove si sfocia? Nelle beghe personali, politiche e di interesse personale. Per me quanti vivono appesi a carrozzoni foraggiati da comune, provincia o regione, sono semplicemente penosi. Non sarebe più decoroso rimboccarsi le manche e vivere del sudore della fronte? Povera Teramo! Teramo violentata quotidianamente da politici arroganti e ignoranti. Teramo violentata da chi ha voluto uno scempio come Ipogeo. Teramo violentata dalla sporcizia che ci sta sommergendo. Teramo violentata da un sindaco che "rinuncerebbe" all' Assessorato alla Cultura per girarla a chi? Udite, udite... ad Enrico Melozzi, pozzo di cultura, solo per aver diretto una orchestra nell' italico festival della canzonetta. E poi ci lamentiamo della villa comunale... che squallore!
Chiedo a Sor Paolo che si dichiara estraneo alle scaramucce personali (per poi sparare il commento da "invidioso teramano" su un giovane che invece di strada ne sta facendo molta in quello che è il suo settore, la musica, al di là del Festival di sanremo.....) e che si dichiara al di sopra dei giochi di potere politici, qual'è allora la sua proposta, quale il rimedio pratico a tante ciarle. Se domani si farà trovare con la ruspa o quant'altro davanti alla villa pronto a stillare sudore io lo seguirò.Ma sono sicuro che se resterà nella piazzetta della Chiesa di Santo Spirito a fare il classico togato che parla parla e poi non fa un bel nulla, tranne criticare gli altri!!!!!!!!!!!!!!Saluti a tutti e....svegliatevi teramani!!!!
Teramo sta vivendo un degrado a 360°. Come al solito i fatti scarseggiano e la maggior parte delle iniziative pubbliche avvengono esclusivamente per il ritorno mediatico di chi predica bene e razzola malissimo.
Una villa Comunale che sembra un campo di battaglia, una piazza (Garibaldi) che sembra zona di atterraggio di Ufo, la Gammarana che da 30 anni è abbandonata a se stessa, una Università che con "10" iscritti all'anno si mantiene ancora in piedi, un tasso di disoccupazione che è alle stelle, non si parla di sviluppo nè di politiche sociali! Finti politologi e politicanti musicisti, la Teramo per bene...la Teramo bugiarda...la Teramo che vantavo da bambina...la Teramo che mi fa vergognare da adulta...la Teramo da cui me ne sono voluta andare! ...un pò più di realtà e un pò meno reality show farebbero bene alla mia terra! ...Melozzi Baiocco, bravissimi per voi...non per me che con tutto questo ben parlare ancora non ho ben capito.... che hanno fatto? Gli artisti per me sono altri..e di certo non perdono tempo a elogiarsi facilmente con i loro amici giornalisti. Guardate Arturo Valiante, restando in clima sanremese...che ha suonato davvero ed è tornato zitto zitto al suo lavoro senza il bisogno di scomodare i media per elogiare la sua performance..! Allora bravi ai creatori di castelli di sabbia e bravo il pubblico che come i bambini della favola cade al richiamo del Pifferaio magico rimanendo a bocca aperta...tanto per parlar di cose serie c'è sempre tempo!...se è questo che la mia Teramo vuole che se lo tenga stretto...io disoccupata, disillusa e senza verdoni nè verde (la Villa poteva essere una speranza) non mi accontento e con un applauso bravi illusionisti vi saluto tutti!
Io invidioso teramano? Permettimi di sorridere e di compatirti. Abbiamo una concezione della cultura alquanto discordante. Melozzi? Per carità, bravissimo ragazzo ma... ? Di continuo davanti a media compiacenti, per protestare contro le istituzioni che non foraggiavano i suoi progetti di cui non sto a discutere la valenza artistica. Di strettamente culturale, in cosa è stato impegnato? Non abbiamo per caso riconosciuto in lui, l'erede di Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniel Barenboim , Herbert von Karajan? Se sono stato così disattento, mi cospargo il capo di cenere ma ribadisco per l'ennesima volta: la cultura è tanta altra roba!
Quoto Sor Paolo e aggiungo che i teramani ancora non capiscono che sono vittime di una grande truffa. I paladini della cultura mirano a ricoprire incarichi potenti e a riempire le proprie tasche. Purtroppo basta conoscere qualcuno in qualche testata giornalistica e si diventa il centro del mondo con "imprese" totalmente in contrasto con le "battaglie" intraprese. Se Sanremo è cultura allora il Grande Fratello è arte. Tornando alla Villa Comunale , mi sento di dire che quel sudiciume rispecchia perfettamente una parte della società che la rappresenta: tanta apparenza ma una sostanza lurida in fondo.
Essendosi momentaneamente placata la querelle tra quelli che lavorano per davvero e quelli che fanno finta, voglio tornare sul soggetto di questa discussione. Elena Talamonti parla di villa uccisa da noi, da centri commerciali che incapsulano i teramani... Vedi Elena, sono sintonizzato sulla tua lunghezza d'onda ma ti suggerisco di guardare la realtà con occhi adulti e non da nostalgica sognante. Hai notato come in due giorni la questio villa comunale si è "sgonfiata"? Così come si è rapidamente sgonfiato il fenomeno Ipogeo, il fenomeno teatro, il fenomeno lotto zero che non finisce mai eccetera. Quella che viviamo è una società vorace, cannibale, insaziabile. Il fatto di cronaca dura un paio di giorni, poi subito sotto con un altro fatto o misfatto. Ci cibiamo di notizie, siamo ingordi di avvenimenti, ci incazziamo, ci indignamo, protestiamo, ma nessuno dice: "basta! fermiamo tutto e risolviamo il problema, uno per volta. Sindaco, dopo aver strombazzato sul teatro in financing, adesso che intenzione hai? Sindaco, perchè hai sguinzagliato frotte di vigili urbani ferocemente intenti a multare indiscriminatamente in zona ospedale onde costringere i parenti dei ricoverati o quanti debbono necessariamente ricorrere al nosocomio cittadino, alla "frequentazione" del nuovo parcheggio? Sindaco parliamoci chiaro, un ospedale non esercita nessun appeal e chi ci va, lo fa solo per bisogno. Va bene mi fermo perchè mi è passata la voglia di scrivere, mi cascano le braccia sempre più spesso.
Concordo pienamente con la breve ed incisiva analisi fatta da Sor Paolo ed accetto il consiglio che mi ha rivolto di guardare la questione attraverso una lente prospettica disincantata, libera dalle tonalità emozionali della rimembranza. Probabilmente l'atmosfera sognante del mio intervento ha contribuito a spostare il fuoco dell'attenzione da quella che io ritengo la causa principale dei tanti mali che affliggono il nostro panorama socio-culturale: la sonnolenza della critica, l'ignava ratio, una disgregazione della ragione che "incapace di restare nella problematicità trasforma in certezze le fantasie di comodo, in realtà oggettiva quello che è solo un focus imaginarius", tanto per scomodare il buon vecchio Kant. Questa neutralizzazione della coscienza è una delle cause che conducono a renderci (perdonatemi il pluralis maiestatis) degli automi incapaci di dire "basta" all'impoverimento culturale che ci domina, che impera, che ci succhia il sangue con ogni sorta di dispositivo, da quello burocratico a quello mediatico. Per tornare alla questio della Villa, vorrei far notare che la particella informativa si è trasformata in gossip dimostrando come la notizia, l'informazione abbia perso il suo valore di promuovere un'azione concreta atta a cambiare uno stato di cose per scadere miseramente nel dibattito sterile. Il correttivo dovrebbe consistere in una rinascita del senso critico di ognuno, in un ritorno ad una partecipazione civile attiva. Purtroppo, ed io lo sperimento nel mio vivere quotidiano a Teramo, troppe volte l'unico risultato è quello di spezzarsi le ali contro un muro di gomma sordo.
ma questa amministrazione appena insediatasi, non aveva presentato con orgoglio il progetto di affidare la Villa a un privato, che in cambio della manutenzione avrebbe avuto l'autorizzazione a costruire un ristorante palafitta sul laghetto dei cigni?Come a Chieti, dicevano lorsignori, ma quando mai...questa è la considerazione che avevano e hanno lorsignori di questo bellissimo spazio, l'ennesima particella pubblica da regalare ai privati/amici a quattro soldi, sottraendola alla collettività:Con la scusa che non ci sono i soldi e tenerla costa troppo, per la loro manifesta incapacità di gestire il bene pubblico.Poi pero' i soldi per le loro cazzate, si', cazzate e regalie e incarichi e consulenze inutili ci stanno sempre.Vedrete, che appena chiude il cantiere dell'ipogeo, ripartirà il progetto del ristorante, del resto che cultura è se non ci si magna sopra?