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Il Duomo di Teramo vale meno di un cesso....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La nostra città è distrutta dai cafoni.
Governata dai cafoni.
Condotta dai cafoni.
Ricordate?
Coloro che tiravano la fune.
Il Vescovo si lamenta della bellezza.
Donne in bikini.
Savonarola in confronto era un Pr del Cocoricò.
Ha paura di essere indotto in tentazione o chiede rispetto per il simbolo della Chiesa.
Per le regole Ecclesiastiche.
Il Sindaco Brucchi, il laico Costituzionalista, promette una zona rossa, scusate bianca, la zona rossa era un'altra cosa.
Una zona di rispetto.
Poi arriva la CIA.
Poi arrivano i gazebo montati senza la minima sicurezza degli operai.
(Non fatemi pubblicare le foto di quei ragazzi senza guanti e scarpe antinfortunistiche.)
Poi arrivano i bagni chimici.

Scatole verticali che imitano l'intimità della nostra sala lettura.
Che d'Estate sciolgono la nostra sintesi digestiva sotto 50 gradi e d'inervno a meno cinque.
Scatole di plastica dall'odore nauseabondo.
Scatole senza bellezza.
Senza Bikini.
Nude.
Scatole che diventano l'orpello della nostra Cattedrale.
Il sindaco dovrebbe dimettersi per l'inno alla bruttezza.
L'Assessore Cozzi per il canto horribilis.
Noi, per complicità elettorale.
Avanti con il rutto... durante l'omelia.
Segno di gradimento.
Amen.

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Commenti

Questi bagni chimici rimarranno a tempo indeterminato? In tal caso mi scuso già da adesso. Se invece dovessero restare solo per il tempo della manifestazione della CIA, ben vengano, io ho un locale in centro in una via che si presta benissimo a toilette di emergenza, e mi sono quasi stufata di arrivare la mattina e versare litri di candeggina per rimediare all'odore tremendo...una manifestazione del genere si tiene ogni due anni in una città diversa d'Italia, e dovremmo essere felici di averla a Teramo, chi ha un'attività dovrebbe capire con poco sforzo che arriverà gente da tutta Italia! Se poi qualcuno ha bisogno della scena madre di tanto in tanto per dare sfogo a personali manie di protagonismo, probabilmente sa anche che Teramo è piccola, ci si conosce tutti e certi atteggiamenti trovano riscontro solo in chi deve sempre, per forza, testardamente e ottusamente criticare!
Questi bagni chimici rimarranno a tempo indeterminato? In tal caso mi scuso già da adesso. Se invece dovessero restare solo per il tempo della manifestazione della CIA, ben vengano, io ho un locale in centro in una via che si presta benissimo a toilette di emergenza, e mi sono quasi stufata di arrivare la mattina e versare litri di candeggina per rimediare all'odore tremendo...una manifestazione del genere si tiene ogni due anni in una città diversa d'Italia, e dovremmo essere felici di averla a Teramo, chi ha un'attività dovrebbe capire con poco sforzo che arriverà gente da tutta Italia! Se poi qualcuno ha bisogno della scena madre di tanto in tanto per dare sfogo a personali manie di protagonismo, probabilmente sa anche che Teramo è piccola, ci si conosce tutti e certi atteggiamenti trovano riscontro solo in chi deve sempre, per forza, testardamente e ottusamente criticare!
Falconi, con riferimento al titolo del pezzo consentimi di dire che....hai scoperto l'acqua calda! A Teramo valgono meno di un cesso non solo il Duomo, ma anche S.Anna col suo quartiere, il Teatro Romano, S. Maria Bitetto, via Veneto, C.so Porta Romana, Palazzo Melatini.... Tutta roba che, fondamentalmente, DA' FASTIDIO! Meglio non ci fossero. Bisogna fare venire gente in centro, e per farlo occorrono gazebo, merci, parcheggi, balletti, musica e magari qualche cesso, ma tanto per rispettare qualche norma. Purché non si infastidisca troppo qualcuno dei commercianti stanziali. Vedendo il video del sig. Topitti che giustamente, con i denti, difende la visibilità del suo negozio dall'invadenza dei gazebo, mi è tornato alla mente un altro video pubblicato tempo fa dal sig. D'Amore, dal titolo emblematico "Non lamentatevi dei gazebo in p.zza Martiri" www.certastampa.it/index.php?id=8&itemid=5555. Il D'Amore ci spiegava che se a Parigi i gazebo possono coprire Notre-Dame, a Teramo potevano ben coprire il Duomo (non era scoppiato ancora il caso Topitti). Questa città si sta accartocciando su se stessa, sulle sue contraddizioni, sul suo provincialismo, sulle sue complicità, sui suoi silenzi, sulla sua volgarità! P.S. Se il centro città deve essere una fiera, esistono container-gabinetto che, allacciati alle condutture dell'acqua, sono molto meno "impattanti" dei bagni chimici almeno per l'olfatto e meglio gestibili dal punto di vista igienico.
e poi box vuoti in piazza a prendere vento accanto a quelli pieni di volantini vecchi e delle eterne presenze che affollano la messa in scena della Fiera dell'agricoltura, dei parchi, delle sagre che cucinano prodotti degli hard discount, dei pannelli solari, dei pannelli in Romania, dei pannelli di quelli che fino a poco tempo prima vendevano latte in polvere però....basta. almeno non rompete le scatole ai nostri figli nelle scuole, perché a tanta pochezza di contenuti corrisponde anche la vanagloria di avere un pubblico di ingenui forzati.
Povero Don Aldino in mano a questi cafoni (che non sono quelli di Silone). Si può dire Vescovo compreso?
Il problema è che questa città è stata ridotta ad un cesso da questa amministrazione. Quelli veri, di fianco al Duomo, sono "complementi d'arredo" del tutto in linea col resto!!!
Una decina di anni fa circa, i diurni di Piazza Martiri della Libertà e Piazza Orsini venivano puliti e custoditi. I (pochi) turisti sottolineavano la bellezza del Duomo e la fruibilità dei diurni. Successivamente l'amministrazione comunale decise di risparmiare e i diurni vennero chiusi. Attualmente credo che siano aperti solo i bagni di Piazza Martiri della Libertà, ma se manca chi pulisce, diventano ben presto impresentabili e inutilizzabili. Almeno in occasione di importanti manifestazioni pubbliche potrebbe essere riconsiderata la pulizia e la custodia dei 2 diurni. Se il Comune non ha un euro da spendere, potrebbero intervenire i commercianti del centro finanziando i modesti costi del servizio. In fin dei conti le feste portano loro bei soldini in più rispetto ad una normale giornata lavorativa, no?