L'energy manager è una figura professionale di alto profilo, istituita per legge, il cui compito è analizzare e ottimizzare il bilancio energetico delle aziende, sia pubbliche che private, che superino un determinato consumo energetico annuo.
La legge che obbliga la presenza dell'Energy manager è del 1991. Legge 10/1991. Lo scopo è quello di contenere i consumi e di utilizzare razionalmente l'energia. Si calcola un risparmio per l'Amministrazione comunale di circa 500 mila euro all'anno. L'energy manager di Teramo guadagnerà il 7,5% del risparmio ottenuto con un tetto massimo di 39.999999999999999 euro.
La cifra periodica indica il confine tra l'incarico diretto e l'evidenza pubblica. Giovanni Cavallari, capogruppo del Partito Democratico, in consiglio comunale, durante il classico question time del primo giovedì del mese, critica la mancanza di una gara per la ricerca del migliore profilo possibile in campo nazionale ed europeo. L'assioma della migliore professionalità possibile per un maggiore risparmio. Una legge fisica e morale. Contro ogni interesse e per il rispetto della collettività.
Ciò che dimentica Cavallari, è che il nome scelto, ricorda un candidato del centro destra nelle passate elezioni. Coincidenza? Omonimia?
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