Nel febbraio 2009 il Dirigente dei Servizi Demografici e Cimiteriali del Comune di Giulianova emana una nota in cui riferisce di alcuni fatti che sarebbero stati compiuti da un dipendente di quel settore. In particolare, in completa autonomia e con grande discrezionalità, quel dipendente avrebbe gestito alcune pratiche al di fuori dei locali del Comune. Per questo lo stesso impiegato avrebbe dovuto essere rimosso dall’incarico.
A seguito di un esposto, l’anno seguente gli ufficiali della sezione di polizia giudiziaria della Forestale, su delega del PM Laura Colica, avviano un’inchiesta su presunti bollettini-truffa che sarebbero stati utilizzati da una dipendente del Comune di Giulianova. La stessa risulta destinataria di avviso di garanzia inviatole dalla Procura della Repubblica: la Procura indaga su una lunga serie di finte concessioni e falsi rinnovi di concessioni di loculi cimiteriali di cui sarebbero rimasti vittime circa cinquanta ignari acquirenti, in prevalenza anziani.
Il valore di ogni pratica oscillerebbe da un minimo di 300 ad un massimo di 2.000 mila euro. Risultato finale: circa 60 mila euro sottratti alle casse del Comune e quasi certezza, per i cinquanta truffati, di non avere acquisito alcun diritto.
Siamo in ottobre: nell’ambito dell’inchiesta vengono effettuate perquisizioni sia negli uffici comunali sia nell’abitazione dell’indagata. Appena due giorni dopo le perquisizioni in Comune avviene un fatto strano ancora non chiarito: qualcuno si introduce negli stessi uffici in cui si era recata la Forestale e porta via dei documenti.
Nello stesso anno il Sindaco Mastromauro dispone l’avvio di un’indagine amministrativa interna, demandandola al Segretario Generale, Daniela Marini.
Sulla vicenda si registrano un’interrogazione in Consiglio Comunale e qualche passaggio spot di esponenti di minoranza e del Sindaco.
www.radiogiulianova.net/index.php
www.giulianovanews.it/2011/01/page/19/
www.lacittaquotidiano.it/wp-content/uploads/2012/02/1782.pdf
A distanza di due anni dall’avvio dell’indagine demandata al Segretario Generale, formuliamo le seguenti domande:
1) A quali conclusioni è giunta la commissione d’inchiesta interna nominata dal Sindaco Mastromauro e presieduta dall’attuale Segretario Generale?
2) Atteso che i contratti di concessione dei loculi vengono rogati dal Segretario Comunale, com’è possibile che si siano verificate “finte concessioni”?
3) Perché non è stato dato conto del lavoro svolto dalla commissione d’inchiesta interna?
4) A quanto ammontano le somme che sarebbero state distratte dalle casse comunali?
5) Nel caso la commissione abbia accertato gli autori di eventuali irregolarità, è stata avviata da parte del Comune una qualche azione di responsabilità e di risarcimento dei danni nei confronti dei responsabili dell’accaduto?
E ancora: il Sindaco avrebbe dichiarato che i truffati possono stare tranquilli perché nessuno rimetterà in discussione i loro diritti di proprietà.
www.funerali.org/
Visto che di “finte concessioni” si tratta, in base a quale titolo giuridico i 50 malcapitati acquirenti possono dormire sonni tranquilli? Se le cose stessero come avrebbe detto il Sindaco, non saremmo forse in presenza di un danno patrimoniale?
Qualunque sia la prospettiva da cui la si osservi, questa storia non sta in piedi neanche un pò ed è bene che qualcuno, da Palazzo, dica esattamente come stanno le cose.
La Redazione de I Due Punti
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