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Salviamo l'HC Teramo Pallamano Femminile

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Sono campionesse d'Italia. Ci hanno regalato emozioni, uno scudetto, il tricolore che si tinge di bianco rosso. Il primo nella nostra abbandonata Teramo.
L'HC Teramo pallamano femminile, sta vivendo una forte crisi economica e nessuno ne parla. Nessuno giornalista sportivo, nessuna televisione. Sembra vietato.
Alcune giocatrici avrebbero lasciato la squadra. Gli impianti non verrebbero pagati dal 2009, con debiti verso il comune di Teramo che superano i diecimila euro. Nell'ultima trasferta sono stati utilizzati i pulmini di una squadra di Volley. I rimborsi spese alle atlete sarebbero lontane chimere.
Che fare? Chi potrebbe aiutare la squadra del Presidente Domenico Carnevale?
La situazione economica della compagine aprutina sembra arrivata a un punto di non ritorno. Le istituzioni riusciranno ad evitare un'altra Teramo Basket? Esistono ancora gli imprenditori che credono nel valore degli sport più poveri?

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Commenti

Ma il sig. Canzio , non è un Dirigente della squadra ?

...salviamo la pallamano...salviamo i campioni d'italia...giusto...rappresentano teramo.... ... alo parlare agi mesura

Il grande politico era presente solo per la sua visibilità ma i fondi? Se non possiamo permetterci la serie A be' c'è ne facciamo una ragione, si riparte con le giovanili, con le nostre atlete e vedrete che scompaiono tutti i politici come il signor C..... perché poi la televisione e' spenta. Se si aiuta la femminile poi la maschile ? e gli altri sport che si trovano in difficoltà ? Concentriamo con le giovanili, basta i professionisti pagati, il momento storico-economico e' questo bisogna accettarlo.
Ripeto, salviamo la pallamano femminile dal suo presidente!
Ma salvare chi? Gente presuntuosa come crnevle? E stato in tv e ha detto che va tutto bene?
Da un lato c'è da restare amareggiati, quando si critica un dirigente sportivo che ha portato una squadra che rappresenta Teramo sul tetto d'Italia. Segno tangibile che nella nostra città non si può fare nulla, men che meno sport, senza dover essere per forza criticati. Anzi, meglio fai, più devi aspettarti velenose critiche (forse c'è anche un pò di invidia di mezzo?). Se ad un presidente non basta essere campione d'Italia per sentirsi dire che qualcosa di buono l'ha fatto, allora davvero meglio che i buoni dirigenti sportivi vadano altrove a fornire le loro competenze. Dall'altro lato, non si può ogni qualvolta una società sportiva cittadina è in crisi (vedi Teramo basket), rivolgersi alla politica affinchè risolva. Le risorse umane dei politici, ancor di più le risorse economiche che possono essere messe a disposizione dalla politica, mi dispiace ma in questo periodo storico vanno canalizzate verso altri problemi. Secondo me questo lo sa bene lo stesso Carnevale, al quale rivolgo l'invito di andare comunque avanti per quanto può, finchè ce la fa. Per quanto riguarda gli imprenditori che credono nei valori dei cosiddetti sport minori, secondo me ancora ci sono. Purtroppo, sempre per il periodo storico "nero" di cui sopra, spesso sono costretti a credere di più nella mancanza di liquidità delle loro aziende, nel momento in cui guardano gli estratti conto delle banche...
Chiedete a Carnevale come mai ieri non si è presentato a Napoli a votare il candidato Presidente della federazione. Uno dei due candidati era il teramano P.L. Montauti. Ora la Teramo sportiva spero apra gli occhi.
Presidente Carnevale,"come mai ieri non si è presentato a Napoli a votare il candidato Presidente della federazione"?:D
Non aveva i soldi per pagare la benzina...
Scusate, ma Montauti cosa avrebbe fatto per l'Handball femminile di Teramo? Sta storia della coppa interamnia che porta in alto l'immagine della Teramo pallamanistica, con conseguente vantaggio anche per la società di Carnevale, non mi convince proprio. Il buon Montauti oggi si ricorda di candidarsi alle elezioni come presidente nazionale della federazione handball, quando sono anni che nessun rappresentante della stessa federazione presenzia alla manifestazione da lui organizzata ai primi di luglio. Qualcosa non torna e, tutto sommato, se Carnevale se ne è stato a casa male non ha fatto.
Ah... tra l'altro ho appena visto su questo link http://www.sportnews.bz/it/pallamano/dettaglio-news/news/pallamano-clau… , che il buon Montauti ha preso una discreta scoppola in occasione delle elezioni federali. Anzi, non Montauti ma - a leggere l'articolo del suddetto link - un tal Pierluigi MONTALTO!!! Figurati un pò quant'è conosciuto il caro Pierluigi...
Solo chi non conosce la pallamano può parlarne in questi termini, è chiaro che Santacruz è uno di quelli che critica e basta la Coppa Interamnia,ma che durante il torneo è fiero di essere teramano,magari ha anche un'attività che lo faccia riempire di soldi in quel periodo... Signor Santacruz,l'aspetto al campo centrale dal 4 al 10 Luglio 2013. Buona serata.
Allora: precisiamo intanto che, se parliamo come al solito di calcio serie A e B, ma anche di altri sport ai massimi livelli in altre nazioni e anche nella nostra, vedi pallavolo o basket, le eccezioni sono più quelle in negativo che in positivo, ma ci sono anche lì situazioni come questa di cui parliamo in questo articolo: persone/presidenti come il sig. Carnevale sono dappertutto, sia nello sport che nella vita lavorativa normale. E cioè quelle persone che, non entrando nei "meriti" delle colpe, si ritrovano a non pagare i propri giocatori o dipendenti, le attrezzature e gli impianti etc. Potremmo azzardare dicendo che le federazioni dovrebbero essere più attente a emarginare questi personaggi, soprattutto se reticenti, e non accettare che entrino a far parte di nessuna società sportiva, ma se anche nella vita reale ci sono personaggi che falliscono con un'azienda e ne riaprono subito un'altra per fare lo stesso, cosa possiamo pretendere? Quello che però potremmo dire in merito a questo caso è che, a differenza di altre federazioni, quella pallamaneta tiene spesso più conto delle società che dei giocatori, e cioè di chi paga le tasse e le iscrizioni, invece di chi gioca questo sport: niente da eccepire, se poi un giorno non saranno presidenti e comitati a scendere in campo a giocarsi il campionato. Quello che voglio dire è che la FIGH dovrebbe allinearsi a tutte le altre federazioni e decidere se stare dalla parte del dilettantismo vero e proprio, e quindi eliminare tornei internazionali, nazionali etc., e tenere solo quelli a livello regionale, da torneo all'oratorio per intendersi, oppure avvicinarsi a un semi-professionismo equilibrato. "Equilibrato" nel senso che la FIGH dovrebbe riconoscere anche il valore dei giocatori, soprattutto italiani, e dell'importanza della loro crescita per il prestigio di questo sport e della nostra nazione e dare loro quell'indipendenza che avrebbero se stipulassero un contratto vero e proprio con le società per cui giocano. Spesso, con il discorso del cartellino annuale e dello svincolo a gennaio, molti giocatori sono "reclusi" in società che non pagano i rimborsi, anche se poi si sa, sono stipendi veri e propri, e quindi motivo di sussistenza per essi, e quindi devono restare fino alla fine della stagione per giocare e poter trovare un nuovo contratto per l'anno dopo, oppure smettere e aspettare a riposo la fine di quella situazione, con la conseguenza di una perdita di forma e di tempo. Al contrario, facendo come suggerisco io si verrebbe a creare quell'effetto boomerang nei confronti di quelle società fasulle che rovinano questo sport: se a metà anno se ne vanno in quattro o cinque giocatori sarà un monito per chi verrà dopo...