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Teramo: Attenzione ai bocconi avvelenati per cani e gatti

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La redazione nella giornata di ieri sera per per tutta la notte è stata bombardata di continue segnalazioni.Tutte dello stesso genere.

"A Villa Mosca (in Via Himalaya) da alcuni giorni, è in atto lo sterminio di animali domestici, mediante l'utilizzo di bocconi avvelenati ad opera di veri e propri delinquenti. Nulla è valso il ricorso ai medici veterinari che non hanno potuto salvare i poveri animali, morti tra sofferenze atroci. Vi prego di dare risalto a questa notizia, attualmente risultano morti 4-5 gatti e due cani".
 
Identico pericolo per le zone della Stazione, Gammarana, strada per Torricella.
Vi raccomandiamo la massima attenzione ai primi sintomi in caso di ingestione di sostanze tossiche.

"I veleni per cani più comuni sono la stricnina, il metaldeide, i diserbanti e i veleni contro i topi, che agiscono velocemente e, se non diagnosticati velocemente, sono letali.

Con questi veleni, infatti, dai 30 minuti alle 2 ore dopo l’ingestione il cane può presentare i seguenti sintomi:

  • gli arti si irrigidiscono
  • diventa incapace di mantenersi sulle zampe
  • inizia a salivare eccessivamente o a respirare con difficoltà
  • cade in preda a crisi convulsive, con vomito e diarrea.

Possono anche essere usati veleni emorragipari, che agiscono in modo più lento manifestandosi dopo qualche giorno dall’ingestione con emorragie interne che provocano al cane pallore delle mucose, respirazione difficoltosa e un fortissimo stato di stanchezza.

Talvolta si possono manifestare emorragie nasali, ma generalmente non c’è mai vomito. Quando si tratta invece di veleni che agiscono danneggiando il sistema gastro-intestinale, compaiono vomito e diarrea anche emorragica, con forti dolori addominali.

In caso di sospetto avvelenamento del proprio animale, bisogna mettersi in contatto telefonico con il centro veterinario più vicino oppure, se presente in zona, con la Guardia Medica Veterinaria.È bene che il medico si renda immediatamente disponibile, arrivando a domicilio oppure attrezzandosi per l’arrivo del cane, avendo anche idea del tipo di emergenza da fronteggiare.

Nell’attesa del veterinario e dopo averlo consultato a riguardo, si può cercare eventualmente di far vomitare il cane: utile a questo scopo, in assenza di farmaci appositi, la somministrazione di acqua abbondantemente salata. In ogni caso non somministrare mai latte. Bisogna inoltre cercare di mantenere l’animale tranquillo ed evitare qualsiasi inutile stimolo sonoro o visivo che possa contribuire a scatenare una crisi convulsiva".

www.petclub.it/it/cani/allevare-cane/salute/pronto-soccoroso/avvelenamento/


 

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Commenti

Mi auguro di non incontrare mai uno di questi maledetti mentre seminano i loro bocconi avvelenati perchè penso che glieli farei ingoiare a forza..
Quindi il povero Paolo Gatti deve stare attento.
Io invece sono buona e se li incontro gli sparo in fronte. Per evitargli inutili sofferenze. A presto. P.S. Anonimo, se vogliamo andare insieme di ronda...
Gente senza amore ne' compassione nel cuore, né x gli animali tantomeno x le persone, ma....chi di spada ferisce di spada perisce!
La questione dei cani e dei gatti è molto più complessa. Bisognerebbe analizzare la questione con freddezza e razionalità.Da allevatore posso solo dire che gli animali debbono essere ben tenuti, nutriti e ....custoditi, ma sempre come animali. Umanizzarli è un grande errore .... e non vado oltre. . . . . chi vuol intendere intenda. Caro pettirosso i gatti senza coda i bocconi li evitano e se proprio non possono ci convivono.
WYATT EARP, non pochi allevatori trattano gli animali come fossero già macellati. E' anche per questo che sono diventato quasi vegetariano. Un cane tenuto al guinzaglio, cioè custodito, può ingoiare velocemente un boccone avvelenato, e con certi delinquenti a piede libero, persino una passeggiata per i consueti bisogni diventa rischiosa. Non mi pare che il principale problema sia "l'umanizzazione" di animali (in cosa consiste?). Forse questo avviene perchè l'uomo, sposando il potere e la caccia al soldo, l'umanità la sta perdendo.
Vedi bau bau, se ti spiegassi, tra l'altro, cosa voglio intendere per "umanizzazione" sarei certamente bannato. Ti posso assicurare, e ti puoi fidare, che con un cane al guinzaglio il boccone si può evitare ,specialmente con quelli di grossa taglia che, per legge, debbono portare la museruola e sempre prestando la dovuta attenzione.Cosa assai diversa è invece quando il cane, per una qualsisia attività, deve essere lasciato libero ( ricerca tartufi , prove cinofile ecc.) Va da se, non voglio assolutamente difendere chi semina veleno, è una semplice dissertazione di chi ha posseduto decine e decine di questi bellissimi animali.
Analizzando la questione con freddezza e razionalità.... io credo che a questi delinquenti gli sparerei in fronte lo stesso. Anzi, due volte al posto di una. Giusto invito alla riflessione.
Cara Elena se tu "analizzando la questione con freddezza e razionalità" spareresti in fronte alla gente deduco che non sei assolutamente razionale, anzi, stai rasentando la legalità. Ah .. pardon, ma forse tu hai capito cosa volevo intendere con "umanizzare".
Ci sono esseri cosiddetti umani, la cui vita è dannosa per se stessi e soprattutto per gli altri. Non avvelenano solo cani e gatti, ma l'aria, l'acqua, la terra, la vita. Se fossi costretto a buttarli da un'altissima torre per salvare il pappagallo, non esiterei un secondo a farlo. Alle bestie preferisco gli animali.
Per anni mi sono occupata da attivista dei diritti degli animali, venendo a contatto con realtà tremende la maggioranza delle volte, e nn con contesti piacevoli e positivi. Perchè è cosí quando si tratta di animali. Ho toccato direttamente ed indirettamente la crudeltà dell'uomo su questi. L' animale può solo ricevere del male e nn può difendersi, è quindi vittima innocente in balia degli umori e ahimè delle turbe dell'uomo. Ricordo con una fitta nel cuore un cagnolino con un "cappottino" di rogna causato dal suo padrone (nn aveva più pelo addosso talmente lo stato avanzato), gli sguardi terrorizzati e sofferenti degli animali sottoposti a vivisezione, come di quello con mezzo cranio aperto e gli elettrodi piantati nel cervello, le ferite profonde prima nell'anima poi nel cuore dei cani usati per i combattimenti, o quell'istrice infilzato di freccette, tipo arancia porta bocconcini di mozzarella che spesso usiamo trovare sulle ns tavole durante l'aperitivo. E potrei continuare all'infinito... Parlo quindi con cognizione di causa e le mie determinazioni ormai da tempo scaturiscono in piena lucidità e razionalità. Ed i delinquenti che compiono simili REATI contro chi nn è in grado di difendersi nn meritano alcuna compassione. Perché sono loro i primi a nn averne. È ora di dire BASTA ai maltrattamenti sugli animali.
@elena- se ti fossi definita "animalista" non mi sarei minimamente confrontato con te. Bye-bye
Io amo i fatti, nn le parole... ;-)