Salta al contenuto principale

Leo Valentini condannato a due anni.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Leone Valentini, detto Leo, titolare della palestra Interamnia a Teramo, è stata condannato a due per truffa ai danni del Fisco tramite fatture inesistenti. L'indagine della Guardia di Finanza risaleva al 2009. Il Pm, Silvia Scamurra, ha visto accolta la richiesta di condanna dal giudice monocratico, Roberto Veneziano. Nel 2009, il leone delle palestre teramane aveva subito il sequestro dei beni per 475 mila euro. La vicenda giudiziaria di Valentini ha un seguito, visto la qualifica di Onlus contestata di recente all' Interamnia dalla Guardia di Finanza.
Insieme al fondatore della palestra più famosa di Teramo, è stato rinviato a giudizio, Iulian Ioan Poitelea, un cittadino romeno, rappresentante legale della società dilettantistica Interamnia. L'inchiesta è del Pm, Bruno Auriemma.
Si legge nel capo d'accusa " E' stato simulato l'esercizio di un'attività di tipo associazionistico, solidaristico e senza fine di lucro, per questo beneficiaria di agevolazioni fiscali; è stata dissimulata l'esercizio di un'attività d'impresa commerciale, titolare di redditi d'impresa ed in quanto tale soggetta ai normali obblighi fiscali e alla normale imposizione fiscale. Le suddette condotte generavano un'evasione dell'imposta sul valore aggiunto".
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ma allora ci sono dei giudici a Teramo! L'importante è che capiti quello giusto.
Bravo . Personaggi del genere per molti italiani ,immaginate poi a Teramo, passa per un tipo fregno. Per gente cosi' abbiamo un paese alla deriva.
Un "Terramano" tipo. Buffi, truffe e bella vita sulla base del nulla e dell'ignoranza... ahahahahahhahah
@Emanuel: awà ca quasse' ahè de' giglie!
"l'acqua è bassa e la papera non galleggia..."
Grande Emanuel, la penso esattamente come te! la palestra per terrrrrrramani doc...e teramo "bene"
Si vantava dell;impossiible... Un un paese "normale" gli avrebbero dato 15 anni di galera con la distruzione di quel mostro costruito sul fiume...
@neutrinaa: parlate per luoghi comuni. la palestra in parola non è un club per ricchi anzi, forse è una delle più risparmiose di teramo. E credo che adesso è facile intuire anche il perché. La "teramo bene" o il fighetto li trovate anzi, li trovavate, anche la palascapriano... @emanuel: fallo anche tu un po' di sport. se proprio odi le palestre vatti a fare una corsetta sotto al fiume. Freud lo puoi leggere la sera prima di andare a nanna....
Tra le perle di questa amministrazione di m.....c'è anche quella di aver affidato l'organizzazione di Giochi senza frontiere a Leo Valentini. Vero è che nessuno si può definire colpevole fino all'ultimo grado di giudizio ma motivi di opportuniotà suggeriscono di avvalersi di altri. A meno che, giustificando in tal maniera gli altri si vogliono coprire le proprie malefatte. A proposito, anche ieri sera c'è stato in piazza qualcuno spudorato che ha chiesto a Rosina di dargliela. Che vergogna!!!
Premetto che il soggetto condannato in questione mi sta abbondantemente sul c.... e che sono uno dei più feroci critici dell'operato della nostra amministrazione. Però l'ha detto lei sig. Di Luigi, nessuno deve pagare (anche in termini di incarico non affidatogli, come nel caso specifico) prima di una condanna definitiva. Peraltro, credo, l'affidamento di "Giochi senza frontiere" risale ad epoca antecedente l'emanazione di questa prima sentenza (appunto, "prima" sentenza: ci sono altri due gradi di giudizio). In un paese in cui la gente è messa alla gogna già dopo aver ricevuto un semplice avviso di garanzia, parlare di "motivi di opportunità" è demagogico. Anzi, diciamocela tutta: è una puttanata. La gente morta a causa delle sviste della magistratura (suicidatisi, ammalatisi, ecc.), è storia nel nostro Paese. Andiamoci piano con i giudizi pertanto, perchè poi, quando arriva la tragedia per chi è stato ingiustamente indagato o, peggio ancora, condannato, si è costretti a mandare a farsi fottere i suoi "motivi di opportunità" gentile sig. Di Luigi. Il mio è un discorso in generale ovviamente, in quanto brutte cose al "leone delle palestre teramane" non ne accadranno. E chi l'ammazza a cullù...