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L'Ass. Corrado Robimarga non si è dimesso

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Due notizie. Una clamorosa che rende l'idea di beffa di corte. Quastion Time. Si alza Paolo Albi per chiedere l'atto formale con il quale si ratificavano le dimissioni dell'Assessore e Urologo aquilano/teramano. Il sindaco Maurizio Brucchi, per la prima volta in forte imbarazzo, lo stesso imbarazzo che il silenzio di un'amante scoperta prova, ha candidamente dichiarato che le dimissioni non erano ancora giunte in giunta e che a mani giunte avrebbe pregato per quest'ultime. Clamorosa figura da quaquaraqua, inteso come suono onomatopeico di quelle parole, che cadono nel ghirigoro di uno stagno. La seconda notizia non è una notizia. I Carabinieiri continuano il loro instancabile lavoro informativo e di sequestro. Ieri mattina con delega del PM Rosati hanno sequestrato documenti in Comune, ufficio urbanistico e in ospedale. l'Inchiesta si allargherà a macchia d'olio. Olio non extra vergine di oliva. Le coscienze nel frattempo sono pronte per essere condite...

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del come vituperare la democrazia: sindaci che raccontano ai cittadini balle di questo genere funzionari del comune che falsificano gli atti assessori che, nella doppia veste di dipendenti pubblici e di amministratori della città, riescono - in un sol colpo - a frodare due amministrazioni dello Stato stanze dell'ospedale che vengono gentilmente concesse da altri dipendenti pubblici agli amici, che poi le usano come "dimora privata".... e tutto questo mentre povere infermiere si affannano al telefono, supplicando attenzione da questi cosiddetti "medici" per i malati che sudano, sono pallidi e hanno bisogno di potassio... che dire, ancora? mi sembra ce ne sia abbastanza per chiedere non solo le dimissioni dell'assesurologo, ma anche del sindaco.
ma si puo'....ma volete fare il gioco delle tre carte?almeno allenatevi a casa....
E' sempre più evidente l'atteggiamento di questi amministratori che non hanno più il minimo rispetto delle istituzioni , dei cittadini che, sempre più vengono trattati come sudditi
senza parole
Le dichiarazioni di solidarietà e di apprezzamento per aver rassegnato le dimissioni arrivate da tutti gli schieramenti politici stonano con il pensiero comune dell'uomo di strada che conosce il significato di parole come legalità ,etica ,onestà,dignità.Concetti che se appartenessero ai politici li porterebbero a dire che la gravià delle accuse rivolte a Robimarga,o a tutti gli altri loro compari destinatari di volta in vol a di svariate richieste di rinvii a giudizio, sono tali che le sue presunte dimissioni sono l'unica strada percorribile per rispetto a chi quotidianamente lavora onestamente,invece di riempirsi la bocca con " apprezzo il profondo rispetto per istituzioni di Robimarga" Io mi chiede dove fosse andato a nascondersi questo profondo rispetto quando il medico assessore si rendeva colpevole di ciò per cui è indagato.