Una domanda che mi perseguita.
Una curiosità che vorrei esaudire.
Conoscere il progettista, il direttore dei lavori, il tecnico che ha firmato il collaudo della nostra Teramo-Mare.
Lo scandalo dello scandalo.
Li vorrei denunciare e invitare la società civile a fare lo stesso.
Il fiume che costeggia la Teramo Mare, che la ospita, si riprende il proprio letto ad ogni pioggia.
Come ogni amante, ogni amore, ogni storia.
L'acqua che trascina a valle, l'asfalto, i pali, i muri di contenimento, si vendica come ogni marito o moglie traditi.
Milioni di euro che affogano e quel senso di italietta che salta sullo stomaco ad ogni dosso, ad ogni buca, ad ogni crollo.
Il lotto zero è il giusto continuum.
La collina della Specola si riprenderà prima o poi il proprio spazio.
Il fiume le gabbie e il resto.
Nel frattempo, l'entrata alla super strada di Sant'Atto, replica quella di Bellante.
Il muro e il copri muro pronti ad esplodere.
Un impatto visivo devastante.
Aspettiamo il morto...?
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