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Duomo di Teramo: Il volo dell'Angelo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Una piccola statua di un primo Angelo, posta in alto sulla sinistra del Portone del Duomo.
Una copia come quella della Madonna e dell'altro Angelo, fatta realizzare in polvere di marmo al tempo del restauro.
Gli originali dovrebbero essere conservati all'interno della Cattedrale.
In tempo di crisi nel tempio del Signore non si sa mai.
Questione di fede.

Il piccolo facsimile di Angelo mostra due profonde lesioni.
Un pericolo per i fedeli e i turisti.
Tutti sperano di non essere i fortunati a ricevere la grazia dell'Angelo.
Si prega per una volta al contrario.

Lo sguardo all'insù di Marcello Schillaci ed amici, ci ha fatto notare l'imminente volo.
Il famoso volo dell'Angelo.
Un segno divino dopo la vittoria del Sindaco Brucchi?
Scherzi di vini a parte, il pericolo esiste e si consiglia, alla Curia teramana, al Primo Cittadino e ai vigili del fucoo, di prendere immediati provvedimenti.

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Commenti

Si potrebbe approfittare dell'intervento di sistemazione della scultura del portale anche per rimuovere la vegetazione spontanea cresciuta negli interstizi delle parti in muratura sulla facciata principale.
Ovviamente Primoli si infila dappertutto, specie dopo la bocciatura alle elezioni.
Marcello Schillaci dopo aver finito di contare i 9 voti che ha preso come candidato di Libera Teramo, perché non dice che fine ha fatto la pro loco invece di guardare le statuine.
Dopo alcune informazioni da persone competenti, il sospetto che il gruppo scultoreo sulla facciata non sia una copia ma l'originale è aumentato, non credo che sia stato mai realizzato un calco; per ora mantengo un certo dubbio in attesa di ulteriori informazioni o che qualcuno possa chiarire con dati certi, ad esempio informandoci sul destino del presunto "originale" della scultura del XV sec. P. s.: ovviamente l'arcangelo annunciante è San Gabriele.
Primoli anche se con vedte politiche diversedalle miei è una risorsa infinita per la città di Teramo. !00 primoli per Teramo.
Sig Primoli attendo il suo pressing asfissiante sulla nuova giunta per il rifacimento del Castello della Monica le ricordo che ha detto che sarebbero stati trovati 2 milioni di euro. Mai un falso storico é costato tanto dai tempi dell'acquisizione del comune (per fare un favore a qualcuno dallo scudo crociato) di cui non mi capacito tutt'ora, al rifacimento e manutenzione. Per il nostro angelo dovremo aspettare perché sono a ritemprarsi dalle fatiche elettorali in una country house a Varano credo....
Ovviamente Schillaci con i 9 voti presi si infila dappertutto.
Gentilissimo Olly Moss, le assicuro che la mia attenzione sul Castello Della Monica e sul patrimonio artistico di questa Città sarà costante, com'é sempre stata fino ad oggi. Indipendentemente dalla maggioranza, dai sindaci e dalle giunte che siedono a Piazza Orsini. E questo credo di averlo ampiamente dimostrato in passato. Riguardo al «falso storico», mi permetta di dire che questo non è sempre e soltanto la copia di un qualcosa di autentico. Talvolta, e questo è il caso del Castello Della Monica, è innovazione esso stesso. È rielaborazione, è traslazione, è creazione esso stesso. Perché un «falso storico», qualunque «falso storico», è spesso figlio di una corrente artistica. E il Castello Della Monica è figlio, naturale e legittimo insieme, del più fecondo romanticismo artistico del XIX secolo. Se può essere un «falso» medioevale, non lo è nel momento in cui incarna perfettamente l'eclettismo artistico della corrente romantica di fine ottocento. Per quel che riguarda me, le assicuro che non darò tregua a nessuno sulla tutela dei beni culturali a Teramo. L'illuminazione della facciata est del Castello, che abbiamo realizzato qualche tempo fa, ne è una dimostrazione. Farò il possibile perché rimanga in funzione e restituisca, almeno visivamente, quel complesso monumentale ai teramani.