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L'Abruzzo e Teramo a rischio alluvione post disgelo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Guido Bertolaso, ex numero uno della protezione civile, torna a parlare e a lanciare un avvertimento alle zone colpite dal Blizzard e dalle sue tormente di neve. Una sola doppia parola. Disgelo. Alluvione. Nella prossima settimana sono previste piogge e un alzamento delle temperature per i venti da sud.
L'insieme di doppia acqua, pioggia e lo scioglimento delle copiose nevicate, potrebbe portare i territori a sopportare una vera e propria onda anomala.
Teramo ha subito nello scorso anno uno storico alluvione e con gli oltre tre metri di neve in vetta del Gran Sasso, il rischio è molto elevato.
Che cosa farà la Regione Abruzzo per controllare questo allarme definito molto serio da Guido Bertolaso? Quale regione sarà più colpita lungo la dorsale appenninica che corre dall'Emilia Romagna fino alla Basilicata?

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Per avere temperature in media dovremmo aspettare prima di tutto il 17 Febbraio almeno... Dopodiché ci terremo sulla media di Febbraio, il che vuol dire temperature negative di notte o vicine allo 0 nelle zone costiere e temperature giornaliere non superiori ai 6/7 gradi. Piogge poche. Certo il quantitativo di neve sparso sul territorio è tanto e tutto questo ammasso di neve che si scioglie contemporaneamente è come una grande pioggia... Tuttavia dai 1200 metri in su non si scioglierà niente, anzi, gli eventuali piovaschi porteranno altre nevicate.. quindi i metri sul gransasso sono al sicuro. Sarei preoccupato se si prevedesse un arrivo impetuoso dello scirocco con uno sbalzo termico esorbitante (+10/15 gradi rispetto agli attuali).... invece si prevede un rialzo graduale... quindi attenzione sì.. ma non troppa ecco.. quello che mi preme ricordare è invece un'altra cosa... L'INSIDIA GHIACCIO! Per la settimana corrente sarà un gran bel problema. Di giorno le temperature sono sufficienti a garantire uno scioglimento della neve, ciò riempie le strade di acqua e spesso di pozzanghere. Di notte scenderemo abbondantemente sotto lo zero grazie ai cieli sereni e tutto ciò diventerà ghiaccio liscio e pericolosissimo per pedoni ed automobilisti. ATTENZIONE!
Eventualità ventilata anche dal collega, geologo della Provincia, Alessandro Venieri. Certo la possibilità c'è, così come potrebbe accadere che intense precipitazioni piovose favoriscano il veloce scioglimento della neve creando problemi di smottamenti e/o ingrossamenti di corsi d'acqua. Una cosa è certa, però... la già disastrata viabilità (nazionale, provinciale e comunale) con questo tempo, ha subito danni ingenti, visto gli accumuli di neve, il ghiaccio, il passaggio di mezzi pesanti e auto con catene, ecc. La vera emergenza, allo sparire della neve, sarà quella. Altro pericolo, in montagna, è il distacco di massi con caduta su strade e abitati... non vedo bene il "pietrone" che incombe su Pietracamela ma, in generale, sarà interessata un po' tutta la montagna... Sono fenomeni naturali ma, di certo, non è piacevole trovarvisi in mezzo...
Non stimo Bertolaso, con il quale peraltro mi scontrai in un'affollata assemblea di amministratori locali nel 2009 quando - dopo il sisma - pretendeva di zittire i Sindaci dei Comuni teramani ingiustamente esclusi dal c.d. "cratere". In questo caso ha ragione. Dopo le forti nevicate di fine 2004- inizio 2005 registrammo sulle sole strade provinciali la "bellezza" di 170 frane e danni economici enormi.
Brucchi ha gia chiamato la Marina. E' in arrivo un Sommergibile.
Non scordiamoci che la neve da noi l'ha sempre fatta, sicuramente la portata di quest'ultimo evento è fuori norma, però mi sembra che corriamo dietro a tante paure. La criticità delle strade , soprattutto quelle montane e le situazioni di pericolo, come quella di Pietracamela, sono note da tempo e non possiamo continuare sempre gridare "al lupo al lupo" e mai sistemarle. Le ultime vere pioggie le abbiamo avute a fine primavera 2011, le falde acquifere sono desolatamente secche, questa neve, a mio modo di vedere e al di là degli inevitabili disagi, è una grazia ricevuta, se proprio vogliamo pregare preghiamo perchè non arrivi lo scirocco. La primavera sarà eccezionale e tutto ciò che la Natura che successivamente ci regalerà lo sarà, dipende da noi essere dei buoni osservatori e provvidi utilizzatori. Saluti
Ma che per caso serve qualche soldino per finire la villa? Per cortesia... Bertolaso... Dopo tutto quello che ha fatto a L'Aquila dobbiamo "donargli" anche la provincia di Teramo? Ma non doveva fa il ministro costui? Facesse il ministro...
La nostra città è stata costruita dagli antichi Pretuziani, gente con i c......i e quindi a prova di calamità naturali. Purtroppo ai giorni nostri abbiamo molti"scienziati" e dove passano loro a costruire succedono poi le catastrofi. Certo che se viene un alluvione ci ritroveremo di nuovo senza quell'obrobrio della Teramo-mare, progettata e costruita da somari come del resto la S.Nicolo-Garrufo.
Siamo nel campo delle ipotesi... Come sempre, dopo fenomeni "estremi", si possono avere ripercussioni sull'assetto geomorfologico del territorio e, purtroppo, è impossibile prevedere dove e cosa accadrà... Si può, però, monitorare le situazioni a rischio, che già si conoscono, tenendole sotto controllo per evitare che eventi, magari impossibili da evitare, creino tragedie... D'altra parte il normale ciclo gelo-disgelo ha sempre provocato qualche distacco di roccia o smottamenti (non a caso, nelle strade di montagna, si vede sempre il cartello di "pericolo caduta massi") e ipotizzare che in ogni parte di territorio dove è minimamente pensabile un evento di questo tipo si possa intervenire con opere di messa in sicurezza preventiva è impossibile.